La Relazione del Comandante dei Vigili Urbani

VigiliCome promesso ieri oggi offro alla Vostra lettura la Relazione del Comandante Dott. Maida VVUU (clikka) sullo stato di salute dei caschi bianchi di cui ancora oggi (28.07.2014) si discute su La Repubblica Napoli.
Credo che valga la pena leggerla per capire quale è lo stato dell’arte e come si potrebbe cercare di fare in modo che non accadano usi distorti di prerogative che sono previste dalla legge a tutela dei lavoratori.
I Sindacati, così come i partiti, intesi nella loro funzione sociale e politica, sono necessari alla vita democratica del Paese e, pertanto, vanno difesi in ogni luogo e momento anche mediante la repressione di quei comportamenti che strumentalizzando il loro ruolo ne minano la credibilità.
Sarebbe facile fare populismo dicendo che i sindacati così come i partiti sono da abolire, ma questa non è la soluzione del male anzi. Occorre, invece, far capire ai cittadini che questi organismi, che costituiscono i cd. corpi intermedi, sono la cinghia di trasmissione tra cittadini/lavoratori ed istituzioni dei quali non possiamo fare a meno. Chi dice il contrario o mente per fare proselitismo o mente perché pensa ad un regime dittatoriale!
Reprime e discutere di eventuali comportamenti scorretti dei sindacati, significa difenderne il ruolo e le funzioni che sono il frutto di conquiste pagate con la vita ed il sangue dei nostri concittadini!
Segnalo che domani 29.07.2014 su Rai Tre in prima serata Durante la Trasmissione Millenium si parlerà della questione dei Vigili Urbani di Napoli.
Ed il caso sbarca su RAI tre nella Trasmissione MILLENNIUM (clikka)
Vedi il post di ieri
Da Repubblica Napoli di oggi 28.07.2014.
Caso vigili urbani i sindacati sotto choc provano a reagire
Preparato un contro-dossier da inviare in Procura “Non c’è un comandante, il triumvirato fa danni”
ALESSIO GEMMA
«LE REGOLE? Siamo stati i primi ad averle chieste all’amministrazione». Parola di Cgil, Cisl e Uil. I tre sindacati non porgono l’altra guancia. E passano al contrattacco di fronte al dossier inviato al sindaco dal responsabile dei vigili urbani Francesco Maida, rivelato ieri da Repubblica, dove si punta l’indice contro «benefici, permessi e boom di certificati medici» che producono «troppe zone d’ombra» tra gli agenti. Lo schiaffo brucia, per chi ora si ritrova tra i propri iscritti al sindacato anche alcuni di «quei 1100 caschi bianchi» che come scrive Maida vivono di «privilegi». Ma per i sindacati la causa di tutti mali del corpo di polizia municipale ha un nome che evoca accenti imperiali: «il triumvirato». E cioè il vertice composto da tre dirigenti, insediatosi da febbraio scorso e che ha l’effetto di «disperdere le responsabilità». Guastare la catena di comando. Ecco allora spuntare un contro-dossier preparato dai sindacati e che sarà inviato presto in Procura: l’altra “verità” per la quale a tremare dovrebbe essere la giunta di Luigi de Magistris e non solo dipendenti e sindacalisti. Senza contare — spiegavano ieri gli agenti — che ai benefit legati alla legge 104, ai permessi studio e per motivi familiari e alle «infermità» godute dai vigili fanno da contraltare i tagli al salario accessorio patiti negli ultimi due anni a causa degli squilibri di bilancio. Stretta su turnazioni, indennità di rischio.
Il caso vigili urbani scuote i sindacati “Maida non ha torto”
Dopo la denuncia sui privilegi degli agenti in arrivo un contro-dossier di Cgil, Cisl e Uil
ALESSIO GEMMA
«SUL piano etico – dichiara Massimo Salvatore, segretario funzione pubblica della Cgil – sono d’accordo con Maida. Molte cose di quel dossier le condivido. Come la questione degli inidonei ai compiti in strada: non tutti hanno inabilità. Ma ci vorrebbe più confronto con i sindacati. E maggiore equità nella rotazione dei capi di sezione. Perché a Fuorigrotta e Soccavo non cambiano? È chiaro che servono più vigili in strada perché la città è abbandonata.Mamagaric’èda dire che il corpo non è diretto come dovrebbe: una divisione di compiti tra tre responsabili non genera chiarezza. Noi rivendichiamo il diritto del sindacato ad essere informato quando un dirigente sindacale viene spostato da una sezione. Possiamo chiederlo perché da noi i sindacalisti se ne sono andati: forse non consentivamo loro di mantenere certi privilegi».
Un caso dalla Cgil: i 900 iscritti tra gli agenti sono passati a poco meno di 200 nell’ultimo anno. Chi non ci sta è il segretario della funzione pubblica del- la Cisl, Salvatore Altieri: «Quel dossier dà una visione distorta. In primis, vanno sottratti gli agenti dell’ufficio legale, gli addetti alla Procura e quelli impegnati nei piantonamenti, per cui i vigili a disposizione in strada passano da duemila a 1200. Sulla carta. Il problema non sono permessi e benefici che sono ormai diventati un alibi, ma le inefficienze che attengono all’organizzazione del corpo da parte di un comando costituito da persone con un curriculum nel settore sicuramente non ricco, fatta eccezione per l’area legale».
Spiega Antonio Micillo, coordinatore regionale polizia locale Uil: «Non c’è un comandante effettivo, nel vuoto di potere succede che intere periferie restino sguarnite di vigili. O che i 1100 privilegiati non sono in strada perché stanno svolgendo gli altri 20 compiti a cui è chiamato il Corpo. C’è da chiedersi: il direttore generale Attilio Auricchio quando ha comandato cosa ha fatto? Perché tutti questi privilegi li scopre Maida? Se c’è abuso di benefici allora c’è una “culpa in vigilando” di chi non ha visto o non ha voluto vedere. L’amministrazione ha la facoltà di cambiare ruoli ai vigili. Ma perché se ne accorge proprio adesso? Forse si vogliono far scorrere le graduatorie e bandire nuovi concorsi in polizia municipale a ridosso delle elezioni comunali 2016?». Per non parlare di una ventina di nuovi dirigenti da nominare: pare che tra i vigili senza laurea sia scattata la corsa per iscriversi a università fuori Napoli.
«Abbiamo ottenuto dei grossi risultati – commenta Carmine Sgambati, consigliere delegato alla polizia municipale -Erano 14 anni che non si compravano le divise e la gara è in itinere, tra due mesi avremo macchine nuove. Certi istituti contrattuali erano usati in maniera delirante». Si chiede il consigliere Gennaro Esposito: «Perché questa relazione di Maida era riservata? Il sindaco voleva trasformare il Comune in una casa di vetro, ma intanto si continua a violare la trasparenza degli atti». E lo sconforto ieri assaliva qualche agente: «Ora quando faremo le multe i cittadini ci diranno che siamo tra i 1100 vigili che non ne vogliono sapere di lavorare».

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