Assunzioni al Comune tra speranza ed incapacità

moxedanoC’è una grande attenzione sulle assunzioni al Comune di Napoli perché, nell’immaginario collettivo diffuso soprattutto tra gli stessi dipendenti comunali, sono sempre state viste come uno strumento di consenso elettorale. Il posto di lavoro è in sostanza la prima merce di scambio. Io stesso posso confermare perché la gente, anche a me che sono un “semplice e povero” consigliere comunale senza alcun potere di gestione, chiede il posto ed ai voglia a spigare che la politica del posto di lavoro non porta da nessuna parte ed occorre una politica seria che guardi al benessere collettivo senza creare assistenzialismo.

Come la penso sul punto l’ho già scritto ne il posto di lavoro e la politica (clikka). Oggi (01.11.2013) leggo su Repubblica Napoli l’ennesimo articolo (che incollo in calce) sul blocco delle assunzioni dei 29 dirigenti e, paradossalmente, delle promesse di assunzioni dell’assessore al personale francesco moxedano, ancora promesse, come se non bastassero le batoste già ricevute dalla Corte dei Conti e dal MEF sul punto. Eppure occorrerebbe studiare un po’ ed essere intellettualmente onesti, specialmente nei confronti di quelli che aspettano di essere assunti tra LSU, in cerca di stabilizzazione ed idonei al concorso comunale di qualche anno fa. Peraltro tutte persone di queste due categorie che io ho incontrato, sono in grado di capire e spesso anche di spiegare quali sono i vincoli di legge in questa delicata materia e conoscono addirittura il percorso amministrativo che si dovrebbe percorrere.

E’ antipatico dire l’avevamo detto ma, non posso resistere. Si perché noi di Ricostruzione Democratica, avendo studiato qualche legge, da semplici “artigiani” del diritto, sulle maestre dicemmo immediatamente che non c’erano storie, la giunta aveva fatto bene a rinnovare i contratti (R.D. a sostegno della Giunta De Magistris clikka), mentre quando ci venne chiesto di votare una presa d’atto (che sembrava più una presa per i fondelli) che il comune era rientrato nel patto di stabilità interno dicemmo immediatamente no! che la cosa non quadrava e che non l’avremmo votata. Vedi infatti: nuove assunzioni al comune (clikka) e assestamento il comune apre la strada a nuove assunzioni (clikka). In quest’ultima occasioni ci prendemmo anche qualche strigliata degli idonei al concorso che ovviamente aspettano da anni, ma non potemmo fare a meno di manifestare, seppure impopolarmente, la nostra perplessità essendo in noi prevalente l’amore per la verità (merce rara in politica) rispetto all’illusione volta a creare consenso. Ora sul punto credo che sia chiaro il mio pensiero ed in più occasioni ho dichiarato che occorre essere onesti con i cittadini a cui non vanno regalati posti di lavoro, o l’illusione di posti di lavoro, ma va promessa ed attuata una amministrazione ed una politica seria, responsabile e competente, senza avere paura di dire la verità, anche perché ormai la situazione economico/finanziaria è tale che le magagne vengono fuori! Non capisco, allora, oltre a non conoscere quali sono gli studi e le esperienze professionali dell’assessore al personale moxedano, come si possano fare questi errori, che forse o sono determinati dalla speranza di dare il “posto” di lavoro ai cittadini oltre che a parenti o, più probabilmente, dalla incapacità di leggere le carte ed interpretare il momento politico/amministrativo che stiamo vivendo. Al buon assessore al personale moxedano, infatti, vorrei, retoricamente, chiedere con quale faccia, in piena procedura di predissesto, il Comune può andare a Roma al MEF e chiedere di essere autorizzati a stipulare 29 contratti di dirigenti e 16 di staffisti!

Sul punto vedi anche l’amministrazione della città è una questione di staff (clikka)

Da Repubblica Napoli di oggi 01.11.2013

Slitta l’assunzione dei dirigenti e scoppia la protesta degli Lsu

Moxedano: “A gennaio bandiremo un nuovo concorso”

I DECRETI per l’assunzione dei nuovi dirigenti erano già pronti ma sono già carta straccia. Il 4 novembre dovevano essere assunti dal Comune in 29, ai quali andava aggiunto un gruppo di una quindicina di staffisti. Non se ne farà niente e l’operazione rischia di slittare al 2014. Il progetto presentato a Roma dal capogabinetto Attilio Auricchio, bravo comunque a strappare l’ok al piano di rientro, non ha convinto la commissione per il riequilibrio finanziario dei Comuni in predissesto guidata dal sottosegretario Gianpiero Bocci. Assunzioni bocciate, quindi, compresa quella di Luigi Acanfora, il tenente colonnello della Finanza indicato dal sindaco Luigi de Magistris quale nuovo comandante della polizia municipale.

