Proposta di modifica della ZTL Centro Storico e l’Ascolto dei Cittadini

Oggi 15 luglio 2012 su la Repubblica Napoli nella sezione “La parola ai lettori” leggo una una lettera della Sig.ra Olga Nigro titolare della Travel Agency di via Partenope, con la quale lamenta una grave crisi del suo esercizio iniziata con l’entrata in vigore del dispositivo ZTL Chiaia. La cosa che mi ha colpito è stata la risposta riportata dalla Sig.ra Nigro dell’assessorato alla mobilità con la quale in sostanza si afferma che la conferma del dispositivo “ZTL lungomare” è stato votato dal Consiglio Comunale nella seduta del 13 giugno scorso (sic!) e di non poter fare nulla per risolvere il problema alla Sig.ra. Questa modalità di interazione con i cittadini mi lascia perplesso perché attua il cd. scaricabarile (peraltro interno alla stessa amministrazione) verso il quale non ho mai avuto molta simpatia. E’ vero, invece, che il dibattito sulla ZTL nel consiglio comunale e nelle commissioni è sempre stato acceso ed è ancora in corso anche per la grave crisi dei trasporti che ovviamente influenza la mobilità non potendo l’amministrazione creare isole deserte. Io pur essendo un “pedonalizzatore” convinto (eseguo i miei spostamenti in città da circa quattro anni esclusivamente in bici) trovo necessario, per questo particolare atto amministrativo, una continuo scambio con i cittadini essendo convinto che la ZTL sia qualcosa che va modellata sulle esigenze della città mettendo in primo piano la salute e quindi la limitazione drastica delle cd. polveri sottili (il PM10) prodotto dalle autovetture. I cittadini si devono ascoltare, senza preconcetti, e con la disponibilità a cambiare  idea con deroghe temporanee o definitive altrimenti è inutile l’ascolto stesso. Sul Centro Storico essendo il dispositivo di maggior durata ho maturato una convinzione che si è concretizzata in una proposta di delibera (firmata da un folto numero di consiglieri) che seppure risalente al 20 aprile scorso non è stata ancora calendarizzata dal Consiglio e che è il frutto di una delibera di municipalità votata all’unanimità. A questo punto spero che l’amministrazione rifletta tenendo conto delle esigenze manifestate dai cittadini che si sono espresse anche attraverso il Consiglio di Municipalità.

Una nota di esperienza: sono nato ed ho vissuto buona parte della mia vita nella periferia nord di Napoli (Marianella) ricordo che vivevo con un grande senso di frustrazione i tentativi di dispositivi di ZTL degli anni ’80 perché mi sentivo respinto da Napoli. Io che vivevo in un quartiere degradato quando venivo al centro la città mi respingeva sentivo come se ci fosse qualcosa o qualcuno che voleva farmi rimanere nel degrado. Non vorrei che accadesse anche questa volta. La ZTL non deve essere una operazione come dire “borghese” ma “popolare”, proprio coloro che hanno meno mezzi e si devono spostare finiscono paradossalmente per essere colpiti dalla ZTL perché hanno maggior bisogno di spostarsi con l’auto. L’operaio che deve passare dal centro per andare a pomigliano a lavorare in FIAT  trova più conveniente infilare la chiave nel cruscotto e forse se ne frega altamente della ZTL se non gli consentiamo di andare a lavorare per far mangiare i propri figli.

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