La Campania si aggiudica le Universiadi del 2019, un risultato che credo possa solo far piacere ai tanti attori sportivi della nostra regione. Ora tocca alla politica dare gli indirizzi ed alla buona amministrazione mettersi all’opera e fare in modo che gli errori del passato servano per lo meno ad evitare di riperterli. Gli annunci parlano di 150 milioni messi dal Governo, di 20 miloni messi dalla Regione e di 25 milioni che erano già stanziati dal Comune per lo Stadio San Paolo. Salerno, De Luca in testa, parte con una nuova cittadella dello sport che dovrebbe essere realizzata per tempo. Napoli una cittadella dello Sport, se l’è persa per strada, poiché avrebbe dovuto avere quella del Parco dello Sport realizzato a Bagnoli sotto il quale, dalle indagini della Procura della Repubblica di Napoli, pare siano “parcheggiate” circa 400 tonnellate di morchie oleose, altamente inquinanti, di cui i responsabili, a distanza di decenni, sono ancora impuniti. A Napoli credo che la prima cosa che ci dovremmo chiedere è se saranno utilizzabili ed utilizzeremo la Piscina Scandone, lo Stadio Collana, il Palaindor di Ponticelli, la Piscina di Via delle Repubbliche Marinare, sempre a Ponticelli, o la tristemente famosa Piscina per tuffi, che non ha mai visto una goccia d’acqua, realizzata a Marianella nel “Lotto 14/B”. C’è poi da ospitare le gare di Atletica, la Regina dello Sport Mondiale e non credo che non si possa non pensare allo Stadio San Paolo ed alla discussione che in questi anni ho cercato di intavolare in Consiglio Comunale per arginare la pretesa del Patron del Napoli di acquisire sostanzialmente in proprietà il Massimo impianto cittadino, con lavori che prevedevano la cancellazione della pista di atletica. Posso dire di essere stato preveggente e proprio sulle pagine di repubblica Napoli del 28.08.2013 (clikka) avevo chiesto se Napoli si potesse privare dello Massimo Stadio Municipale perdendo così la facoltà di ospitare eventi come un Mondiale o altro Meeting internazionale di Atletica, poi sono arrivate le Universiadi di questi giorni. Il San Paolo, quindi, dopo 53 anni potrebbe ritornare a brillare per l’atletica. Dobbiamo, infatti, arrivare alla IV Edizione dei Giochi Del Mediterraneo del 1963, spesso ricordati dal Presidente Provinciale della FIDAL Corrado Grasso per una gara Internazionale. Troppi! Altro sostanzioso capitolo l’ex base NATO su cui pare si dovrebbero riversare la maggior parte delle risorse per farne la residenza dei 15 mila atleti e per il quale riscontro un grosso limite amministrativo: L’intera complesso è in proprietà di una Fondazione pubblica che opera in regime privatistico, commissariata da 20 anni, il cui modello di gestione presenta molte criticità circa trasparenza, controlli ed imparzialità. Se ci mettiamo a lavoro adesso ed abbiamo ben in mente come si dovrà sviluppare la manifestazione sul territorio cittadino e regionale forse riusciremo a fare qualcosa di buono che resterà alla città di Napoli ed alla Regione Campania. Io ci voglio sperare, ognuno vigili affinché ciò avvenga.
Le Universiadi del 2019: Una Opportunità o un Affare?

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