La soprintendenza ai BB.AA. di Napoli che non soprintende

patatine fritteNon mi ha appassionato il contrasto che c’è stato tra Sindaco e Soprintendente Cozzolino e non mi è piaciuto, da un punto di vista istituzionale l’attacco che ha subito la Soprintendenza da parte del Sindaco, per il quale ho manifestato solidarietà a Cozzolino, ma solo perché credo che tra le istituzioni occorre sempre un confronto sereno e costruttivo senza incorrere nel rischio della delegittimazione.

Sento però il dovere di richiamare la Soprintendenza alle sue funzioni poiché è pressoché assente e, per quello che mi è sembrato di capire, è un luogo di timbri, carte e spesso di vessazione per i malcapitati cittadini che hanno la sfortuna di incapparci. Poi in passato non mancano gli scandali anche in questo delicato settore della P.A. (tangenti alla soprintendenza (clikka) e da ultimo c’è stato il paradossale caso dell’orto abusivo a San Martino (clikka).

E’ chiaro che la funzione di tutela di quest’organo dello Stato andrebbe rivista facendo in modo che non diventi solo il luogo del no o del si, ma un luogo di studio per verificare come le trasformazioni possano essere fatte nel rispetto dei beni soggetti a tutela. Un luogo dove le cose si fanno insieme con il privato guidato dalla mano esperta di tecnici pagati con le nostre tasse.

Per quanto riguarda i controlli, poi, assistiamo a continue invasioni in pieno centro storico, senza che la Soprintendenza faccia nulla, come sta accadendo con i numerosi esercizi commerciali che vendono le “patatine fritte” che stanno spuntando come i funghi in pieno centro storico (via Toledo, via Benedetto Croce e via San Sebastiano), con insegne verdi invadenti e mostre sporgenti rigorosamente di plastica (si spera ignifughe), per le quali mi chiedo cosa pensi o abbia pensato la soprintendenza nel dare l’autorizzazione, semmai l’abbia data, oppure se, se ne sia accorta dello scempio in corso.

Mi chiedo, infatti, se i funzionari e dirigenti girino per napoli ed abbiano quel minimo senso dell’estetica che dovrebbe essere la prima dote di un addetto alla tutela del paesaggio e dei beni storico/artistici della città.

Sembra, infatti, che questa nostra soprintendenza abbia due pesi e due misure assolutamente incomprensibili (per me che sono un profano). Da un lato, infatti, consente in pieno centro storico, scempi inenarrabili, dall’altro si impegna in battaglie di principio opponendosi all’abbattimento delle vele di scampia (clikka) ovvero pianta una grana infinita sui sampietrini delle strade.

Mi farebbe piacere, infatti, sentire cosa ne pensa il nuovo Soprintendente dell’imbustamento degli angioletti dell’obelisco di piazza del Gesù (ormai soffocati visto che sono passati oltre due anni) ovvero dell’imbustamento in corso dei cornicioni del Convitto Vittorio Emanuele in Piazza Dante che chissà quanto durerà.

Ancora non mi capacito, dopo tutta la passione messa dal Soprintendente Cozzolino sulla vicenda di Piazza Plebiscito, come abbia potuto dare parere favorevole ad un intervento assolutamente invasivo in pieno centro storico in Vico pallonetto a Santa Chiara angolo Via San Giovanni Maggiore Pignatelli (clikka) nel quale è prevista la incredibile realizzazione di un parcheggio interrato di tre piani sotto il livello stradale, tanto che, dopo aver convocato una commissione oltre un anno fa e scritto una richiesta di documenti il 09.05.2013 (clikka), rimasta senza risconto, ho dovuto inoltrare una ulteriore esplicita richiesta di sopralluogo (clikka) sia agli uffici comunali sia alla Soprintendenza stessa.

Sono curioso di leggere, ove mai mi risponderà il Soprintendente, le motivazioni che hanno determinato la Soprintendenza a dare i pareri favorevoli.

Peraltro, sull’intervento di Vico Santa Chiara ho moltissime perplessità poiché in soldoni la società esecutrice si è risparmiata oltre cinque milioni di euro di oneri di urbanizzazione in cambio della parziale destinazione ad uso pubblico di attrezzature sportive e foresterie (?). A me sembra già uno studentato ma forse mi sbaglio … Vedremo quale sarà la prossima puntata

3 risposte a "La soprintendenza ai BB.AA. di Napoli che non soprintende"

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  1. Caro Gennaro hai perfettamente ragione. Mi hai letto nel pensiero. Domenica al concerto pensavo proprio quanto Cozzolino sia l’esempio eclatante del mal governo di questa povera nostra città. Un patrimonio artistico allo sbando e poi si discute se deve essere installato o meno uno schermo gigante durante un concerto. Mi spieghi in base a che cosa e chi sceglie un sovrintendente? Fai sempre centro. Saluti. Francesca Russo.

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  2. La logica perversa della Pubblica Amministrazione, in un contesto sociale come il nostro, così lontano da una sana tutela dei diritti democratici e degli interessi dello Stato, è sempre la stessa : creare consenso per assicurare la propria sopravvivenza e la propria ragion d’essere, che vuol dire poter gestire il potere per il potere.
    Ed il consenso, in Italia, lo ottieni non già attraverso la virtuosa tutela del pubblico interesse, ma solo attraverso il compiacimento assicurato in favore di interessi di parte.
    Questa dimensione oscenamente collusiva è la chive di lettura di atti, omissioni, incongruenze amministrative che, solo apparentemente irrazionali, esprimono in sè una logica ferrea ed una premeditazione attentamente studiata a tavolino.
    Nulla è affidato al caso: il pubblico, in tutte le sue multiformi espressioni, è opportunità di guadagno e di accumulazione di privilegi, secondo un’avidità che una nomenclatura bulimica esibisce senza timore di contraddittorio.
    Una società, ormai anestetizzata e cupamente assuefatta, si cristallizza su se stessa, assistendo imbelle al proprio declino.

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  3. mi lascia perplesso il fatto che i troviamo in una area archeologica…. sicuramente durante gli scavi avranno incontrato mure greco-romane… ricordo che a pochi passi ci sono gli scavi delle terme romane di Santa Chiara…. i reperti dell’aula sotterranea dell’Orientale ( palazzo Corigliano in piazza S.Domenico) le mura greche del cinema Astra …. quelle del cortile all’interno dell’Università Corso Umberto I….i resti della basilica paleo Cristiana in S.Giovanni Maggiore Pignatelli e chi più ne ha più ne metta…. !!!! ovviamente si sono guardati bene da occhi indiscreti alzando recinzioni che impediscono la visibilità…

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