Sabato scorso (05.07) si stacca un grosso pezzo di cornicione dalla Galleria Umberto I che investe Salvatore. Ieri Salvatore non ce l’ha fatta.
In città c’è un’atmosfera che si taglia con il coltello. Un senso di frustrazione che si cerca di lenire andando alla ricerca delle responsabilità immediate, si vuole il colpevole e non si guarda più in la del proprio naso.
I genitori di Salvatore vogliono che la morte del loro figlio non sia inutile cercano dare un senso a ciò che non può avere un senso. Eppure l’altruismo di queste parole mi ha colpito. Rifuggo però dall’esame del caso concreto perché non mi interessa di chi sia la responsabilità di una sciagura dalla quale non si può più tornare indietro, mi interessa capire dov’è il cancro che si sta mangiando la città.
Come avvocato non è la prima volta che mi capita di incappare in simili questioni ed il nodo è sempre lo stesso: i cittadini proprietari di case (in realtà di proprietà delle banche) non ce la fanno a pagare altro se non la rata di mutuo. Le assemblee di condominio dove si devono discutere ed approvare i lavori sono sempre deserte e se non vanno deserte alla fine non si decide mai di fare i lavori. Non ci sono soldi! I condomini svicolano da tutte le parti. Le sovvenzioni SIRENA del Comune sono terminate e la società è stata messa in liquidazione. Da ieri le strade ed i marciapiedi della città sono decorati di strisce bianche e rosse. C’è paura!
Ultimamente ho ascoltato l’assessore Cosenza della Regione Campania in un convegno nel quale ci ha candidamente detto che i lavori connessi alla salvaguardia del centro storico patrimonio UNESCO, 100 milioni di euro, molto probabilmente non si faranno perché li si sarebbe dovuti rendicontare entro il 31.12.2015! Mi chiedo quanti edifici del centro antico in stato fatiscente avremmo potuto ristrutturare con 100 milioni di €. ?
Piuttosto che fare a gara nella ricerca della responsabilità della Galleria Umberto, di cui si deve occupare la magistratura, perché non andiamo alla ricerca delle responsabilità ben più gravi di quegli amministratori che non hanno saputo cogliere le occasioni che offre la nostra città creando, quindi, solo depressione sociale e pericolo per i nostri figli.
Se vogliamo dare un senso alla morte di Salvatore allunghiamo la vista e guardiamo lontano … i genitori di Salvatore ci guardano e se restiamo inermi non saremo in grado di sostenere il loro sguardo.
Ecco un bel servizio di Fanpage (clikka)