AAA affittasi il Palazzo Reale di Napoli per feste e matrimoni

palazzo realeIeri si è tenuta la festa del Re della cravatta a Palazzo Reale, Maurizio Marinella pur essendo anche il presidente del Circolo Posillipo ha scelto la cornice reale per fare la sua festa dei 100 anni di attività.

Non sopporto, però, il doppiopesismo, pertanto, leggendo i giornali di oggi mi sarei almeno aspettato che qualcuno si fosse chiesto legittimamente come sia possibile fare una festa privata nel Palazzo Reale di Napoli, chi ha dato l’autorizzazione, chi ha affittato il palazzo storico, quanto sia stato incassato dalle scassate casse pubbliche ed una riflessione sul se una tale gestione sia possibile.

Qualche mese fa mi sono espresso molto criticamente sull’affitto di Piazza Plebiscito (clikka) per i concerti a pagamento ma vedo che ormai anche il Soprintendente cozzolino evidentemente sta cambiando idea e quindi credo sia legittima una riflessione.

Certo a Palazzo Reale ieri c’erano altissime personalità del mondo dell’impresa, dello spettacolo e religiose ma possiamo ritenere congrua una tale destinazione sia pure momentanea? Io mi faccio una semplice domanda ed a questo punto se questa è la tendenza vorrei rilanciare:

AFFITTIAMO il Palazzo Reale di Napoli per i matrimoni …. Perché no?

Giusto per amore di precisione su piazza plebiscito ecco cosa mi chiedevo: Chi ha guadagnato con Bruce Spingsteen (clikka)

Comunque è interessante l’intervista a Marinella, pare che gli abbiano chiesto di aggiustare degli orologi (?)

