“In fase di imminenza di evento vulcanico o in emergenza, si provvederà ad interdire totalmente l’accesso all’area, posizionando “cancelli” e indirizzando la popolazione verso le aree di prima accoglienza“. Queste in sostanza le conclusioni del Parere dell’Ufficio della Protezione Civile (clikka) alla mia proposta di legge regionale (clikka) presentata il 14 ottobre scorso al Consiglio Comunale.
Ora immaginate chilometri di cancelli, che evidentemente dovrebbero essere già pronti e stoccati da qualche parte, che verrebbero caricati sulle spalle di zelanti operai comunali i quali, nell’imminenza del pericolo, anziché scappare, sarebbero comandati ad andare (ed andrebbero, ma già qui ho qualche dubbio) incontro alla eruzione o terremoto che dir si voglia … forse, tra il serio ed il faceto, sarebbe più proficuo impartire l’ordine del “FACITE AMMUINA” dello storico Regolamento dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie del 1841 …
Ovviamente sul rischio Vulcanico dei Campi Flegrei c’è poco da scherzare, Regione, Comuni interessati, Protezione Civile e Presidenza del Consiglio Dei Ministri sono in enorme ritardo, poiché studi di livello internazionale hanno dimostrato come questo vulcano sia tra i più pericolosi al mondo ed immaginare di fronteggiare il pericolo in questo modo è chiaramente incoscienza, incapacità o cinico calcolo di vittime che si dovranno gioco forza scarificare …
Altrettanto ovviamente c’è poi il paradosso delle Istituzioni che in piena area rossa pensano pure di realizzare cubature e speculazione edilizia (clikka).
Oggi su Il Roma (clikka) Pierluigi Frattasi, con il quale qualche giorno fa ho avuto modo di commentare il parere riporta la notizia.
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