Il governo della disperazione

gasparriL’episodio di stamani lascia sgomenti. L’atto va condannato senza mezzi termini ma non si può tacere il malessere e la disperazione che c’è nel paese e che forse ha armato la mano del “povero” Luigi Preiti l’attentatore che ha esploso sei colpi di pistola contro due carabinieri ed una donna e che dopo ha gridato sparatemi. I Cittadini che hanno ancora qualche speranza si sentono traditi dall’agire politico che vede ancora una volta entrare nei palazzi dell’amministrazione l’antipolitica degli interessi particolari e dell’economia. Quali riforme potrà mai fare un governo come quello che è nato oggi e che finirà per condizionare il lavoro del parlamento, che finirà ancora una volta, gioco forza, privato del suo ruolo centrale. Mi chiedo, infatti, quale riforma elettorale, quale legge sul conflitto di interessi, quale legge sulla corruzione, quale legge sul lavoro potrà mai fare un tale miscuglio di individualismi. Non credo ci voglia molta arguzia per capire che questo è un governo del compromesso, che in Italia è pesantemente condizionato da un partito di pseudodestra  berlusconicentrica. Per questo motivo, come in tanti, non condivido le parole pronunciate qualche giorno fa del presidente della repubblica. Non si può fare un governo di salvataggio destra/sinistra in Italia perché la destra italiana non rappresenta alcuna ideologia ma solo interessi personali si è ormai perso ogni visione ideale della politica. Il governo letta è, infatti, la dimostrazione che le ideologie non c’entrano più nulla con la politica. Ormai da anni nella lotta politica a scontrarsi non sono diverse visioni del mondo ma semplici questioni di interesse dove l’economia la fa da padrona indirizzando le scelte e rendendo insignificanti i politici. I partiti sono morti nel momento in cui hanno abbandonato gli ideali ed hanno iniziato ad arruolare individui senza scrupoli che hanno avuto – ed hanno – come unico obiettivo l’accrescimento della ricchezza e del potere personale. Contrariamente a ciò che pensano in molti occorrerebbe un ritorno delle ideologie portate da uomini onesti che hanno una visione del mondo e della economia globale che, purtroppo, sempre più va verso una finanza astratta sganciata da quella reale che anzi ne risulta compromessa. Occorre che la politica si riappropri del suo ruolo di laboratorio di idee ed abbia una visione del mondo in grado di coinvolgere  il popolo, ovviamente no alla violenza ma questo andrebbe spiegato a gasparri, che qualche giorno fa mostrava il dito medio alla folla di cittadini radunatasi per l’elezione del Presidente della Repubblica, ma anche a quelle persone che non hanno alcuna dignità per sedere su uno scranno parlamentare.

Pare che valga ancora questo video preveggente di Guzzanti: il paese non è né di destra né di sinistra è di berlusconi:

Una risposta a "Il governo della disperazione"

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  1. Tutte osservazioni giuste, ma non riesco a capire quale sarebbe stata l’alternativa all’attuale governo. Vorremmo tutti un mondo migliore, ma siamo costretti a vivere in questo….

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