Assemblea Napoli è Tua del 4 luglio 2012

Ieri, per chi non lo sapesse, c’è stata l’assemblea convocata da Vittorio Vasquez (capogruppo Napoli è Tua) sulle questioni che hanno riguardato il comune ed il dissenso manifestato da me e Carlo Iannello, credo sia andata bene. Ho registrato la vicinanza e la comunanza di intenti con la maggior parte degli intervenuti, circa 150 (credo). A nostro sfavore (se così si può dire) si sono espressi solo i consiglieri: Sgambati (che ha chiesto le nostre dimissioni), Rinaldi (che ha ritenuto il nostro un atto di vanità), ed in modo più attenuato Varriale e Pace. Tra le persone intervenute c’è stata una sola voce contraria con riferimento al metodo (non tanto ai contenuti) con il quale abbiamo manifestato il dissenso, quella di Daniela Villani (per chi la conosce). Vasquez ha manifestato ancora una volta uno spirito critico verso comportamenti non comprensibili del sindaco pur stigmatizzando il nostro atto di dissenso in sede di approvazione di bilancio. Ho trovato interessante l’esperienza ma come andare avanti? Come fare in modo che le persone si interessino, partecipino anche con spirito critico. Questo credo sia il vero tema. La partecipazione ed il controllo costa fatica ed impegno e mi rendo conto che non tutti possono (tra figli, lavoro, casa, vacanze, genitori etc.), ma se non ci impegniamo se non incrementiamo le nostre difese ci saranno sempre di più consiglieri comunali, provinciali, regionali e  parlamentari che non sanno neppure scrivere un emendamento (per restare solo sul tecnico). Scuola di politica? Ma quale partito la fa? Molte persone dicono cose serie e comprensibili e poi? che si fa? Ho contatti con numerosi gruppi di persone tra associazioni, federazioni sportive, comitati ecc… ma metterli insieme è sempre un problema. La cd. massa critica che preferisce twittare, bloggare, messaggiare … e guardarsi negli occhi quando? Nella occasione della assemblea ho provocatoriamente chiesto che si nominasse un segretario “di partito”, un quadro dirigente di Napoli è Tua ma proprio dal capogruppo è arrivato uno stop … un rinvio … un’accusa di demagogia (che non ho neanche ben compreso) ho anche provocatoriamente proposto la costituzione di un partito, sono soggetti previsti dalla costituzione, e non ho paura della parola “partito” perché i partiti li fanno gli uomini …

Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti manifestando la loro opinione e le loro idee è questo ciò che conta!

Di seguito il link con il resoconto stenotipico del consiglio comunale con i tratti salienti della questione che ha riguardato il dissenso nel consiglio comunale scorso:

https://gennaroespositoblog.com/2012/07/05/resoconto-stenotipico-consiglio-comunale-del-22-06-2012-i-tratti-salienti-sulle-questioni-poste-da-espositoiannello/

Questo invece il mio intervento

https://gennaroespositoblog.com/2012/06/22/consiglio-comunale-del-2122-giugno-2012-sul-bilancio-preventivo-il-mio-intervento-critico/

Questo quello di Carlo Iannello

http://carloiannello.blogspot.it/2012/06/il-mio-intervento-di-questa-mattina-in.html

Via i dirigenti, paralisi al Comune a rischio il 70 per cento dei servizi

Interessante articolo sullo stato delle casse comunali con riferimento alla spesa del personale. A ciò vorrei aggiungere la sola considerazione che i dirigenti a contratto di cui si parla, senza nulla togliere al loro valore ed alle loro capacità sicuramente all’altezza, sono per la maggior parte stati “arruolati” senza concorso dalle passate amministrazioni. Oggi la Corte dei Conti chiede il rientro dei parametri atteso lo sforamento.

Tiziana Cozzi in La Repubblica di Napoli 5 luglio 2012

Il vicesindaco Sodano: “Chiederemo una deroga”. Urbanistica e mobilità in difficoltà dopo la nota della Corte dei conti

Cinquantasei dirigenti da mandare a casa entro il 27 luglio. Il Comune rischia la paralisi. È l’effetto della nota della Corte dei conti inviata il 25 giugno a Palazzo San Giacomo: un “richiamo” per aver sforato i parametri di legge per la spesa del personale. Un rilievo della magistratura contabile che ora rischia di travolgere l’intera macchina comunale, già gravata da una situazione debitoria pesante, dai tagli di Stato e dalle ferie estive. Perdere professionisti che da anni occupano centri nevralgici di Palazzo San Giacomo significa imporre lo stop al 70 per cento dei servizi. Peppe D’Alessio, che ha progettato la Ztl del Mare di Chiaia, persona di riferimento dell’assessorato alla Mobilità.

