Oggi (29.05.2014) il Tribunale di Napoli ha dichiarato il Fallimento di Bagnoli Futura, la società partecipata dal Comune di Napoli, Regione Campania e Provincia di Napoli che si sarebbe dovuta occupare del destino di bagnoli. Un duro colpo per la città che forse si sarebbe potuto evitare, visto che noi di Ricostruzione Democratica nel Consiglio Comunale del 16.10.2012 (clikka), nel quale si discuteva della ricapitalizzazione della società, ne proponemmo la liquidazione.
In sostanza ci opponemmo con tutte le nostre forze alla ricapitalizzazione (clikka) della società, che consisteva nella attribuzione patrimoniale della Porta del Parco, del Parco dello Sport e del Turtle Point, beni dal valore di decine di milioni di euro, dicendo chiaramente che tale attribuzione patrimoniale avrebbe messo a rischio proprio i citati beni che, invece, dovevano essere trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune.
Adesso il problema è che questi beni saranno attratti al fallimento per soddisfare i creditori di Bagnoli Futura seppure realizzati con soldi pubblici provenienti dalla Comunità Europea, col rischio di doverli restituire alla stessa Comunità Europea aggiungendo danno a danno.
Ovvio che non abbiamo capacità divinatorie, ma era facile capire che una società con una debitoria così accentuata rischiava di fallire e non era opportuna una tale attribuzione patrimoniale che oggi, se la decisione del Tribunale Fallimentare dovesse essere confermata, potrebbe dare luogo ad una evidente responsabilità per danno erariale della giunta e di coloro che hanno votato quella delibera anche tenuto conto del fatto che in aula tutte le questioni connesse ad un eventuale fallimento le dichiarammo apertamente avvisando i consiglieri e la giunta.
L’unica cosa amara è che a promuovere il ricorso di fallimento è stata la FINTECNA, la società che è la maggiore responsabile dell’inquinamento delle aree e che è uscita sconfitta in una recente pronuncia del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Comune di Napoli che aveva chiesto la bonifica alla medesima FINTECNA con una ordinanza sindacale (clikka).
Ora riapro la questione informazione e giornali: Ebbene mi chiedo perché i giornali non hanno seguito la nostra posizione e non ne hanno dato risalto visto che le ragioni erano assolutamente fondate? E’ possibile che l’informazione non segua l’unico gruppo consiliare che ha dimostrato più e più volte di anticipare sempre per tempo gli eventi?
Vediamo se qualcuno domani tra le tante pagine che si scriveranno sul fallimento della Bagnoli Futura scriverà che tre anime isolate avevano previsto tutto ed avvertito Sindaco, Assessori e consiglieri!
Per curiosità vi invito a leggere la proposta di emendamento che scrissi dove troverete tutti gli avvertimenti che, purtroppo, non convinsero né i consiglieri né il sindaco:
CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI
del 16 ottobre 2012
PROPOSTA DI EMENDAMENTO
DELIBERA DI GIUNTA DI PROPOSTA AL CONSIGLIO N. 661 del 09/08/2012
PREMESSO CHE:
I.- Con la delibera di giunta indicata in epigrafe l’Amministrazione ha proposto la modifica dell’atto costitutivo della società Bagnoli Futura S.p.a., dello Statuto della stessa e della convenzione stipulata tra gli enti soci della Bagnoli Futura S.p.a. e quest’ultima;
II.- scopo delle modifiche è quello di consentire alla Bagnoli Futura S.p.a. di trattenere in proprietà le opere di urbanizzazione secondaria e le attrezzature tra cui la Porta del Parco, il Parco dello Sport e l’acquario tematico delle tartarughe attraverso un atto di liberalità indiretto;
III.- dalla relazione del Sindaco in aula è emersa la conferma della drammatica condizione economico/finanziaria della società Bagnoli Futura S.p.a., definita a rischio di fallimento;
IV.- la grave condizione economico/finanziaria emerge anche dalle relazioni dei Collegio dei Revisori con note del 18.09.2012 e del 15.10.2012;
IV.- con i citati pareri del Collegio dei Revisori si sottolineava, infatti, anche la necessità di approfondire la compatibilità della donazione indiretta alla società Bagnoli Futura S.p.a. con la normativa relativa alla erogazione dei contributi pubblici europei che potrebbero essere revocati in caso di violazione dei vincoli di destinazione imposti dai regolamenti europei;
V.- la patrimonializzazione della società attraverso l’attribuzione di immobili realizzati con fondi pubblici allo stato non risolve le problematiche finanziarie della Bagnoli Futura S.p.a. che, se in stato di illiquidità, in ogni caso incorrerebbe nell’obbligo di adottare tutte le misure necessarie sia alla tutela dell’interesse pubblico che a quello dei creditori;
VI.- i beni di cui si chiede con la delibera in epigrafe l’attribuzione in proprietà in virtù degli accordi vigenti devono essere trasferiti al patrimonio indisponibile dell’ente appena eseguiti i collaudi;
VII.- il grave stato di decozione della Bagnoli Futura S.p.a. dichiarato dal Sindaco e dal Collegio dei Revisori, rende opportuno l’immediato adempimento degli obblighi di trasferimento al Comune affinché al Comune stesso sia data la possibilità di imporre il vincolo di indisponibilità;
VIII.- ogni eventuale valutazione circa le scelte da adottare deve essere preceduta da una attenta verifica delle capacità della società di far fronte agli impegni ed agli obiettivi da raggiungere, dovendo, inoltre, essere preceduta dai necessari pareri di legittimità tecnica, amministrativa e contabile così come previsto dal recente Decreto Legge n. 174/2010 art. 3 e s.s. allo stato non ancora acquisiti agli atti;
IX.- prima di ogni attribuzione patrimoniale è inoltre necessario acquisire il piano industriale della Società Bagnoli Futura S.p.a.
Tutto ciò premesso e ritenuto ed a mente dell’art. 44 del vigente Regolamento Consiliare si propone l’adozione del seguente emendamento:
1.- Abrogare i punti 2 della parte dispositiva della delibera in oggetto, ivi compresi i punti sub 2) da i) ad vii);
2.- sostituire la parte dispositiva abrogata con il seguente testo:
.- Alla luce delle considerazioni svolte chiedere la immediata convocazione di una assemblea degli azionisti, con all’ordine del giorno la verifica della messa in liquidazione della società Bagnoli Futura S.p.a. e la nomina di un liquidatore che verifichi la percorribilità di ogni procedura volta al ripianamento dei debiti anche attraverso le procedure concordatarie vigenti.
I proponenti:
Simona Molisso
Carlo Iannello
Gennaro Esposito
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