Dopo la conferenza stampa di ieri (04.04.2014) sento il bisogno di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, nonostante il maltempo e l’ora particolare ed anche le molte amiche ed amici che mi hanno, in vario modo, comunicato il loro impedimento a partecipare ma, in ogni caso, manifestato la loro vicinanza. E’ stato per me emozionante perché ho avuto chiara la percezione che ciò che stiamo facendo nell’amministrazione ed in città non è inutile anzi. Ringrazio, quindi, gli amici del parco dei ventaglieri, del centro storico, gli amici del rugby, quelli dell’atletica, quelli della lotta, del judo ed arti marziali ed in vario modo quelli dello SPORT, i rappresentanti delle associazioni culturali e civiche del centro storico di Napoli, dell’area Est, quelli dell’area Ovest e quelli di Napoli Nord. Ho sentito forte un sentimento di partecipazione e riscatto nonché una volontà di impegnarsi per il bene e l’interesse pubblico e di fare tesoro della esperienza di Ricostruzione Democratica nell’amministrazione. Sono intervenuti anche i rappresentanti delle forze politiche cittadine, segno che c’è interesse verso un movimento che metta insieme le forze civiche della città, che si vuole organizzare, per non essere usato solo al momento delle elezioni, per poi essere rottamato un minuto dopo. Sappiamo che la strada è in salita ma vedo che ci sono gambe e braccia e le idee non mancano. Qualche giorno fa Carlo Iannello scriveva “Napoli deve Risorgere”. Siamo sulla strada giusta ma da soli non andiamo lontano, occorre che ci sia una vera partecipazione popolare e per fare questo c’è bisogno che ognuno di noi faccia la sua parte per organizzare la nostra presenza sul territorio cittadino e per far capire che è possibile fare Buona Politica e Buona Amministrazione. Grazie amici grazie di cuore.
Da Corriere del Mezzogiorno del 05.04.2014
«Pronti alla lista civica» Pezzi di sinistra a lavoro per il dopo de Magistris
La conferenza di Rd: guardiamo già al voto
NAPOLI — Questa volta la società civile, o almeno un pezzo di quella società civile che a Napoli appare e scompare troppo spesso, gioca d’anticipo provando a ragionare come se le elezioni comunali fossero dietro l’angolo. Probabilmente, perché poi, al momento del voto, sempre la società civile si disperde in mille rivoli. Ecco allora che Ricostruzione democratica, che poi la società civile che sostenne de Magistris alle ultime elezioni con la lista civica Napoli è Tua, poi implosa, si muove per tempo. E con i suoi tre consiglieri comunali, Gennaro Esposito, Carlo Iannello e Simona Molisso, prova a guardare anche oltre la stessa Ricostruzione democratica chiamando a raccolta numerosi esponenti del mondo delle professioni ma anche delle associazioni e della sinistra che in Consiglio comunale fa opposizione al sindaco de Magistris.
Ecco allora che capita che Antonio Borriello del Pd, Vittorio Vasquez ed Elena Coccia, della Federazione delle sinistre si ritrovino insieme a Marta Herling, a Riccardo Realfonzo o a Giuseppe Comella, presidente delle assise di Palazzo Marigliano. Oppure, insieme al segretario del Prc Gabriele Gesso o a Guido Donatone di Italia Nostra. «Oggi comincia un percorso che si articolerà in più punti programmatici su temi specifici articolati via via che ci avviciniamo alle prossime elezioni», racconta Carlo Iannello, uno degli animatori della convention di via Verdi. Che conferma «nel modo più assoluto», come questo percorso «porterà alla creazione di una lista civica che si raccorderà con interi pezzi di città nel momento elettorale». Tradotto: partiamo prima per aggregare prima chi poi al momento del voto viene attirato da altri. Più o meno. «Presto avremo un comitato promotore dell’iniziativa nel quale vogliamo che ci sia gente come Riccardo Realfonzo ed Enrico Pennella», quest’ultimo con un lungo passato da presidente del Consiglio provinciale all’epoca dei Ds. Marta Herling ha battuto moltissimo, ovviamente, sul tasto della cultura: è quello, a suo avviso e non solo il suo, il collante più forte che tiene assieme tutto. Ma è la presenza di esponenti del Pd e di Fds a dirla tutta sulle prove di accordo tra alcuni pezzi della sinistra — si vedrà più avanti se in chiave Pd o in chiave lista civica — che stanno saldandosi in Consiglio comunale e che hanno già dato vita ad un formale patto di consultazione per indicare almeno linee programmatiche comuni.
E così, la conferenza di via Verdi si è di fatto trasformata in un’assemblea pubblica con rappresentanti di realtà associative, forze sociali e politiche, comitati. La stessa gente, in pratica, che circa tre anni sosteneva de Magistris nella sua campagna elettorale. All’incontro hanno preso la parola, tra gli altri, Guido Donatone, Umberto De Gregorio, Marta Herling, Francesco Saverio Lauro, Riccardo Realfonzo e Enrico Pennella.
