Ministra cancellieri si dimetta!

cancellieriA tutti i carcerati ed ai parenti dei carcerati in difficoltà chiamate al ministero e fatevi dare il cellulare della ministra sicuramente sarete sentiti e se del caso scarcerati se ci sono buoni motivi. Tutto sommato perché fare l’istanza al Magistrato di sorveglianza se gli italiani hanno a disposizione direttamente il ministro.

Alcuni dati e considerazioni sul caso:

Da Repubblica nazionale di oggi 03.11.2013

Massimo Giannini

C’È UNA zona grigia che rende inquietante la vicenda Cancellieri- Ligresti e che svela la natura compromissoria e forse compromessa del potere. Il ministro dice «non mi pento », evocando quasi una categoria religiosa, che nel caso in questione non ha alcun senso perché in gioco c’è invece un problema politico. Non è un «pentimento» che si chiede al ministro, ma semmai un «chiarimento » sulla natura dei rapporti che la legano alla famiglia di don Salvatore. Fino ad obbligarla a telefonare al fratello del «padrino» per garantirgli il suo interessamento, come testimoniano le intercettazioni agli atti dell’inchiesta di Torino. Perché la Cancellieri si è sentita in dovere di farlo? Questo chiarimento non è arrivato. Il movente che ha spinto il ministro a sollecitare la scarcerazione di Giulia Ligresti non sembra il «volto umano della giustizia», ma semmai la faccia complice dell’amicizia. Se il Guardasigilli non è libero nei confronti di chigli chiede un passo improprio, non può restare al suo posto.

Alcuni stralci degli articoli di ieri su Repubblica nazionale che è bene sapere che:

L’amico della cancellieri: Salvatore Ligresti che, ottenuta la liberazione dopo lo scandalo craxiano per l’appalto della Metropolitana milanese, fu arrestato di nuovo nel 1993 per l’affare Eni-Sai avendo distribuito mazzette per 17 miliardi di lire, gran parte dei quali destinati a Bettino Craxi, condannato poi in Cassazione a 5 anni e sei mesi nel1996.

 Il figlio della cancellieri … la carriera di Piergiorgio Peluso, figlio dell’ex viceprefetto Anna Maria Peluso diventata ministro, è folgorante e i suoi redditi da favola. Un bravo manager? No, «un idiota», secondo Giulia Maria, intercettata al telefono con un amico. Se Piergiorgio è davvero un idiota non si capisce la sua carriera fulminea se non con l’appartenenza al cerchio di potere della mamma, un cerchio dove conta soprattutto il «capitale relazionale» in una società ormai divisa in network di potere, dove la competenza è un surplus. Ma Giulia è una donna avvelenata e sull’affermazione secondo cui Piergiorgio in Fonsai «in un anno ha distrutto tutto» va necessariamente presa con le molle.

Quarantacinque anni, dopo la laurea alla Bocconi Piergiorgio lavorò in Mediobanca, poi in Credit Suisse e in Capitalia ai tempi di Cesare Geronzi, dove trattava i rapporti con il gruppo Ligresti. E’ lì che approda nel 2011. Indicato da Mediobanca o dai Ligresti stessi? Fatto sta che appena arrivato sulla tolda di direttore generale non può fare a meno di rilevare che la Fonsai ha gravi problemi di solvibilità.

Resta poco più di un anno e se ne va con una buonuscita di 3,6 milioni o di 5, secondo quanto dice al telefono Giulia Maria, calcolando forse anche 14 mesi di stipendio. Un bel gruzzolo che lo accompagna subito nella carica di direttore finanziario di Telecom.

Oggi la ministra dichiara di non volersi dimettere non capisco proprio lei dovrebbe avere un senso dello Stato e delle Istituzioni che le dovrebbero far capire che tal volta è opportuno farsi da parte. Immaginiamo solo per un momento cosa sarebbe accaduto in Germania o in Inghilterra se un ministro si fosse trovato nelle medesime condizioni. Questa gente non vuole capire che il politico che ricopre un ruolo pubblico deve essere ed apparire trasparente ed imparziale come e più di un Magistrato!!

Una risposta a "Ministra cancellieri si dimetta!"

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  1. anche per un sospetto bisogna avere il pudore e mettersi da parte figuriamoci quando ci sono fatti. Purtroppo siamo abituati a sopportarli. Bisogna incominciare da capo. Non approvo GRILLO ma ha ragione: Tutti a casa

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