Una delle cose che mi chiedono più spesso i cittadini è dove stanno i Vigili Urbani? A questa domanda cerco sempre di dare qualche risposta dando dei numeri. Gli ultimi apparsi sulle pagine dei giornali: circa 2.000 caschi bianchi e di questi circa 400 rappresentanti sindacali. Tal volta mi sento pure in colpa e condivido un senso di rassegnazione poiché effettivamente non si riesce a tenere sotto controllo il territorio cittadino.
Ci sono quartieri centrali abbandonati a loro stessi piazze e strade principali gestite dalla camorra, addirittura intorno al palazzo del consiglio ci sono parcheggiatori abusivi. Si dalla CAMORRA perché non saprei come chiamare quelli che ti chiedono dei soldi per parcheggiare e che se provi a fare quello che fanno loro ti menano pure. Il paradosso è poi nel pieno centro storico dove nonostante un servizio delle Iene (clikka) del 2011 ci sono parcheggiatori abusivi che si fanno pagare il pizzo di 100 €. al mese dai cittadini residenti per parcheggiare. A dire il vero in quest’ultimo caso credo che anche quei cittadini debbano essere considerati complici perché si riservano il posto per la macchina a discapito dei loro concittadini che si rifiutano di pagare il pizzo. Oltre ai parcheggiatori abusivi, che sono dappertutto, ci sono anche quelli che vendono qualunque cosa e pure questi sono della camorra. L’ultimo evento è stato il COMICON (dall’1 al 4 maggio) alla mostra d’oltre mare. Ebbene, ci sono andato il 1 maggio e c’erano venditori di crepes ed hot dog a 3 €. e quelli che vendevano le bibite ad 1 €. Tutto davanti agli occhi di tutti e neppure un vigile, una guardia di finanza, un carabiniere, un poliziotto o un militare dell’esercito o dell’aeronautica. Ho pensato che se arrivassi io con un mio carrettino di bibite o crepes mi avrebbero per lo meno gambizzato, visto che i cassetti dei carretti di questi abusivi erano pienissimi di banconote traboccanti.
Non posso dire che c’erano perché non c’erano le forze dell’ordine perché allo stadio ad ogni partita ci sono le forze dell’ordine in tenuta antisommossa ma assolutamente tolleranti verso gli abusivi di ogni genere. Molti a questa mia constatazione con tono di compatimento mi dicono ma che cosa dovrebbero fare queste povere anime senza pensare che questi occupano il territorio in modo camorristico poiché non consentono a nessun altro di fare la loro stessa cosa!
Di fronte a tutto questo cosa fare? Abbiamo lo stesso numero di vigili che ha Torino (che ha il nostro stesso numero di abitanti) ma un tasso camorristico rispetto a Torino assolutamente sproporzionato ed una cittadinanza piegata su se stessa rassegnata.
Inoltre, abbiamo un sorta di triunvirato nei VV.UU. ,non si capisce bene chi comanda, non abbiamo un assessore, ma in compenso abbiamo un consigliere comunale che si è fatto dare una sorta di delega (assolutamente illegittima in quanto sconosciuta al TUEL) dal Sindaco che non sa fare meglio che litigare con i sindacalisti dei caschi bianchi e farsi fotografare mentre dirige il traffico, non capisco con quali poteri e con quale aspirazione. In questa condizione non c’è altra soluzione, fare corpo con i tanti Caschi bianchi che conosco e si sentono abbandonati non valorizzati e che non aspettano altro che avere una guida affidabile ed un vertice politico che sappia distinguere quali sono le mele marce e quali no e sappia risolvere prima i nodi amministrativi, che spesso generano disastri ed approfittamento di gente senza scrupoli che purtroppo è presente anche tra i Caschi Bianchi come in tutte le altre categorie. Credo sia capitato a tutti sentirsi riferire una lamentala da qualche commerciante vessato dal vigile bullo di turno.
vedi pure: i napoletani e l’ordine costituito (clikka)
Di seguito due articoli apparsi oggi sui giornali cittadini sul COMICON e sui VV.UU
Da Il MATTINO NAPOLI del 03-05-2014 – Autore: CERBONE DAVIDE
L’evento Comicon, tra zombie e manga trionfano bagarini e abusivi.
