Il recente disegno di legge della regione Campania sul servizio idrico integrato rappresenta un clamoroso passo indietro rispetto alle politiche elaborate nel settore negli ultimi anni. Il provvedimento, oltre a mancare nel riconoscimento dell’acqua come “bene comune”, da un punto di vista pratico ridetermina i confini degli ATO (Ambito Territoriale Ottimale, ovvero le aree all’interno delle quali vengono organizzati i servizi pubblici), allargandoli e cadendo in contraddizione con la legge nazionale che richiede una “coerenza” dell’ATO con il bacino idrografico corrispondente.
In Campania, stando a ciò che stabilisce il decreto, gli ATO passeranno da cinque a tre, riducendo ulteriormente i livelli di partecipazione dei cittadini e persino delle amministrazioni locali all’interno di enti la cui gestione diventa sempre più verticistica. Una contraddizione normativa di questo genere apre inoltre le porte a nuovi rischi riguardanti la privatizzazione dei servizi, tanto più in un contesto di incertezza riguardo l’affidamento degli stessi servizi idrici all’azienda pubblica napoletana.
In un quadro così ambiguo, l’enorme risultato scaturito dal referendum del 2011, che vide esprimere oltre venti milioni di italiani contro la privatizzazione dell’acqua e a favore del suo riconoscimento come “bene comune”, rischia di essere vanificato dopo nemmeno tre anni.
Per questi motivi, per ribadire la contrarietà a ogni forma di privatizzazione, per discutere dei problemi che interessano l’azienda napoletana Acqua Bene Comune, il gruppo consiliare di Ricostruzione Democratica ha organizzato per mercoledì 18 giugno, alle 16,00, un incontro pubblico all’interno della Sala multimediale del palazzo del consiglio comunale, in via Verdi 35. All’incontro sono invitati a partecipare tutti i cittadini interessati, gli esponenti dei comitati che da anni lavorano e combattono per la gestione pubblica dell’acqua, i lavoratori dell’azienda pubblica napoletana, assieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, i consiglieri e i rappresentanti delle forze politiche cittadine..
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