I tre consiglieri di Rd hanno annunciato l’avvio «di un percorso pubblico, aperto, con l’obiettivo ambizioso di far incontrare le forze del civismo a Napoli che ancora si battono e vogliono battersi per la buona amministrazione, per una politica che si prefigga come unico scopo l’interesse della collettività». L’idea è di «lanciare delle vere e proprie “primarie delle idee” che coinvolgano le energie migliori della città. Tutto ciò attraverso un dibattito programmatico, vero, non costretto nei limiti temporali e politici di una campagna elettorale, dia corpo e struttura a una formazione civica che si ponga l’obiettivo dichiarato di portare nel prossimo consiglio comunale competenze, rappresentanze sociali, persone libere, energie a servizio esclusivo della città». Accanto al percorso tematico, che si articolerà in forum di discussione, si svilupperà anche un percorso politico-organizzativo che vedrà convocare un’assemblea pubblica da parte di un comitato organizzatore». Nessun rapporto privilegiato, invece, col Movimento Cinquestelle. Almeno per ora. Paolo Cuozzo
Da il Mattino di Napoli del 05.04.2014
La politica Rd: «Appello al civismo e primarie delle idee»
La política Rd: «Appello al civismo e primarie delle idee» n gruppo consiliare prepara la lista per il dopo arancioni II gruppo di Ricostruzione democratica (Simona Molisso, Gennaro Esposito e Carlo lannello) lanciano le «primarie delle idee». Lo fanno dall’aula multimediale di via Verdi, il palazzo del Consiglio comunale. Facile il gioco di parole: «L’idea è di lanciare delle vere e proprie “primarie delle idee” – spiegano – che coinvolgano le energie migliori della città. Attraverso un dibattito programmatico, vero, non costretto nei limiti temporali e politici di una campagna elettorale, che dia corpo e struttura a una formazione civica che si ponga l’obiettivo dichiarato di portare nel prossimo consiglio comunale competenze, rappresentanze sociali, persone libere, energie a servizio esclusivo della città». Insomma, dopo ave re lasciato «Napoli è tua», la lista civica che sostenne l’ascesa dell’attuale sindaco Luigi de Magistris, i tré ci riprovano. «Rd si è posta all’opposizione dell’amministrazione de Magistris, nel momento in cui è apparso chiaro alla città che il sindaco aveva sostanzialmente tradito il programma di rinnovamento politico e amministrativo annunciato nel 2011». Una conferenza stampa «che si è trasformata – dicono i consiglieri – in un’assemblea pubblica in quanto la sala comunale si è affollata di oltre 100 cittadini, rappresentanti di realtà associative, forze sociali e politiche, comitat come Guido Donatone, Marta Herling, Francesco Saverio Lauro, Enrico Pennella. Ed esponentipolitici come gli eretici della Fds Elena Coccia eVittorio Vasquez, Antonio Borriello (Pd), Emilia Leonetti. Il segretario del Prc Gabriele Gesso». Assemblee e forum pubblici che si ripeteranno a stretto giro di posta. Dove si collocherebbe e con chi si collegllerebbe la nuova formazione civica a livello politico? «A nessuna singola persona, ma in una fase in cui persino a livello nazionale le ambigue categorie centrodestra e centrosinistra appaiono quantomeno messe in discussione, a livello civico appare molto più vitale la dialettica tra conservatori e progressisti. Ricostruzione Democratica si colloca senza dubbio tra i progressisti». Luigi Roano
Da il Roma del 05.04.2014 FRATTASI PIERLUIGI
IL CASO Gli arancioni ci riprovano, ma senza de Magistris
IL CASO Realfonzo, D’Angelo e Rd vogliono ricostruire la rete civica che sostenne “Napoli è tua”, ma il sindaco non sarà più leader. Gli arancioni ci riprovano, ma senza de Magistriì NAPOLI. Gli arancioni ci riprovano, ma senza de Magistris. A distanza di quasi tré anni dalle amministrative del 2011, il popolo che diede vita a “Napoli è tua”, la lista civica a sostegno di de Magistris, prova a riorganizzarsi, per cercare di rimettere assieme quella rete di associazioni e comitati che portò l’ex pm a Palazzo San Giacomo, ormai quasi del tutto sfilacciata. Tra gli animatori degli “arancioni 2.0” ci sono anche un paio di ex assessori. Sergio D’Angelo, da una parte, e Riccardo Realfonzo, dall’altra, che hanno già cominciato a muoversi nella società civile per raccogliere le forze del civismo sano della città e creare un’alternativa di governo. In consiglio comunale, invece, possono contare rispettivamente