La parte buona della società civile non partecipa alla formazione della classe politica disinteressandosi così delle istituzioni e del bene pubblico. Quest’atteggiamento miope ha consentito l’occupazione di spazi politici a coloro che non hanno alcuna formazione culturale né politica. Il meccanismo elettorale premia solo coloro che riescono ad accumulare voti, poiché i partiti hanno abdicato alla loro principale funzione di filtro, formazione ed arruolamento della classe dirigente.
Fino a quando non capiremo che occorre occuparsi del bene pubblico come del bene proprio non ci sarà alcuna svolta.
Fino a quando non capiremo che la riprovazione sociale dei comportamenti scorretti deve essere tale da costringere il politico corrotto o dedito al malaffare a dimettersi ed il partito a non proteggerlo non avremo alcuna possibilità di svolta.
Fino a quando la classe intellettuale non uscirà dalle proprie case per mischiarsi con la gente comune non avremo alcuna possibilità di svolta.
Fino a quando non capiremo che la delega in bianco è figlia del “ghe pensi mi” non avremo alcuna svolta.
Fino a quando non avremo la capacità di appassionare i giovani alla politica non avremo nessuna svolta.
Fino a quando non ci occuperemo della cultura e dell’istruzione come principale mezzo di elevazione sociale non avremo nessuna svolta.
Fino a quando i palazzi del potere non saranno di cristallo non avremo nessuna svolta.
Fino a quando i politici e l’imprenditoria non capiranno che il pubblico non è un campo da saccheggiare non avremo nessuna svolta.
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