Oggi (27.10.2012) leggo su “La Repubblica Napoli” del patron del Calcio Napoli che si lamenta della intimazione degli ispettori della UEFA, i quali hanno richiamato la società sulle condizioni dello Stadio San Paolo, dichiarandolo non idoneo in larga misura. A questo richiamo De Laurentiis ha risposto chiedendo al Comune di Napoli di fare con urgenza i lavori, dichiarandosi, però, disponibile ad eseguirli lui solo ed esclusivamente se potrà portarseli a deconto del canone di concessione. Come Presidente della commissione Sport ed Impiantistica sportiva del Comune di Napoli e prima ancora come cittadino e tifoso resto perplesso. Conosco bene la convenzione che lega il Calcio Napoli al Comune e posso dire che, essendo stata stipulata il 03.11.2005, in un periodo in cui il Napoli era in difficoltà, militando in serie C, la città fu molto benevola con la squadra del cuore, prevedendo una serie di agevolazioni ed un canone, credo oggi assolutamente fuori mercato, con dei meccanismi di calcolo a percentuali che trovo anche abbastanza complicati, prestando il fianco ad interpretazioni dubbie ed a verifiche periodiche di documenti. Ebbene, oggi i rapporti tra Città e Calcio Napoli sono assolutamente capovolti. Abbiamo, infatti, un’amministrazione in piena crisi economico/finanziarie. Non ci sono soldi per pagare gli operatori socio assistenziali (OSA) che si occupano di dare assistenza ai diversamente abili nelle case e nelle scuole, non ci sono soldi per le aziende di trasporti, non ci sono soldi per la scuola e la refezione scolastica, non ci sono soldi per riparare le buche per le strade ed il Patron del Calcio Napoli chiede al Comune di far fronte con priorità assoluta alla sistemazione dello Stadio! L’assessora allo sport Tommasielli ha dichiarato, sempre su La repubblica di oggi: “ce la faremo!” Io mi chiedo in che senso? Possiamo noi in questo momento scavalcare i bisogni primari della città per dare la possibilità alla squadra del cuore di fare la partita di campionato? Io non ho una risposta sicura ma sono convinto che dando dei soldi a De Laurentiis poi dovremo spiegare ai tanti cittadini napoletani che sono “in fila” titolari di diritti e bisogni assolutamente primari rispetto a quelli della partita di calcio, come mai non potremo far fronte ai loro essenziali bisogni. Cosa diremo a quei creditori, tra cui imprenditori in grave sofferenza, del Comune di Napoli che aspettano da oltre 40 mesi il pagamento del dovuto? Come cittadino e come amministratore posso dire solo che non ci sto! La città oggi più che mai ha bisogno di rivedere le sue priorità dando prevalenza agli interessi ed ai bisogni di “peso” dei cittadini. Inoltre, posso anche dire che da mie cognizioni dirette il Calcio Napoli per la convenzione è obbligato alla esecuzione della manutenzione ordinaria delle strutture date in concessione e che spesso la mancata esecuzione della manutenzione ordinaria poi trasforma ciò che è ordinario in straordinario! Proprio in questi ultimi giorni ho saputo che sono in corso dei lavori allo stadio San Paolo di manutenzione ordinaria nei servizi igienici che a parere del funzionario interpellato dovevano essere eseguiti dal Calcio Napoli. Oggi più che mai ognuno deve fare la sua parte, gli amministratori pubblici, i cittadini ed anche i patron delle squadre di calcio. Oggi Napoliha bisogno che alla guida delle sue istituzioni ci siano donne ed uomini coraggiosi in grado di mettere sui piatti della bilancia i diritti, i doveri ed i bisogni essenziali e primari dei cittadini senza timore di scontentare qualche tifoso o qualche patron di squadra di calcio!
Il Calcio Napoli ed i costi per la collettività

ma allora perchè non vendete lo stadio al Calcio Napoli trasferendogli anche gli ottanta dipendenti comunali addetti? in più potreste chiedere a De Laurentis di riqualificare e gestire piazzale Tecchio e le aree circostanti. Invece si continua a sognare di un nuovo faraonico impianto……………….
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Bravo Gennaro ESPOSITO, nemmeno io ci sto, condivido tt cio che hai mirabilmente rappresentato.
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Io non amo il calcii ne tantomeno mi importa del CalcioNapoli e delle esigenze speculative di De laurentis, percio non voglio che neanche un € di cio che pago come imposte comunali sia elargita per la suddetta causa, altrimenti tutti quelli che la pensano come me ( e sono la maggioranza) saranno costretti a decurtare in proporzione cio che viene speso dalla TARSU.
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La Tommasiello e un incapace!!! che vada a casa a lavare i piatti ,e se sa fare il ragù…Bravo Gennaro Esposito questo e un Comune di incompetenti Giggin a manett gli piace fare la velina e andare a braccetto con la foca
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Mi piacerebbe leggere una risposta di Gennaro Esposito all’amico Ciavarra
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Non mi pare che fino ad ora il patron della ssc Napoli abbia avuto un atteggiamento di “rapina” nei confronti della città e della amministrazione. Pacta servanda sunt, è logico che si sia venuti incontro all’unico “cliente” del comune per quanto riguarda lo stadio S.Paolo, è ovvio che si scalino i soldi dal debito che la società ha col comune, è altrettanto lapalissiano che per un’azienda dare soldi a fondo perduto (perdendo anche un minimo di potere contrattuale) è inconcepibile.
Io punterei ad un accordo che trasferisca lo stadio alla ssc Napoli, blindandolo ovviamente con una serie di condizioni. Sarebbe ad ogni modo ora di scegliere cosa fare.
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