sull’affinità politica dei “ribelli” di FdsLpa, Vittorio Vasquez e Pietro Rinaldi e del gruppo Ricostruzione Democratica, composto da Simona Molisso, Carlo lannnello e Gennaro Esposito. Ieri mattina, i consiglieri di Rd hanno tenuto un primo incon tro, in via Verdi, con le associazioni in passato vicine agli arancioni per avviare un nuovo progetto. Tra i partecipanti, oltre a Realfonzo, Marta Herling, Umberto De Gregorio, Guido Donatone di Italia Nostra. Nel parterre, anche Elena Coccia, Antonio Borriello, Vittorio Vasquez. Ed ancora, Emilia Leonetti, Edvige Nastri, Lucio Criscuolo, Nicola Cecere, e i rappresentanti dell’Assise di Bagnoli. Tanti i delusi dall’amministrazione de Magistris: da Francesco Saverio Lauro di Libertà e Giustizia, all’ex Napoli è tua Fortuna Longobardi. Duro il giudizio di Realfonzo: «De Magistris ha messo da parte chi voleva il cambiamento. Narducci ed io siamo stati ostacolati e poi allontanati e la società civile è rimasta ignorata e senza strumenti per parlare. Solo Rd ha avuto il coraggio di prendere le distanze da questa politica». Sullo sfondo anche il rapporto con i partiti tradizionali. «Rd non è anti-partitica chiosa Realfonzo -, ma si propone di strutturare la società ci vile». Concorda Molisso: «L’interlocuzione con i partiti serve, ma noi ci rivolgiamo alle forze civiche che non possono essere strumentalizzate dalla politica». Per De Gregorio, «il sindaco è ostaggio della parte peggiore del Pd. La sua rivoluzione è fallita. Ma non si può far a meno dei partiti». Ricostruzione Democratica mette in campo la società civile
Da Repubblica Napoli del 05.04.2014
CARLO Iannello, Simona Molisso e Gennaro Esposito, consiglieri comunali di Ricostruzione democratica, lanciano la loro proposta. «Le forze del civismo sono sempre determinanti in campagna elettorale — spiega Iannello — ma alla fine vengono solo sfruttate. Questo accade perché non hanno alla base un progetto politico ». L’obiettivo è creare una nuova lista civica. Iannello lancia «gli stati generali della città» per «rimettere al centro dell’azione pubblica i programmi al di là dei protagonismi». E pensa a due momenti: una assemblea e forum tematici. Parla di «primarie delle idee». E nella sala scatta l’applauso.
La Sala Nugnes di via Verdi è gremita. Volti noti e no. Ci sono: Giuseppe Comella presidente delle Assise di Palazzo Marigliano, Guido Donatone di Italia Nostra, Marta Herling, Mario De Cunzo, Eugenio Donise, Francesco Lauro, Gianni Maddaloni, il maestro di karate di Scampia, Edvige Nastri, rappresentanti dei comitati per Bagnoli, esponenti storiche del femminismo da Laura Capobianco a Simona Ricciardelli. Ci sono i volti noti della politica (Elena Coccia, Antonio Borriello, Vittorio Vasquez, Emilia Leonetti, Gabriele Gesso), le associazioni e uomini e donne del mondo della cultura. «Vogliamo creare una alternativa civica — aggiunge Simona Molisso — crediamo nei partiti, ma crediamo anche in una classe politica alimentata dalle forze del civismo». E la Molisso lancia un appello: «Cittadini, ora più che mai abbiamo bisogno di voi».
C’è già un comitato promotore. Per ora sono stati invitati a farne parte Enrico Pennella, radici nel Pc ed ex presidente del consiglio provinciale, e Riccardo Realfonzo, l’assessore Robin Hood della prima giunta de Magistris. «A questa iniziativa porto la mia esperienza — spiega Realfonzo — nel momento di difficoltà, io e l’assessore Narducci difendevamo gli interessi dei cittadini, ma siamo stati sopraffatti dagli interessi dei partiti e delle lobby, perché non c’era una forza civica organizzata. Ora l’obiettivo è tessere una rete civica salda e forte. Non vogliamo mai più essere utilizzati». Applauso.
Prendono la parola Marta Herling che parla di cultura e Forum delle culture, «come di pagine sconcertanti nella storia della città», e Guido Donatone che parla di Bagnoli e Città della Scienza. Quando in sala si parla di partiti (e spunta il nome del Pd) partono i fischi e le proteste. «Noi ci rivolgiamo alla categoria politica del progressismo » chiarisce Iannello. «Non siamo i Cinque Stelle — precisa la Molisso — noi crediamo nella forza istituzionale del partito. Solo che non crediamo più nei partiti come sono oggi». Insomma pronti al dialogo, ma «determinati a costruire un’alternativa ». ( cristina zagaria)
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