Nonostante tutto credo abbiamo numeri di tutto rispetto in termini i partecipazione di Napoletani alle olimpiadi. E’ di tutta evidenza però che l’onere ricade solo sulle spalle di coloro che con passione e sacrificio si dedicano alla formazione degli atleti nonostante le difficoltà economiche e la carenza di strutture Napoletane. A Napoli oggi siamo ad un giro di boa dovendo procedere all’assegnazione delle strutture realizzate con la cd. legge sul terremoto 219/1981. Strutture importanti per consentire ai nostri atleti di nascere, di potersi allenare e formare al di fuori di quello che è lo sport che definisco da “reddito” o da “consumo”. Sono fermamente convinto, infatti, che l’agonismo sia un valore in sé e rappresenti una componente importante per ogni azione sociale che vogliamo fare sul territorio. Lo SPORT agonistico, lo voglio ribadire con forza, fa parte a pieno titolo delle politiche sociali e non si può pensare di dedicare a questo risorse risibili che non consentono neppure di ristrutturare un piccolo impianto. Né si possono ritenere stanziate per lo sport quelle somme dedicate alla ristrutturazione dello Stadio San Paolo che in termini di risorse rappresenta una vera e propria idrovora per le casse comunali. Qualche tempo fa, infatti, mi stupii quando venni a sapere che ogni partita di calcio al San Paolo costa al Comune di Napoli, solo di elettricisti, circa €. 4.000,00, per non dire poi di tutte le somme spese per adeguamenti vari che purtroppo ricadono sul Comune in virtù di una convenzione assolutamente sbilanciata verso il Calcio Napoli. Nella mia funzione di Presidente della Commissione permanente con delega allo SPORT del Comune di Napoli, mi sto sforzando di instaurare un rapporto continuativo con le istituzioni sportive presenti sul territorio CONI, Federazioni ed associazione sportive. E’ in questo senso, infatti, che ho elaborato anche un regolamento per l’uso degli impianti sportivi che voglio sia volto a premiare lo sport agonistico per le sue cadute sociali (https://gennaroespositoblog.com/2012/06/03/bozza-regolamento-uso-degli-impianti-sportivi-comunali/ ). Dobbiamo dare la possibilità a tutti di essere inseriti in un percorso di questo tipo ed il Comune deve fare la sua parte prevedendo, per quanto possibile, interventi mirati. Non ci servono, infatti, contributi dati a pioggia questa o quell’associazione senza avere un obiettivo più ampio. Ho scoperto, infatti, che rispetto a ieri un atleta che si voglia dedicare alle gare agonistiche, nella stragrande maggioranza degli sport olimpici, deve avere anche la possibilità di pagarsi le trasferte. Bene io negli anni ’80, 4° di cinque figli di operaio, cresciuto a Marianella nella periferia NORD di Napoli, non avrei avuto la possibilità di partecipare ai tanti campionati italiani, che ho vinto e che mi hanno dato la possibilità di difendere i colori della Nazionale in campionati Europei, Mondiali ed altre gare internazionali. Cosa avrebbe perso la Campania e Napoli e cosa sta perdendo Napoli e la Campania oggi per quei ragazzi che non hanno la possibilità di pagarsi le trasferte? Questa è una domanda che ci dobbiamo porre sempre ed ancora di più oggi che sono in corso le XXX Olimpiadi. La Campania è quarta tra le regioni italiane quanto a numero di qualificati ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Con 22 azzurri, di cui 12 di Napoli, 8 di Caserta, 1 di Salerno ed 1 di Benevento. La Campania è preceduta dalla Lombardia a quota 48, dal Lazio a 37 e dalla Toscana a 28, ed è seguita da Liguria e Veneto a 19. Nella classifica per province da rilevare che Napoli con 12 olimpionici è quarta dietro Roma a 31, Milano a 15 e Genova a 13 ed è seguita da Varese a 11, mentre al sesto posto Caserta con otto atleti qualificati segue a pari punti con Padova, Bologna, Livorno e Bolzano. Gli azzurri a Londra in totale sono 290 e quattro anni prima a Pechino erano 345, mentre il top è stato toccato ad Atene nel 2004 con 373 qualificati.
Ecco gli atleti Napoletani:
DISCIPLINA |
N. |
ATLETI |
Tiro a Segno |
1 |
Giuseppe GIORDANO |
Pugilato |
1 |
Vincenzo PICARDI |
Pallavolo |
2 |
Monica DE GENNARO, Antonella DEL CORE |
Taekwondo |
1 |
Mauro SARMIENTO |
Canottaggio |
2 |
Andrea CAIANIELLO, Mario PAONESSA |
Scherma |
3 |
Gioia MARZOCCA, Diego OCCHIUZZI, Gigi TARANTINO |
Judo |
1 |
Antonio CIANO |
Nuoto |
2 |
Stefania PIROZZI, Andrea ROLLA |
che bel lavoro che hai fatto Gennaroooo. Lo giro a mezzo mondo
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grazie maurzio. un abbraccio
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anche io ho una piccola esperienza di sport vissuto , nazionale di canottaggio , ed ho imparato che è fondamentale l’insegnamento dello sport sin dalla 1a elementare,insegnamento di vita.se non erro abbiamo anche un apposito assessore.una capillare diffusione i tal senso inevitabilmente farà nascere anche moltissimi agonisti e quindi i campioni . se non c’è volontà politica in tal senso resteremo sempre improvvisatori . nelle mie trasferte all’estero ho constatato che dove lo sport viene vissuto con naturalezza come pane quotidiano,lì nascono campioni . con le stesse risorse si darà ben altro lustro all’immagine della città in tutto il mondo
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