Evitiamo che Napoli sia la Città della Prevaricazione

La stampa cittadina racconta di un centro sociale che oggi appoggia un Sindaco ex Magistrato e che sarebbe pronto ad appoggiare la candidatura di un Carabiniere, l’attuale capogabinetto al Comune di Napoli (Colonnello della Benemerita Attilio Auricchio). Non c’è dubbio che Napoli è un laboratorio politico all’avanguardia. Intanto la città viene gestita all’insegna della spontaneità e molti cittadini ieri mi hanno comunicato e documentato con filmati l’inferno che hanno vissuto in Via Mezzocannone a causa del concerto abusivo organizzato dal medesimo Centro Sciale, andato avanti fino alle 2 di notte. Concerto abusivo che mette a rischio la incolumità degli stessi avventori visto che non è stata rispettata alcuna norma di sicurezza. Il mio pensiero va alla tragedia della discoteca di Corinaldo che a Napoli non ha insegnato nulla! Cittadini abbandonati ed Istituzioni, seppure preavvertite, assenti dove lo Stato di Diritto ha da tempo alzato bandiera bianca. Siamo in uno Stato dove vige la legge del più forte. In buona sostanza eliminati i Diritti Sociali adesso tocca ai Diritti civili individuali. Un’aggressività sociale che permea anche componenti “politiche” che a chiacchiere dichiarano di battersi per i diritti umani dei migranti e poi fanno giustizia sommaria dei diritti umani dei loro concittadini. Napoli, come ho avuto modo di dire in altre occasioni, è di chi se la prende con la forza con la connivente assenza delle istituzioni.

Se lo scenario è questo occorre che la “classe pensante” di questa città si metta in moto per creare, questa volta sì dal basso, una alternativa valida, una alternativa solida che pensi alla città come luogo protetto al cui centro c’è l’essere umano e l’ambiente in cui esso vive. Questo è – e deve essere – il principio, il faro, che deve illuminare tutti i campi dell’amministrazione, una domanda a cui rispondere ogni volta che occorre adottare una decisione. E’ da tempo che ci penso e ci pensiamo con altre persone perbene pronte ad impegnarsi, ma occorre essere in tanti e con la voglia di mettersi al servizio della città e del bene comune. Ognuno di noi nel suo settore, nel suo quartiere, deve pensare a come fare per arricchire questo progetto anche perché altra alternativa non c’è … anzi l’unica alternativa è quella di alzare bandiera bianca ed andare via …  Buon Lavoro …

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