Vi linko la delibera che definisce i compiti di Napoli Servizi (clikka) nonché tutta una serie di altre funzioni dichiarate di interesse generale. L’atto non è di facile lettura ed è all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di lunedì 1 luglio p.v. Noi di Ricostruzione Democratica siamo del parere di approvarlo ed appoggiarne la sua adozione perché crediamo che la gestione del patrimonio pubblico debba essere pubblica, non essendo, peraltro, questo il momento di affidare ai privati questa importante funzione. Guardando al passato, infatti, possiamo dire che l’esperienza maturata è stata fallimentare con un contenzioso terminato con una transazione che noi abbiamo contestato. Sull’affidamento della gestione del patrimonio comunale ad una società in house, inoltre, ci eravamo anche impegnati in campagna elettorale e crediamo che questa linea oggi debba essere supportata anche per ragioni di coerenza. In Consiglio Comunale a dire il vero c’è una linea politica contrapposta e trasversale a tutti i partiti che speriamo di poter battere al momento del voto. Il tema vero è che oggi, forse anche per la crisi, non abbiamo un privato all’altezza di poter fare i suoi interessi congiuntamente a quelli pubblici. La dimostrazione di questa tesi la possiamo facilmente rinvenire nella incredibile difficoltà di allocare presso i privati aree di interesse rilevante come quelle di napoli Ovest vedi lo Zoo, l’edenlandia, il cinodromo, l’ippodromo etc. etc. Siamo convinti che insieme alla politica si debba ricostruire anche una classe imprenditoriale che non vada a rimorchio ovvero a braccetto della politica. Nella gestione del patrimonio immobiliare, inoltre, occorre una particolare attenzione poiché l’esperienza ci dice che questo è stato il campo da arare da parte di una certa politica che ha avuto uno scopo esclusivamente elettorale e di consenso: Della serie se sono un inquilino del Comune di Napoli, ed ho qualche infiltrazione o altro problema, conoscendo il consigliere comunale di turno, lo risolvo in un momento poiché questi intercede per me verso il gestore che a sua volta per ingraziarsi il consigliere fa fare la riparazione immediatamente (sic!). Racconto quest’aneddoto: Una volta eravamo in una riunione di consiglio per decidere su un atto relativo alla gestione del patrimonio, ebbene, rispetto a noi di Ricostruzione Democratica che ci arrampichiamo su principi costituzionali, norme di legge e interesse generale, gli altri consiglieri, cd. anziani, sapevano tutto della chiamata e sull’intervento per manutenzione ordinaria o straordinaria degli alloggi di edilizia residenziale e pubblica (ERP). Sarà un caso? Come sempre resto in attesa di avere qualche impressione erudita sulla delibera per la quale noi di Ricostruzione Democratica stiamo già pensando a qualche emendamento di natura tecnica relativo alla definizione di “interesse generale” della società Napoli Servizi cosicché da evitarne la vendita. Difatti, crediamo che la delibera per rispondere alla disciplina più che definire i settori di interesse generale deve definire le società comunali che l’ente ritiene di non collocare sul mercato. Questo per evitare che il comune sia svuotato di ogni funzione relegandolo a semplice ufficio di anagrafe. La lotta prevedo sarà dura perché gli interessi sono tanti e molto forti!
Cosa fare del patrimonio del Comune di Napoli?

Carissimo Gennaro.Vorrei partecipare alla discussione e contribuire a costruire un ragionamento di interesse generale, non fosse che sono sia conduttore ( o meglio ospite )di un abitazione del patrimonio del comune di Napoli, che un operatore addetto alla Sala Operativa 115 del Comando Provinciale VV.F. N.apoli .Fino all’anno passato, l’ERP , su richiesta dell’invio dei nostri fonogrammi (VV.F. Napoli) per infiltrazione o perdite di acqua sia dai solai di copertura che dalla rottura di tubazioni in genere delle abitazioni di proprietà del patrimonio , l’ERP anche con molto ritardo, interveniva per ripristinare lo stato dei luoghi.Finora la Napoli Servizi , società in house del comune di Napoli che dovrebbe sostituire la vecchia gestione dell’ERP, resta un contenitore vuoto da riempire e controllare.Occorre prima di tutto attrezzare e allestire squadre di pronto intervento , con competenze idrauliche e di murature, per intervenire ad horas su scenari di infiltrazione di acqua dai terrazzi e solai di copertura, perchè ogni qualvolta ci sono forti piogge e temporali,le richieste al 115 sono tantissime, mentre gli interventi del comune quasi zero. La Napoli Servizi non funziona affatto bene, perchè non ci attrezziamo per un protocollo d’intesa con il Comando VV.F. di Napoli in difesa del nostro patrimonio, scuole comprese?
Con cordialità, Salvatore.
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caro salvatore l’atto è all’ODG del consiglio comunale del 1 luglio p.v. se vieni fammelo sapere.
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@gennaro ,certo che una gestione del patrimonio pubblico deve essere pubblica ,ma si rende opportuno costituire una cabina di regia tra struttura Comunale e la Napoli Servizi per coordinare tutte le attività di gestione –
Allo stato per andare a regime ci vogliono vari mesi ,dare 6 mesi alla Napoli Servizi di poter adempiere subentrare a tutte le funzioni assegnate e alle strutture comunali (servizio Patrimonio /Demanio e Politiche della Casa,ecc,ecc ) di riorganizzarsi.(cosa non avviate in questi anni …..anzi di fatto si è svuotato di personale e di funzioni gli uffici ).
IBasti pensare che n questi 2 anni (insediamento Giunta De Magostris ) si sono alternati n° 3 assessori al Patrimonio (ultimo la nomina di Fucito ) e 5 Dirigenti a partire da Gennaio 2011 ,il tutto con una pesante scadenza contrattuale prevista con l’ex gestore Romeo Spa (scadenza dicembre 2012 ).Trasferimento di funzioni e di documentazione in modo confuso e disordinato tra le parti .
nb: sono solo alcune considerazioni parziali ,visto che la delibera in merito è stata presentata all’ultimo minuto utlie;
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