La ex base NATO di Bagnoli: Un affare privato della politica!

NATO BAGNOLILa ex Base NATO, altrimenti detta Collegio CIANO è in proprietà della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza ai Fanciulli. Essa è una fondazione nata dalla soppressione delle cd. IPAB (pubbliche) ed affidata al controllo della Regione Campania che, in spregio dello statuto (clikka), in questo momento così delicato di passaggio, anziché ricostituire il Consiglio di Amministrazione, inventandosi una presunta impossibilità di ricostituirlo (senza neppure spiegarla), con Delibera di Giunta Regionale n. 528 del 09.12.2013(clikka) ha nominato Commissario della Fondazione, il Prof. Sergio Sciarelli.

Nel 2004 bassolino si nominò il suo commissario, tal Lidia Genovese, che è restata in carica fino all’avvicendamento di questo mese. Non riesco proprio a capire come si possa, in questo momento delicato, non rispettare innanzitutto lo Statuto che prevede un CDA i cui componenti devono essere espressi dal Comune, Regione, Banco di Napoli, dal Presidente della conferenza episcopale per la Campania e dal Presidente del Tribunale dei Minori di Napoli.

Ebbene questa politica arrogante non ha ritenuto di dover condividere non solo la nomina, ma anche il programma che si dovrebbe redigere per il destino di un’area così importante come quella della ex base NATO, che ha strutture residenziali e sportive assolutamente di rilievo. Invero, il “piccolo governatore” caldoro non ha sentito la necessità di condividere questa scelta così importante, non solo con i cittadini Napoletani, ma neppure con gli enti che sono indicati nello stesso Statuto. Mi chiedo se con questa gestione sono d’accordo gli stessi elettori di caldoro! Cosa dovrà fare il Prof. Scarelli non si comprende. Noto ancora una volta una politica fuori dal tempo ed assolutamente “arrogante e caprona” che, in questo momento di credibilità zero, con protervia esercita un POTERE che i cittadini ormai non le riconoscono più!

Eppure dopo il M5S, i Forconi ed il malessere diffuso tra i cittadini, la politica ancora una volta non capisce che prima di indicare un uomo al comando di qualunque cosa ed ancora di più di una Fondazione proprietaria di beni assolutamente rilevanti, dovrebbe per lo meno far conoscere quali sarebbero stati i criteri per sceglierlo e quali sarebbero stati gli altri possibili candidati cosicché i cittadini possano comprendere i motivi della scelta. Ancora una volta si è persa l’occasione di dare un po’ di speranza ai cittadini facendoli partecipare, ovvero mettendo il “posto” semmai a bando e riservandolo proprio a quieti cervelli di cui ci accorgiamo solo quando sono scappati in altri paesi! Sul punto, come spesso ricordo su questo blog, al Consiglio Comunale giace una nostra proposta di regolamento (clikka) che non è stata ancora calendarizzata e per la quale un altissimo dirigente del Comune, ovviamente di nomina politica, in un orecchio e con aria da veterano della politica ebbe a dirmi: “Gennà ma come facciamo? se noi ci vincoliamo per le nomine senza che si vincola pure la Regione noi ci perdiamo! che fa, la Regione si nomina i suoi e noi no?” Io ho solo pensato che schifo!

In questo paese non cambierà nulla se non si inizia a capire che la politica è un servizio (che voglio anche dire retribuito giustamente) ma pur sempre un servizio!

Vedi anche: restituiamo l’area NATO alla Città clikka

la politica e l’area NATO occorre vigilare (clikka)

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