La mobilità del Centro Antico e la politica del paletto

palettiE’ indubbio che Napoli soffre di una assoluta mancanza di controllo del territorio. Non si riesce, infatti, neppure a spostare un cassonetto della monnezza, la cui collocazione non è decisa dalla Municipalità competente, ma da cittadini, diciamo, intraprendenti che evidentemente hanno inteso pienamente il principio della cd. “democrazia diretta” decidendo “direttamente” in luogo dell’amministrazione.

Non mi spiegherei altrimenti i dieci cassonetti in Via Tarsia che, tutti insieme, rappresentano una vera e propria discarica abusiva e dei quali, su sollecitazione di alcuni cittadini e commercianti di zona, ho più volte richiesto, senza successo, la delocalizzazione, ovvero, una migliore distribuzione, poiché, tra l’altro, intralciano anche il passaggio dei pedoni sul marciapiede.

Evidentemente questa cosa l’ha capita anche l’amministrazione che, nella II Municipalità in pieno Centro Antico, ha pensato bene di risolverla adottando la filosofia del paletto.

In sostanza una risposta inadeguata al senso di legalità e del rispetto assolutamente al di sotto della soglia di guardia alla quale si cerca di rimediare con l’espediente del paletto “a richiesta” ed a “cura e spese del richiedente”.

Una soluzione che a mio avviso è una resa incondizionata all’illegalità ed alla incapacità a gestire il territorio ed i Vigili Urbani, oltre a non capirsi in ragione di quale piano strategico vengano installati, specialmente nel centro storico nel quale, spesso capita, che prima si mettono e poi si tolgono e poi si rimettono e poi si ritolgono, in un gioco che non ha né capo né coda.

Mi ha impressionato, infatti, la “stesa” indecorosa per un Centro Antico di paletti installata dalla sera alla mattina in Vico II Cisterna dell’Olio di cui alla foto e che sono stati anch’essi posati in opera a cura di un privato ed evidentemente per suo esclusivo interesse e senza neppure interpellare gli altri cittadini e commercianti che insistono nelle immediate vicinanze.

Mi sono chiesto se questo sia il modo di gestire il territorio e, non trovando risposte, ieri ho scritto una lettera (clikka) all’assessore competente, al presidente della II municipalità ed al presidente della commissione municipale competente.

Resto, quindi, in fiduciosa attesa che mi mostrino il “piano strategico dei paletti” del centro antico cosicché si possa capire se questa modalità dell’agire politico/amministrativo almeno abbia una sua logica ….

Nella speranza che alla logica del paletto si sostituisca la logica del lavoro dei Vigili Urbani cosicché  non si limiti inutilmente la mobilità dei cittadini!

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