Sono stato il promotore del regolamento sulle nomine nelle istituzioni, enti e società partecipate del comune di Napoli depositando le proposta in consiglio a giugno 2012 (clikka) e lottando due anni per farla approvare (clikka) con dei compromessi al ribasso perché Napoli purtroppo non è culturalmente preparata. Si conservano, infatti, vecchi criteri fondati sulla gestione del potere e sulla fidelizzazione politica.
A Milano per esempio il Regolamento (clikka) è fondato su una valutazione del merito e della competenza ed il relativo regolamento cerca di tenere fuori dalla porta le valutazioni squisitamente politiche nella nomina di manager che devono essere tali perché vanno a guidare società ed enti che muovono diverse decine se non centinaia di milioni di euro ed hanno anche migliaia di dipendenti.
Il 7 luglio scorso è stato nominato Francesco Iacotucci al vetrice di ASIA forse la società più importante del Comune di Napoli perché si occupa di igiene urbana. Ebbene la nomina è stata fatta in spregio del regolamento e del bando in quanto il nominato era dipendente del Comune di Napoli e quindi non poteva neppure partecipare al bando stesso. La cosa paradossale è che lo stesso nominato nella sua Domanda di partecipazione al bando del 23.06.2015 (clikka) fa espressa dichiarazione di non essere in condizione di incompatibilità con la carica e quindi di “non essere dipendente, consulente o incaricato del comune di Napoli” e successivamente lo stesso giorno (07.07.2015) in cui è stato nominato rassegna le dimissioni dal rapporto di impiego con il Comune di Napoli (clikka) in un settore tra l’altro nel quale svolgeva compiti di stretta attinenza e controllo sulla partecipata alla quale è stato nominato.
Già qualcuno può dire che è una questione formale ma dalle mie parti quando uno rende una dichiarazione ad una pubblica amministrazione ovviamente deve essere consapevole che deve essere veritiera altrimenti potrebbe incorrere in fattispecie di reato specifiche ed, inoltre, credo che per ragione di opportunità e per evitare conflitti di interesse, non si possa nominare in una partecipata uno che fino ad un minuto prima ha svolto compiti di controllo sulla stessa partecipata, in quanto, se dovesse scoprire delle irregolarità ovviamente avrebbe tutto l’interesse a nasconderle per evitare sue responsabilità per omesso controllo. Altrettanto ovviamente la mia è una valutazione di principio dettata dall’influenza dei miei elementari studi del diritto!
Al fine di contribuire al buon andamento dell’amministrazione del Comune di Napoli ieri ho inoltrato specifica richiesta di annullamento in autotutela (clikka).
Promuovi una raccolta di firme di tutti i cittadini onesti per condividere e rafforzare la tua richiesta di annullamento. Io sono la prima firmataria: Beatrice Carrillo.
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