Comune di Napoli: Lo sforzo della politica con i conti in rosso

Qualche giorno fa, nella mia qualità di consigliere comunale, mi è giunta una nota del direttore dei servizi finanziari (clikka), con la quale si comunica al consiglio che dalla redazione delle prime schede del bilancio consuntivo 2011 emerge un disavanzo di circa 420 milioni di euro dovuto allo stralcio dei residui attivi di dubbia esigibilità. La sequenza delle norme citate che, per formazione, mi ha incuriosito impone al consiglio comunale una manovra di riassestamento entro trenta giorni, con sanzioni, in mancanza, che possono arrivare fino allo scioglimento del comune. La situazione è drammatica anche per le partecipate che versano in condizioni economiche altrettanto disastrate come Bagnoli Futura S.p.a., con tre esercizi in perdita ed una esposizione di circa 300 milioni di euro; l’ANM anch’essa in grave crisi con un credito verso il comune, ovviamente non onorato, di circa 200 milioni di euro, per non parlare di Napoli Sociale i cui lavoratori sono da tre mesi senza stipendio. In queste condizioni credo che ai consiglieri comunali compete un dovere di lealtà e di verità verso la cittadinanza che deve essere informata di come stanno realmente le cose. Occorre onorare il patto assunto con i cittadini mettendo in campo serie politiche di rigore iniziando in casa propria con la riduzione dei costi, ivi compresi quelli di staff, utilizzando personale del Comune. In ogni decisione si impone l’obbligo della trasparenza assoluta! Non digerisco, infatti, comunicazioni di decisioni già prese su tavoli di cui non si conosce la composizione né posso pensare che le decisioni isolate siano sempre e comunque le migliori. Il principio di responsabilità deve essere contemperato con quello della trasparenza e della partecipazione alle scelte fondamentali dell’amministrazione. Il “ghe pensi mi” di berlusconiana memoria spero e voglio sia morto e sepolto per i gravi danni economici e morali che ha causato all’intero paese! Solo in questo modo possiamo dimostrare di meritare la fiducia dei cittadini, in contrario non mi interessa partecipare ad un qualcosa che non mi appartiene, non mi è appartenuto e non mi apparterrà mai! Le ultime bagarre tra un assessore di peso come D’Angelo ed il Sindaco di Napoli non mi sembra si possano archiviare con una pace fatta, ma con un serio e concreto dibattito con le forze di maggioranza che rappresentano i cittadini. L’unico obiettivo di un gruppo consiliare, infatti, non è quello di essere scudieri né del Sindaco nè tanto meno di un assessore. L’assenza del vincolo di mandato, per gli eletti, infatti, ha come solo ed unico significato l’obbligo per ogni rappresentante di fare solo ed esclusivamente il bene e l’interesse pubblico, sempre e comunque, anche al costo di andare contro la stessa maggioranza sia essa un partito sia essa un semplice gruppo consiliare! Di questo credo, con Carlo Iannello, abbiamo dato prova assumendoci tutte le responsabilità quando è stato il caso di levare una voce critica anche nella assemblea cittadina ed in momenti delicati. Questo è l’unico apporto che oggi dall’altra parte nella quale mi trovo posso dare. Il mio è un appello alla partecipazione ed alla trasparenza contro gli interessi individuali e contro ogni sorta di cortigianeria. Abbiamo già dato!

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