La nomina dell’Amministratore Unico della Napoli Holding

atan3371mkaiIeri scrivevo della nomina del fratellino” di angelino alfano alla Postecom (clikka) oggi ho letto della ennesima nomina Sindacale del 19.12 u.s. E’ stato, infatti, nominato dal Sindaco di Napoli l’Amministratore Unico della Napoli Holding, che nasce dal raggruppamento tra ANM, Metronapoli e Napoli Park. In sostanza la più grande azienda di trasporto pubblico del mezzoggiorno e forse del Paese.

Mi chiedo e Vi chiedo chi avreste scelto voi per un compito così importante? Immagino un Manager che avesse cognizioni di Trasporti Pubblici, o un Manager semmai selezionato tra i migliori laureati di economia e commercio o di ingegneria dei trasporti semmai con master e con esperienze di settore, ovvero un alto dirigente del settore pubblico.

Mi viene anche da chiederVi se mettereste Voi un Capomastro a dirigere il vostro laboratorio di pasticceria?

Potrei tirarla così per le lunghe … sono, invece, andato a vedere cosa fanno gli altri comuni, ovviamente, non italiani.

In Francia, a Parigi, gli alti dirigenti si selezionano prevalentemente attraverso l’ENA (École nazionale d’administration).

Nel Regno Unito, a Londra, il reclutamento in tutte le alte cariche amministrative pubbliche avviene attraverso call (avvisi) pubblici e selezione basata sulla congruità tra esigenze professionali del profilo da ricoprire e il curriculum esaminando anche le motivazioni e le referenze dei candidati;

In Spagna, a Madrid, il sistema prevalente è quello classico di reclutamento attraverso il concorso pubblico.

Se, invece, penso al modello Italiano allora mi cascano le braccia! I politici pensano che le nomine dei manager sia un affare privato di partito! Ho appena citato la nomina “dell’alfanino” alla Postecom, ma non devo andare molto indietro per ricordare la nomina nel CDA di Finmeccanica di francesco belsito, in quota lega nord, con diploma tarocco conseguito a Frattamaggiore.

Credo sia legittimo dire: CHE SCHIFO e poi ci lamentiamo che l’amministrazione fa acqua da tutte le parti!!

Ebbene, la nomina di Nardi alla Napoli Holding, sulla base di queste esperienze, assume un sapore amaro non fosse altro perché il Sindaco, appena eletto, in una riunione dei candidati ed eletti a Santa Maria La Nova ci diceva: “NON LASCIATEMI SOLO IO NON HO NESSUNO DA PIAZZARE NON HO NESSUNO ALLE SPALLE”. Per me queste parole potevano avere ed hanno avuto un solo significato: nomine attraverso un meccanismo imparziale e comunque trasparenteper il quale ho formulato una proposta di delibera (clikka).

Di Alessandro Nardi è sparito il curriculum dal sito del Comune, era vicecapogabinetto del Sindaco, con una passata esperienza nella segreteria ministeriale di pecoraro scanio, credo sia anche laureato in economia e commercio (non ne sono sicuro). Posso dire che è una persona con la quale si può ragionare; credo equilibrata per quel che conosco, ma assolutamente non sono a conoscenza di sue doti manageriali, potrei dire che può essere collocato in quella categoria che io chiamo della “parapolitica” cioè di quelle persone che supportano i politici nelle campagne elettorali e poi assumono ruoli, tal volta, anche di responsabilità ma di qui ad essere Manager credo ce ne voglia. Eppure spero che il sindaco si sia sentito addosso tutta la responsabilità di questa importante nomina seppure, io sono convinto, che avrebbe fatto meglio ad adottare un meccanismo di reclutamento concorrenziale, trasparente e meritocratico. NULLA DI TUTTO QUESTO!

Di questo passo credo che alla prossima nomina nella Napoli Holding, farò il politico classico, proporrò al Sindaco la nomina di mio figlio Antongiulio che a soli 12 anni può già vantare nel suo curriculum di avere l’abbonamento annuale per il Trasporto Pubblico Locale … chissà che non lo nomini al posto di Nardi!

Sono molto sensibile all’argomento a questo link tutti gli altri articoli scritti sull’argomento:

articoli sulle nomine (clikka)

2 risposte a "La nomina dell’Amministratore Unico della Napoli Holding"

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  1. Io ci metto la firma che Antongiulio è molto ma molto più capace di Nardi, che anch’io ho conosciuto. E sí sarà anche una persona con cui si potrà ragionare, ma è l’espressione culturale di un modo di politica che ha distrutto un paese. Tralasciamo la formazione, ma non mi sembra abbia nessun lavoro al di fuori del “portaborse” con questo o con quello. Che poi lo vogliamo chiamare assistente o vicecapogabinetto, la storia è la stessa. È un portaborse: una persona senza arte né parte senza professionalità, nè dignità professionale, e senza neanche la visione di lungo termine che il politico di spessore dovrebbe avere, ma con l’unica l’aspirazione di vivere il meglio possibile alle spalle del contribuente, da buon prenditore di soldi pubblici. Cioè esattemente quella categoria di persone che con il voto abbiamo mandato a Gigino di mandare via…
    La tristezza che mi viene, poi non è neanche politica, ma umana, questo uomo, se Gigino si può ancora definire così, meglio forse questo bipede, è arrivato solo e se ne andrà ancora più solo… senza nessuno vicino, dotato di quel neurone necessario a spiegargli perché è fallito.

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