Durante questa consiliatura mi sono occupato del mercato ittico di Napoli e della folle scelta di delocalizzarlo al CAAN di Volla. E’ stata una battaglia che abbiamo vinto in consiglio comunale ma che l’amministrazione tarda ad attuare per incapacità gestionale della società partecipata. Il tema, quindi, ha finito per attraversare anche la questione delle nomine sindacali su cui ho scritto anche post su questo blog (clikka) attraverso il quale ho censurato il comportamento del Sindaco che all’indomani dell’approvazione del regolamento sulle nomine, ha preferito adottare uno stratagemma anziché applicare i criteri che in consiglio abbiamo approvato.
Inizio a sentire la stanchezza di chi è costretto a dire sempre l’avevo previsto! Ebbene al CAAN nonostante il Consiglio avesse dato precise istruzioni al Sindaco ed alla società partecipata e nonostante, io avessi detto chiaramente che la nomina di lorenzo diana da San Cipriano d’Aversa, non fosse opportuna né consigliabile perché occorreva scegliere un vero manager d’azienda il Sindaco ci è ricascato ed i nefasti risultati non sono tardati a venire. Il sito del Mercato Ittico di Piazza Duca degli Abruzzi è diventato una discarica abusiva, per colpa del CAAN e quindi del suo amministratore ed è stato addirittura occupato dai senza tetto che hanno anche provveduto, pare, a distruggere le opere costate diverse centinaia di migliaia di euro pubblici!
Ebbene in una condizione normale il diana non solo non sarebbe stato confermato nella carica ma oggi, atteso il disastro amministrativo, sarebbe stato diciamo destituito dall’incarico fiduciario.
Ieri, infatti, sono stato sul posto ed ho avuto modo di vedere lo stato pietoso nel quale è stato ridotto il mercato storico di Napoli. Ho parlato con i mercatali in agitazione che giustamente aspettano risposte da oltre due anni e non credono più a nulla ed a nessuno.
Sul caso mi hanno colpito le dichiarazioni dei Consiglieri Lebro (ex UDC) e Fiola (PD) riportate da il Mattino di Napoli i quali hanno affermato che il tempo è scaduto ed occorre fare qualcosa per i mercatali! Eppure proprio i consiglieri Lebro (che io tra il serio ed il faceto definisco il capo della maggioranza) e Fiola hanno fatto una opposizione durissima alla approvazione del regolamento sulle nomine ed il primo fu, peraltro, uno dei fautori della non esecutorietà immediata alla delibera di approvazione, proprio perché, ho scoperto dopo, si dovevano fare queste nomine. Oggi, pertanto, mi fa specie leggere tali dichiarazioni della serie ci potevano pensare prima. Se avessimo, infatti, applicato il regolamento sulle nomine immediatamente oggi, forse, avremmo un vero manager alla guida del CAAN e non saremmo costretti al CAAN CAAN delle responsabilità!
Mi piacerebbe sapere anche chi paga oggi la protesta di ieri costata: 4 mezzi del VVFF, un materassone gonfiabile in funzione, dieci VVFF, e quattro agenti della DIGOS impiegati. Secondo Voi quanto ci è costato questo scherzo di diana e chi paga …. le conseguenze dello scherzo
Da Il Mattino di Napoli del 08.07.2014
Lavori fermi al mercato ittico scoppia la rivolta degli operatori
Lavori fermi al mercato ittico scoppia la rivolta degli operatori La vertenza In ventisette si incatenano alla storica struttura degradata: «È un bivacco per clandestini» «Stanchi di aspettare una soluzione che sembra non arrivare mai»: dall’alba di ieri, ventisette operatori del Consorzio Mercato ittico, si sono incatenati al cancello della storica struttura di piazza Duca degli Abruzzi. La denuncia dei lavoratori è chiara: «Per colpa della lentezza burocratica stiamo aspettando da un oltre un anno che ci facciano entrare nella struttura e che ci facciano utilizzare lo spazio a noi assegnato». I lavori del mercato, iniziati nel maggio 2013 dovevano finire, spiegano gli operatori, nell’agosto del 2013 e sono stati anche finanziati dal Comune. Ad oggi il cantiere è ancora chiuso e si è trasformato in un dormitorio di fortuna di extracomunitari allestito m quelle che dovevano essere delle celle frigorifero. E intanto «noi siamo sull’orlo del disastro economico», denunciano. «Stiamo in attesa perenne di soluzioni – spiega un portavoce – e chi paga, in tutti i sensi, siamo noi. Stiamo lavorando al Caan pagando oltre il 200% in più di costi di gestione e con oltre il 60% di calo del fatturato». «Resteremo incatenati qui fino a quando qualcuno non ci darà risposte e soluzioni, qui si tratta della nostra vita e non molleremo», conclude. Ed è arrivata una prima risposta da parte dell’amministrazione comunale. «Constatata la situazione, in contatto con il presidente del Caan, è stata sollecitata subito la programmazione di interventi tempestivi per la bonifica dell’area circostante la struttura del mercato ittico di Napoli e per la vigilanza, anche notturna, della stessa». Lo afferma in una nota l’assessore alle Attività Produttive Enrico Panini che ieri mattina si è recato presso la struttura di Via Duca degli Abruzzi non appena informato della protesta in atto; «È stata sollecitata, inoltre, la predisposizione di un crono-programma che consenta di garantire, agli operatori ed ai cittadini, tempi certi per la ripresa delle attività all’interno del mercato ittico: per questa amministrazione, infatti, la ripresa della vendita ittica deve avvenire nel più breve tempo possibile», ha aggiunto l’assessore. Ma in seno al consiglio comunale scoppia la polemica. «Il tempo delle attese è finito. Non si può più pensare di continuare a rimandare una situazione che si sarebbe potuta risolvere in pochi mesi, con ovvie ripercussioni occupazionali ed economiche per gli operatori del settore ittico». Così David Lebro, presidente di Campania Domani e consigliere comunale di Napoli, commenta la protesta oggi degli operatori del Consorzio, che si sono incatenati al cancello della struttura di piazza Duca degli Abruzzi. «Il presidente del Caan, a cui spetta la definizione dell’ultimo step per la programmazione dei restanti lavori, non faccia passare altro tempo prezioso e passi dalle parole ai fatti». Per Ciro Fiola, consigliere del Pd, «nonostante siano stati spesi centinaia di migliaia di euro della collettività il mercato ittico di Napoli versa in uno stato di degrado vergognoso, in una struttura abbandonata a se stessa e divenuta dimora di extracomunitari. Tutto ciò malgrado i grandi proclami e progetti da parte dell’amministrazione comunale e del presidente del Caan, Lorenzo Diana. Purtroppo, lo stato di totale abbandono interessa l’intera zona della Marinella, la quale è diventata un vero e proprio ricettacolo di immondizia, dove mancano interventi da parte dell’Asia; questa parte della città è una vera pattumiera, quando dovrebbe rappresentare per Napoli, perla posizione che occupa, un vero biglietto da visita per i tanti turisti che la visitano quotidianamente».
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