Il generale Luigi Sementa, dirigente della Polizia municipale. Paola Sabatin, punto di riferimento della ragioneria generale. Il direttore ella municipalità del Vomero e altre decine di dirigenti di punta chiuderanno un’esperienza professionale decennale. L’ufficio urbanistica si ritrova senza la maggioranza dei tecnici, ne restano soltanto 2. Uffici che perdono collaboratori di rilievo, servizi che rischiano la paralisi di qui a qualche giorno, sezioni bloccate per assenza di personale. Intanto restano ferme le progressioni verticali, lo scorrimento delle graduatorie. Il Comune ha sforato del 3 per cento i parametri stabiliti dalla legge per la spesa relativa al personale. Ha speso cioè 50 milioni di euro in più, somma che oggi va tagliata.

Secondo la legge il Comune non può rinnovare 56 contratti tra cui 17 sono destinati ad andare via definitivamente, 39 torneranno a fare i funzionari, altri 17 sono contratti esterni e quindi già fuori dalle stanze comunali. Tutti i servizi devono essere affidati agli 80 dirigenti interni, alcuni vicinissimi alla pensione, sui quali già gravano decine di sezioni. Soltanto 3 i tecnici “sopravvissuti”, per il resto si tratta di amministrativi.

«È una norma ingiusta che deriva dalla situazione del passato — chiarisce il vicesindaco Tommaso Sodano — discende infatti dal computo del 2011, quando avevamo già ridotto le spese. Chiederemo una deroga almeno di 6 mesi per riconfermare alcune figure, così non possiamo andare avanti. Si azzerano i tecnici interni, nel mio dipartimento vanno via 4 su 6 del reparto fognature, resta sguarnito tutto il settore della bonifica. Anche la responsabile della Protezione civile sta per andare via. Non si può ragionare con l’accetta».

La notizia è arrivata come un fulmine. I conti erano stati già presentati dagli esperti del Comune, tutto sembrava a posto. Poi, la richiesta da parte della magistratura contabile di una relazione dettagliata sulle spese correnti effettuate, cioè la precisazione su ogni singolo capitolo. È così che i conti non sono tornati più. E tra i corridoi qualcuno mormora che mai era accaduto ai tempi della giunta Iervolino, sebbene anche allora la situazione fosse critica.

Resoconto stenotipico Consiglio Comunale del 22.06.2012 i tratti salienti sulle questioni poste da Esposito/Iannello

CONSIGLIERE VASQUEZ: Io dovrei esordire ringraziando Carlo Iannello per le parole che ha espresso nei miei riguardi all’inizio del suo intervento, però sarebbe una finzione rispetto ai problemi sostanziali che qui sono stati posti. Non ho mai nascosto a nessuno di essere un comunista e, come tale, credere profondamente nella collettività come espressione che porta ad alta sintesi anche le diversità di opinione e come espressione di una ricerca continua di una linea politica che non si leghi ad astratti principi, ma si confronti con la realtà concreta che siamo chiamati ad affrontare. Veramente mi dispiace per le posizioni che Carlo Iannello e Gennaro Esposito hanno deciso di assumere, però vorrei che si rendessero conto che qui non è in gioco l’appartenenza o meno al gruppo consiliare di Napoli è Tua; qui è in gioco la loro appartenenza alla Maggioranza della Città, perché noi veniamo da 24 ore di discussione politica nella quale tutta la Maggioranza ha approvato tutte le delibere presentate da quest’Amministrazione, che sono il frutto di questo primo anno di vita di questa Amministrazione, che sono la sintesi e che aprono la prospettiva per il prossimo avvenire. Quindi, abbiamo approvato, di fatto, le linee politiche fondamentali di questa Amministrazione. Come si può, dopo aver approvato tutti gli atti di questa Giunta, di questa Maggioranza, dichiarare che si è in disaccordo e richiamare tutti i punti sui quali non solamente Iannello ed Esposito possono essersi trovati in posizione critica, qui noi di Napoli è Tua a volte, per scherzo, qualcuno ci ha chiamato come “la vera Opposizione”, perché non abbiamo mai nascosto le nostre differenze, le nostre criticità. Noi, infatti, non siamo fedeli, noi siamo leali verso la Maggioranza, verso questa Amministrazione e la nostra lealtà deve in questo momento, soprattutto in questo momento così difficile per la vita della città, deve essere manifestata con la piena solidarietà che dobbiamo esprimere al Sindaco de Magistris e alla sua Amministrazione. Pertanto, io mi auguro che loro vogliano ancora approfondire con noi il dialogo, però devono essere consapevoli che l’atto di rottura, che questa mattina qui si sta compiendo, é un atto che non potrà passare sotto silenzio ed é un atto che, di fatto, in questo momento, con la loro votazione, a mio avviso li ha posti fuori della Maggioranza.

