Politiche sociali: Prima le donne ed i bambini

1013086_3140497127415_508386769_nPrima le donne ed i bambini, così si dice se la nave sta affondando ed è così che ho iniziato il mio intervento stamane in commissione congiunta politiche sociali e bilancio con oggetto il pagamento delle prestazioni rese dalle case famiglia e per il sostegno alla cosiddette ragazze madri in difficoltà. Il dato che tutti noi cittadini dobbiamo conoscere è che presso le strutture napoletane ci sono oltre 500 bambini, tra cui, Neonati affetti da ADS, Bambini abusati, Bambini torturati, Bambini maltrattati, Bambini deprivati, Bambini repressi e Bambini depressi … Ebbene, per questi bambini il Comune è tenuto a pagare le rette alle Case Famiglie che non paga dal 2009 con la conseguenza che le case famiglia sono tutte indebitate con le banche e gli operatori non percepiscono lo stipendio da 15 a 20 mesi. In sostanza queste persone che stanno assistendo gli ultimi della nostra maledetta società (mi scuso ma non riesco a trattenermi) stanno facendo da bancomat al comune e quindi a noi cittadini ma ovviamente ora non ce la fanno più! Al Comune sono pervenuti i fondi del  D.L. 174/2012 e 58 milioni di euro sono stati stanziati per i servizi indispensabili. Ebbene, tra questi servizi solo 6 milioni sono stati destinati alle case famiglia e per i servizi in favore delle ragazze madri (che dal 2009 hanno un credito di circa 30 milioni) e che ovviamente con uno stanziamento del genere non riusciranno neppure a pagare i debiti in banca, figuriamoci gli stipendi! Ho chiesto con forza di conoscere che destinazione hanno avuto gli altri 52 milioni. Mi è stato riferito che sono andati agli altri servizi indispensabili come illuminazione, munnezza, buche etc. (non so cosa sono gli altri etc.). Come avreste reagito voi a questa risposta? Ho detto che quando la barca affonda si salvano prima le donne ed i bambini e, provocatoriamente, si spengano pure tutte le luci della città purché si assistano i bambini in difficoltà! Occorre che tutti coloro che si ritengono cittadini sappiano perché quando in TV si parla di tagli poi abbiano coscienza del fatto che si stanno tagliando le gambe anche ai nostri bambini maltrattati! Il neo assessore Roberta Gaeta ha dichiarato che provvederà a farsi carico del problema, noi di Ricostruzione Democratica abbiamo chiesto che si blocchino tutti gli altri pagamenti al fine di poter capire cosa si sta pagando e cosa no e per poter in scienza e coscienza fare quella comparazione di interessi che la nostra carta costituzionale impone e dove i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della assistenza sanitaria e sociale costituiscono il nucleo duro dei principi sempre più violati e deprivati da una politica economica che schiaccia i deboli ed arricchisce i padroni della finanza virtuale. Io non ci sto! e voi?

Ecco il documento che molti consiglieri comunali fanno firmato  clikka

 

Non tutti i neri vengono per nuocere

neri per nuocereMi fa piacere diffondere questa iniziativa di Salvatore Nappa, alla quale penso di partecipare:

In occasione della Giornata del Rifugiato

Domenica 23 Giugno 2013 ore 20,30

c/o Tendo Struttura

Via Dietro La Vigna Piscinola

   Presentazione del film

 Non tutti i neri vengono per nuocere

di Salvatore Nappa

con:  Elisabeth Edigin, Jean Renè Bilongo, Peppe Lanzetta, Franco Melone,                   Eduardo Melone                                                                                

              Due sono le storie narrate nel film, quella di  Jean, un ragazzo di colore che tiene una rubrica radiofonica ma che non è gradito a molti per il suo parlare chiaro e schietto e quella  di Elisabeth, ragazza di colore che, venuta dall’Africa piena di speranza, viene invece prostituita divenendo in seguito ed a sua insaputa, strumento nelle mani dei clan che gestiscono i traffici illeciti sul litorale domizio. Elisabeth, a seguito di queste vicende, viene arresta per spaccio di droga poi le viene tolta anche la figlia. Un precipitare verso l’inferno che ci fa capire quale è il destino di chi si affaccia all’uscio della nostra casa quando le porte del cuore restano chiuse.

Un film facile da vedere, accattivante, con momenti di tensione e altri di dolcezza, un buon punto di partenza per una discussione sui problemi di oggi.

Gli spazi del film sono due, il primo Castel Volturno, luogo d’immigrati insediati in numero considerevole, dove non mancano i problemi legati alla convivenza..

Il secondo Scampia, un luogo alla ricerca di una nuova identità che lo faccia uscire dal clichè che l’ha macchiato. Una serie di immagini crude, violenti alle quali si affiancano segnali di speranze come le scritte che campeggiano sulle vele: Amare senza limiti – Quando il vento dei soprusi sarà finito le vele saranno spiegate verso la felicità. Così come  non possiamo dimenticare il grande lavoro che le associazioni svolgono sul territorio. Questi sono i segnali che la popolazione ci sta dando e che noi dobbiamo raccogliere.                                                                              Salvatore Nappa

ecco il comunicato ufficiale clikka

Sullo ius soli ho scritto qualcosa e pare che il governo si stia muovendo in tal senso visto che la normativa c’è già ed occorrono solo norme regolamentari per poter rendere più agevole il precorso amministrativo:

gli stranieri e la bufala dello ius sola

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