Da Il mattino di napoli di oggi 28.06.2014
Il personaggio La kermesse
Il personaggio Marinella: volevano candidarmi in diretta ma io ho frenato. A rovinare la festa a Maurizio Marinella sono stati i soliti ignoti a Palazzo Reale. Cos’hanno rubato? «Trenta estintori, transenne e altre cose dell’allestimento nonché piante ornamentali non piccole. Rifarei tutto ma un po’ di amaro in bocca ce l’ho». Marinella risponde quindi su una sua ipotetica candidatura a sindaco: «Ma no, non scherziamo. Ora ho voglia solo di godermi quanto di bello mi ha lasciato l’evento. Bruno Vespa, Riccardo Monti e Gubitosi volevano un microfono per annunciare la mia candidatura, ma io li ho stoppati. Lavorerò per la mia città, portandola in giro per il mondo o portandole il resto del mondo a casa. Ma dal mio negozio». Non c’erano riusciti i detrattori, tanti, a rovinare la festa a Maurizio Marinella, ci sono riusciti i soliti ignoti. È bastata una telefonata, arrivata appena in piena notte, che annunciava la notizia: alcuni ladri avevano rubato a Palazzo Reale. Ladri nei giardini reali. Com’è successo? «La dinamica non me l’hanno saputa spiegare. Ma una cosa è certa, qualcuno è riuscito ad entrare nella struttura e persino ad uscirne con un carico quantomeno ingombrante». E cos’hanno rubato? «Quello che potevano: trenta estintori, transenne ed altre cose dell’allestimento nonché una serie di piante ornamentali di non piccola dimensione che avevamo portato nei giardini». Ma non c’era una vigilanza? «Si, ma l’avevamo prevista per le sale di Palazzo Reale, dove c’è la mostra. Francamente a nessuno di noi era venuto in mente che questi oggetti potessero essere a rischio». E adesso? «E adesso ci toccherà pagarli per nuovi, visto che erano tutte cose noleggiate. Oltre al danno, insomma, la beffa». Sarà stata una doccia fredda… «Decisamente. Era da poco finito il party, io ero così contento per i complimenti ricevuti e le attestazioni di amicizia. Camminavo ad un metro da terra. E poi, d’un tratto, questa notizia che ti riporta di botto con i piedi per terra». Vuole dire che è rimasto deluso dai suoi concittadini? «Rifarei tutto altri tré milioni di volte, ma un po’ di amaro in bocca ce l’ho. Avrei potuto organizzare la festa in una delle città in cui ho sedi, Londra come New York, Tokyo o Roma. Ma non ho avuto un solo momento di dubbio: si doveva fare a Napoli». Del resto organizzare l’evento non sarà costato poco.. «Non parliamo di cifre, ma dello sforzo. Ho preso 198 stanze in alberghi del lungomare per gli amici stranieri, noleggiato cinque piatti di portata e relativi bicchieri e posate per 1400 persone, ed in Italia abbiamo trovato una sola ditta in grado di creare la struttura sotto cui si è svolta la cena. Ma ne è valsa la pena: gli stranieri erano tutti ammaliati, dall’atmosfera della serata così come dalla location». Anche le sedi non le saranno state date gratis. «Assolutamente, ma sarebbe stato il meno. Pensi che mi sono dovuto procurare io dei giardinieri per sistemare l’area dei giardini reali, mi hanno imposto di provvedere al restauro della struttura ed alla riparazione di orologi antichi che erano fermi da tempo e non mi chieda perché, sistemato i tendaggi delle sale e tante altre cose che non sto qui ad elencare». Gira voce che abbia dovuto persino garantire un parcheggio ai dipendenti di Palazzo Reale che sarebbero soliti sostare nell’androne. E se non si fosse chiamato Marinella? «Non lo so, ma sicuramente non ho avuto molte agevolazioni. La serata è costata alla fine una cifra importante, ma io sono andato avanti imperterrito, preparato com’ero alle napoletanità: non ho guardato in faccia a nessuno, dritto perla mia strada come sempre». E adesso, si è pentito? «Questo mai. Vede, io sono un uomo molto semplice: non faccio quasi mai vacanze, non sono avvezzo a
i weekend, non ho la vola. Ho una vita regolarissima, apro alle sei e mezza tutte le mattine il mio negozio, sono molto dedito al lavoro. Ma per questa occasione ho fatto un’eccezione, e l’ho fatto perché volevo fare una cosa bella perla mia famiglia, per la mia città». Per il bene di questa città sarebbe disposto a fare il sindaco? «Ma no. Ora ho voglia solo di godermi quanto di bello mi ha lasciato l’evento. Pensi che Vespa, Monti e Gubitosi volevano un microfono per annunciare la mia candidatura, ma io li ho stoppati. Lavorerò sempre per la mia città, portandola in giro per il mondo o portandole il resto del mondo a casa.

3 risposte a "AAA affittasi il Palazzo Reale di Napoli per feste e matrimoni"

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  1. apprezzo le cravatte, ma chi sa fare le cravatte è automaticamente un buon sindaco? dopo l’ultima esperienza del comune di Napoli credo che sia bene recuperare un po’ di saggezza e guardare i fatti e non l’immagine ….
    altrimenti perché non Leopoldo, se fa così buoni i taralli figuriamoci il sindaco ….
    o il pizzaiolo di Michele?
    o Nino D’Angelo? (per i più giovani magari Hunt o Clementino!)

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  2. .. Si vede che il loro servizio di sicurezza sapeva solo rompere le scatole a chi sostava fuori alla biblioteca nazionale.
    Magari la prossima volta, invece di appropriarsi di spazi pubblici in maniera così arrogante…

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  3. La casta si appropria di ogni bene pubblico di pregio. Circolo tennis, Palazzo Reale , Castel dell’Ovo, Circoli nautici, Maschio Angioino etc.etc, sottraendoli alla fruizione dei cittadini , Sembra essere tornati al tempo dei Borboni, quando c’erano nobili e lazzari. Almeno loro ( i Borboni ) hanno lasciato opere d’arte e civiltà che ancora spendiamo, ma questi ” parvenue ” parassiti e baciapile a cosa servono?

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