Corsi e Ricorsi su Bagnoli senza affrontare i veri problemi

bagnoliSono giorni che sulla stampa cittadina si discute della nomina del Commissario Nastasi, della convocazione della cabina di regia a Palazzo Chigi e del ricorso che il Sindaco di Napoli ha proposto avverso questa decisione del Governo.

Come al solito si discute di chi sarà il manovratore ma non della strada che dovrà percorrere, e di ciò che si deve obbligatoriamente tenere in considerazione, a prescindere da chi sarà a guidare la riurbanizzazione di Bagnoli.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Vesuviano ricorda che “I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica e, come il Vesuvio, presentano un rischio molto elevato per la presenza di numerosi centri abitati nell’area e per la loro immediata vicinanza alla città di Napoli”.

Con Delibera della Giunta Regionale n. 669 del 23/12/2014 si è preso atto della perimetrazione della zona rossa flegrea individuata dalla Protezione Civile, rispetto alla quale nessuna obiezione è stata mossa dai Comuni in essa ricompresi.

E’ possibile, allora, che si parli della bonifica di Bagnoli e non si tenga conto di tali importanti dati? E’ possibile, allora, che non si metta come primo punto nell’agenda del “fare” regionale l’adozione della legge sui conseguenti vincoli urbanistici e l’immediata adozione da parte del Comune del piano di evacuazione delle aree, tanto invocati dai vulcanologi dell’INGV e dall’Osservatorio Vesuviano? La questione forse, per coloro che sono abituati a “fare”, sembrerà superflua ma proprio qualche giorno fa in Consiglio Comunale abbiamo approvato doverosamente la delibera n. 607 del 25.09.2015 con la quale abbiamo disposto, tra l’altro, la riallocazione, in altro sito, di abitazioni di edilizia residenziale pubblica nel quartiere Ponticelli proprio per effetto della Zona Rossa rischio Vulcanico dell’area Vesuviana di cui alla legge regionale n. 21/2003.

Tenere in considerazione il dato di alto rischio sismico della zona flegrea è di fondamentale importanza, in quanto, deve condizionare la destinazione da attribuire alla zona e, quindi, il tipo di bonifica cui mettere mano. Non capire questo significa mettere in pericolo la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini e non affrontare per tempo i problemi che prima o poi verranno al pettine.

Ebbene, proprio per dovere istituzionale ed essendo insopportabile un tale assordante silenzio della Regione e del Comune, il 14 ottobre scorso, in Consiglio Comunale, ho proposto l’adozione di una delibera che, ai sensi dell’art. 12 dello Statuto Regionale, contiene una proposta di legge regionale che impone gli stessi vincoli di inedificabilità a scopo residenziale, previsti sull’area vesuviana, anche sull’area a rischio vulcanico dei Campi Flegrei. La proposta (clikka) reca tre firme, la mia e quella dei consiglieri Vittorio Vasquez ed Antonio Borriello.

Vedi anche:

Il Commissario per Bagnoli (clikka)

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