Surreale la sua vicenda. Il sindaco ha annunciato che sarà lui il prossimo capo dei vigili, ma non riesce ad assumerlo. Il problema sembrava risolto quando Palazzo San Giacomo comunicò di essere sceso sotto la soglia del 50 per cento della spesa del personale rispetto a quella corrente. Ma persino questo dato è tornato in discussione, tanto che la Corte dei conti ha aperto un’indagine sulla vicenda. Con lo stop arrivato da Roma, si aggiungono altri problemi. A far saltare il piano anche il fatto che dei nuovi 29 dirigenti individuati dal Comune 12 avrebbero dovuto ottenere un rinnovo di contratto, cosache non è possibile perché da un anno non lavorano più a Palazzo San Giacomo. La giunta, infatti, non ha potuto rinnovare i contratti in corso a causa dello sforamento della spesa del personale. Insomma, storia molto ingarbugliata, che ricorda quella delle maestre. Il Comune tenta di correre ai ripari. La prima strada è di far scendere a 18 il numero dei nuovi dirigenti da arruolare, anche se si sta valutando la possibilità di portare alcune modifiche per salvare tutto il pacchetto di assunzioni varato lo scorso agosto. Per il comandante dei vigili, invece, il sindaco potrebbe decidere di forzare, come già fece con le maestre vincendo poi la sfida. Ma sulla nomina di Acanfora, esperto e stimato tenente colonnello della Finanza, c’è anche il rischio che vengano presentati ricorsi, già annunciati da personale scontento della polizia municipale.

Insomma, caos assoluto. E come se non bastasse scendono sul piede di guerra anche i lavoratori socialmente utili di Palazzo San Giacomo. I precari minacciano di bloccare la “macchina” comunale se non arriveranno risposte chiare dal sindaco nell’incontro fissato per lunedì sera sulla questione della stabilizzazione degli oltre 680 lavoratori. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl si dicono «stanchi di promesse mai mantenute» e annunciano iniziative clamorose se non si risolverà in tempi rapidi una situazione che si protrae da 18 anni. «Dimostrino di essere la giunta della legalità e della dignità delle persone — dice Gianni Nugnes della Cgil — altrimenti chiameremo i lavoratoriallo sciopero e alla lotta già dopo l’incontro di lunedì, bloccando le attività che vanno avanti solo grazie agli lsu all’interno dell’amministrazione centrale, delle partecipate e delle municipalità ». Il componente della segreteria regionale della Cisl, Carlo D’Andrea, fa notare che il Comune «pretende da queste figure professionali mansioni equiparabili a quelle dei dipendenti che guadagnano anche 3 mila euro il mese. E, anche riconoscendo loro un’integrazione di meno di 200 euro, si aggiunge a un salario di 570 euro, senza il versamento di contributi previdenziali». La Uil, attraverso il responsabile dell’area metropolitana Fulvio Bartolo, ricorda che «da due anni è pronta una graduatoria per le 60 unità da stabilizzare in base alle richieste di Napoli Servizi» e che «bisogna solo dare seguito a questi atti e proseguire con gli altri 50 da destinare alla nuova holding dei trasporti». GianfrancoDe Miranda della segreteria confederale dell’Ugl ricorda che il 31 dicembre potrebbero scattare i primi licenziamenti: «Non siamo più disponibili ad ascoltare frottole. Il Comune deve chiarire una volta per tutte se è sceso davvero sotto la soglia del 50 per cento della spesa per il personale sul totale della spesa corrente per procedere a nuove assunzioni, altrimenti bloccheremo gli uffici in cui gli Lsu sono impiegati ».

A tentare di riportare la calma in una situazione esplosiva ci prova l’assessore al Personale, Franco Moxedano: «Innanzitutto voglio dire che a inizio 2014 bandiremo un concorso per dirigenti a tempo indeterminato. Dobbiamo coprire un fabbisogno di 99 unità: il 50 per cento dei posti sarà riservato a interni». Moxedano promette anche che saranno assunti i 60 lsu il cui contratto scade a gennaio e per altri 110 conferma che c’è «l’impegno del sindaco affinché 60 siano assorbiti da Napoli Servizi e 50 dalla nuova holding della mobilità ». Moxedano apre anche alla possibilità di procedere a progressioni verticali: «Abbiamo ottenuto un parere positivo da parte del dipartimento della funzione pubblica e possiamo utilizzare il bando del 2009».

2 risposte a "Assunzioni al Comune tra speranza ed incapacità"

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  1. Ed il resto dei lavoratori precari andrà a casa ??? Quali sono le forme , comunque per garantire un attesa “precaria” di qualcosa che non arriva mai??? Certo la democrazia lavorativa e la giustizia la fanno da padrona , dove stà la rivoluzione arancione tanto promessa ??? Sindaco Se Lei farà una nuova seduta del Consiglio Comunale a Piazza Montecitorio noi precari La seguiremo per rovesciare questo tavolo del Dl 101 /13 PA dove sono stati cucinati gli ultimi brandelli di carne di un Italia che ha tradito la Costituzione .

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  2. Gli unici legittimati ad essere assunti sono gli Idonei del Concorsone 2010,lo ribadisce anche il recente DL D’Alia approvato.tutti gli altri precari,a partire dai famosi LSU entrati in politica grazie ad amicizie politiche,sindacali,e di parenti già che lavorano nel Comune devono essere licenziati!Perchè in un ente pubblico si entra solo tramite procedure concorsuali non a “chiamata”.Vergogna!!

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