Comicon, tra zombie e manga trionfano bagarini e abusivi Davide Gerbone Ancor più delle file ai botteghini, più dei ragazzi travestiti da fumetti che anche sotto la pioggia riempiono piazzale Tecchio, più dei numeri, i testimoni di un successo, sotto il Vesuvio, sono bagarini e parcheggiatori abusivi. Che sia una partita, un concerto o una fiera, ogni evento che si rispetti se li porta m dote, come un indotto accessorio che ne misura con corrispondenza scientifica il peso, l’importanza. Così, neanche per Ï boom di Comicon i professionisti dell’espediente si sono fatti trovare impreparati. E già dalle prime ore del primo maggio (nel giorno di apertura la XVI edizione ha registrato ben 20mila visitatori, tra i quali anche il sindaco de Magistris), hanno preso servizio alla Mostra per proporre biglietti contraffatti o acquistati ordine con carte donate. Alberto, che ha 44 anni ed è venuto da Milano, ne ha contati una ventina. «Stavano lì come avvoltoi, impossibile non vederli. E con una sola cassa aperta, la tentazione c’era», ammette. Del resto, gli stessi organizzatori dell’happening delfùmetto e del videogioco avevano lanciato l’allarme, raccomandandosi di fare attenzione ai venditori non autorizzati. I biglietti acquistati con carte dona te (la segnalazione è partita dal portale Boxol.it) sono stati annullati e con la vendita online chiusa il botteghino si è ritrovato sotto assedio. Pure Lorenzo, che viene da Firenze ed è in fila allo stand della Bonelli, conferma: «Certo, era una bella comodità: in pochi minuti avevi il biglietto ed entravi. Ma noi abbiamo preferito la via regolare», chiarisce. Senza trattenere, però, il disappunto sui trasporti: «Pervenire coi mezzi dalla stazione alla Mostra ci abbiamo messo tré ore. E per entrare un’altra ora abbondante. È inammissibile», racconta. Lì fuori, nel piazzale pieno di musica, di ragazzi e di chioschi con bibite e panini, tre sbarbatelli pianificano un’entrata da portoghesi. Impresa ardua, poiché da quest’anno è previsto l’obbligo di indossare il braccialetto colorato che viene dato all’ingresso e di conservare il biglietto. Una regola ferrea per la quale ha fatto le spese pure Enrico, distinto cinquantenne venuto da Torino. «Avendo il polso sottile, ho perso il braccialetto e mi hanno ritirato il biglietto. Ma le pare che faccio nulle chilometri per sentirmi dare del ladro?», domanda stizzito. E mentre dentro la Mostra impazza il carnevale dei “cosplay”, una ridda di adolescenti travestiti elfi, zombie, lottatori e principesse prelevati di peso da manga, anime e videogames, su viale Kennedy si da da fare una squadra di parcheggiatori abusivi. «Oggi ce ne sono di meno, ieri ce n’erano a frotte», dice Davide, che ha deciso di spendere qui il suo ponte del primo maggio. Anche i parcheggi autorizzati, però, fanno i loro bravi affari. «Ho pagato otto euro per un motorino», dice Andrea, e non pagano neanche le tasse.
REPUBBLICA NAPOLI del 03-05-2014 – Autore: GEMMA ALESSIO
L’AGITAZIONE IL RETROSCENA
QUASI 400 vigili urbani hanno stracciato la tessera del loro sindacato di appartenenza: la Cgil. Un terremoto nel corpo della polizia municipale dove gli agenti sono circa 2000 e oltre 800 erano gli iscritti alla maggiore confederazione sindacale italiana. All’origine dello scontro c’è la linea da tenere nei confronti dell’amministrazione de Magistris. Ieri la Cgil insieme ad altre 4 sigle tra cui usi e Uil ha annunciato lo stato di agitazione. Ciò vuol dire che nel mese di maggio i caschi bianchi, a turno, invece di scendere in strada, si riuniranno in assemblea. A via Torino, sede del sindacato “rosso”, non nascondono l’emorragia di consenso m Comune. E pare che la diaspora iniziata tra i vigili urbani possa prendere piede anche tra i dipendenti amministrativi. Erano 1800 sul totale di 9 mila gli appartenenti alla Cgil a Palazzo San Giacomo: si riducono a 1400. “Ora cambieranno gli assetti. Non siamo la stampella del sindaco”, spiega il segretario della funzione pubblica Salvatore Massimo. La miccia è scattata quando da via Torino si è deciso di togliere il distacco sindacale al coordinatore della polizia municipale Luciano Addeo. Che non ci ha pensato due volte e si è dimesso. Da allora e fino al 30 aprile una valanga di disdette. “Questi iscritti – spiega Massimo -hanno un rapporto più accomodante nei confronti di questa giunta, mentre alla Cgil abbiamo una visione più critica. C’erano divergenze sulle azioni da portare avanti per rendere il comando dei vigili più efficiente. Il corpo è allo sbando, nei giorni di Pasquetta e del 25 aprile la città era paralizzata. La triade che dirige la polizia municipale non è all’altezza. Chiediamo da mesi un confronto sull’organizzazione del corpo, ma l’amministrazione non ci ascolta”. Trasferimenti, straordinari, carenza di divise, turni di lavoro: queste le dolenti note che hanno costretto ora tutte le sigle sindacali a proclamare l’agitazione con richiesta di intervento al prefetto. Proprio la scelta della Cgil di unirsi alle proteste degli altri sindacati ha fatto storcere il naso ai 400 in fuga da via Torino. Che non hanno apprezzato a gennaio scorso il ricorso promosso dalla Cgil contro il Comune per garantire le promozioni ai dipendenti interni a svantaggio dei 235 assunti a fine 2013 tra gli idonei all’ultimo concorso: 100 di quei 235 sono entrati nei vigili. «La funzione pubblica della Cgil – attacca Addeo – ha ormai una gestione padronale. Si è passati dalla lettera di due mesi fa in cui il segretario si rivolgeva al sindaco con un “Caro Luigi…” e chiedeva di conoscere ßç anticipo le nomine dirigenziali alla decisione ultima di indire assemblee pubbliche definendo l’amministrazione truffaldina. Cosa è in cambiato in due mesi? In Cgil tutti fanno come le tré scimmiette».
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