CONSIGLIERE FUCITO: Va bene, quindi è anche la parte degli Emendamenti, però mi sembra che stamattina abbiamo registrato un intervento non usuale di due stimati e bravi Presidenti di Commissione, che io voglio ringraziare perché sono stati venti ore qui per dire che non voteranno gli Emendamenti e il Bilancio, però hanno atteso venti ore per dirlo, ed è un costume politico serio…

CONSIGLIERE FUCITO: Se mi fai dire una cosa, perché non è proprio leggera la cosa che è avvenuta, visto che tu fai politica e quindi non avrai desiderio di discutere di cose secondarie, è chiaro che la dichiarazione di Carlo Iannello e di Gennaro Esposito, cui, con la sobrietà del caso e senza nulla attendere da una dialettica interna a un Gruppo consiliare, quindi con il rispetto dovuto, desidero, però, dire che è un fatto non positivo per quello che ci riguarda e non voglio immaginare che vi sia un allontanamento dallo spirito e dall’impegno della coalizione iniziale, che ha sostenuto il Sindaco e un allontanamento e un allentamento nell’entusiasmo e nel loro contributo di sapienza, che resta tra i più qualificati, per quello che mi riguarda, dell’intero Consiglio Comunale. Ovviamente, forse, le aspettative fanno il paio con una momentanea e soggettiva delusione, che noi abbiamo fiducia si stemperi nel lavoro comune della Maggioranza dell’Amministrazione, e mi auguro che il giudizio e le valutazioni di Carlo Iannello possano essere, così come quelle di Gennaro, aggiornate sulla base dei risultati concreti, che l’Amministrazione vorrà rendere più visibili, perché credo che si possa andare avanti, se si va avanti tutti insieme. E oggi non me ne vogliano i colleghi del PD, non abbiamo avuto un contributo come quello che la Maggioranza avrebbe meritato ai lavori del Consiglio e ci fa riflettere con grande amarezza che due esponenti della Maggioranza originaria traggano queste conclusioni, che io considero errate perché penso che il loro lavoro politico debba continuare con lo spirito unitario e con lo spirito costruttivo, che li ha contraddistinti dall’inizio e che, invece, la sequenza di valutazione, che essi hanno svolto, sia il frutto di una valutazione affrettata, veloce e che – come dire – trae troppi elementi di conclusione.  Credo e confido e, per quello che ci riguarda, daremo un contributo affinché essi possano rientrare in un lavoro politico dialettico costruttivo, nello spirito e nell’entusiasmo di anno fa, del quale ce n’è sempre più bisogno, se, anche tra di noi, qualche volta si smarriscono prospettive, idee, progetti e si lascia il passo a qualche idea così comune per non dire banale. Ricercherei l’originalità e lo slancio di un anno fa.

SINDACO DE MAGISTRIS: Grazie Presidente. Io vorrei cominciare questo mio intervento con dei ringraziamenti. … omissis

Ogni Consigliere Comunale potrà anche dire un sacco di cazzate, ma rappresenta una comunità e, quindi, l’arte della mediazione bisogna migliorarla, perché io sono dovuto intervenire decine e centinaia di volte – e molti non lo sanno nemmeno – per andare a media. Poi, caro Attanasio, tutto puoi dire, ma che il Sindaco non ascolta, figlio mio, guarda che io ascolto talmente tanto che ho una testa tanta! Se poi ascoltare significa che io debba dare ragione a tutti o debba accontentare qualcuno e se qualcuno non lo accontento trova per vanità o per altro motivo di andarsene, buon viaggio, perché a quel punto io non credo che l’ascolto sia quello di accontentare…

SINDACO DE MAGISTRIS: Così come sono molto critico su questo abbandono – lo dico molto sinceramente – noi stiamo facendo una battaglia politica enorme in questa Città, grazie anche all’Opposizione. Io su questo vorrei dire una cosa in più. PD, SEL, sul quale poi torno un attimo, ma io ho un’ambizione maggiore: quella, fra cinque anni, pur nelle divergenze, nelle lotte e nei conflitti,  di poter dire che Napoli è stata capace di scrivere una pagina con un contributo politico forte tra tutte le forze politiche, perché io che giro parecchio la Città e ascolto tanto, mi rendo conto della maggior parte dei cittadini oggi apprezza moltissimo se noi riusciamo a trovare una sintesi, non solo tra di noi della Maggioranza, ma addirittura una sintesi che tenga insieme tutte le sensibilità ….

le altre notizie  sempre su questo blog:

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