I Politici tra Rimborsi e Gettoni di presenza

spreco-di-soldi-pubbliciSi dovrebbe parlare di politica e di sviluppo ma spesso la politica è inquinata da malversazioni o sospette tali ed alla fine si finisce a parlare di gettoni di presenza e rimborsi vari di consiglieri eletti nelle varie assemblee rappresentative del popolo. Dell’argomento me ne sono occupato molto manifestando tutto il mio sdegno. Credo, però, sia utile mettere insieme due notizie della scorsa settimana che riguardano la richiesta di rinvio a giudizio dei Consiglieri Regionali (vecchi e nuovi) della Campania per l’appropriazione dei fondi economali apparsa su Il Mattino di Napoli del 06.06. u.s. (clikka) nonché il grido (se così lo possiamo chiamare) di allarme del consigliere municipale Francesco Ruotolo su “Il Mattino di Napoli” del 07.06 u.s. (clikka) che denuncia lo sperpero dei fondi pubblici per le commissioni consiliari delle municipalità, che non giustificano neppure il gettone di presenza vista la loro durata di pochi minuti. Ebbene, se questo è il motivo credo che tutti i consiglieri interpellati dal Giornalista de Il Mattino, avrebbero dovuto ovviamente affermare che il gettone di presenza non è dovuto se la commissione dura pochi minuti né si giustifica l’assenza per l’intera giornata dal lavoro mentre, invece, lo stesso Ruotolo mi sembrerebbe ammettere di aver percepito egli stesso il ghiotto gettone (?).

Ebbene, sono quattro anni, che applico rigorosamente (e forse per alcuni stupidamente) le norme del TUEL (artt. 79 e ss) in materia di gettoni di presenza ed il risultato è che la mia indennità mensile varia tra gli 80 ed i 270 €. al mese se non proprio ZERO, come accaduto per il mese di maggio2015 (clikka). Il che ovviamente è uno scandalo al contrario visto il lavoro che svolgo con studio, diligenza e dedizione e viste le responsabilità che assumo (clikka).

Una curiosità che mi ha colpito è la circostanza che quelli che malversano di più o sono accusati (ingiustamente fino a sentenza passata in giudicato) di tali reati sono tendenzialmente i rappresentanti del popolo che “spopolano“. Per capire con degli esempi, a Roma Mirko Coratti (presidente del Consiglio Comunale di Roma) viene eletto con 6.565 voti (arrestato nell’ambito di mafiacapitale) poi c’è il più famoso Franco Fiorito che, in Regione Lazio, venne eletto con 26.217 voti, arrestato anch’esso proprio nell’ambito delle indagini relative ai fondi dei gruppi consiliari.

A Napoli, per dirne una tra i rinviati a giudizio e gli indagati (innocenti fino a sentenza passata in giudicato) ci sono il recordman Mario Casillo con oltre 31.000 preferenze, Nicola Marrazzo con oltre 12.000 preferenze, Carmine Mocerino con oltre 10.000 preferenze ed Angela Cortese con oltre 9800 preferenze (non eletta) ed altri con una minore cifra elettorale.

Non so come dire secondo me al numero di voti ricevuto dovrebbe corrispondere un proporzionale sentimento di responsabilità e peso della rappresentanza. Immagino, infatti, la preoccupazione di queste persone che investite da una così rilevante cifra elettorale si sentiranno sulle spalle tutto il peso del numero di preferenze ricevute.

Vedi pure:

la politica scabrosa dei consiglieri regionali (clikka)

Il danaro dei consiglieri regionali (clikka)

quanto costano i consiglieri (clikka)

la regione campania indagata (clikka)

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