Il rapporto SVIMEZ (clikka) ci ha restituito una verità che i cittadini campani conoscono bene, un divario tra nord e sud del Paese che mortifica il principio di uguaglianza. Il paradosso di cui parla Saviano (clikka) nella sua lettera al Presidente Renzi, che dal sud scappano anche le mafie, perché preferiscono investire altrove i danari insanguinati dal crimine. La questione meridionale agli onori delle cronache e la richiesta da più parti, della istituzione del Ministero per il Mezzogiorno o della coesione sociale con uno staziamento apposito che faccia decollare l’economia del sud. Siamo sicuri che queste sono le giuste ricette? Siamo sicuri che non occorra, per usare una fraseologia europea, prima fare i compiti a casa? Ci potevamo espettare dati diversi da quelli forniti dallo SVIMEZ? Credo che con orgoglio la classe dirigente del sud, prima di andare con il cappello in mano a Roma debba fare un approfondito esame di coscienza e farsi delle domande: Come mai se si chiama un ufficio di un comune del nord, come mi è capitato, ed il numero è occupato, dopo qualche minuto arriva una telefonata dall’impeccabile dipendente settentrionale il quale chiede in cosa poter essere utile? Come mai se si chiama un qualunque numero URP di qualunque amministrazione della Campania il telefono suona a vuoto oppure è sempre occupato? Come mai se un cittadino campano vuole avviare una attività economica deve fare la pallina da ping pong tra uffici, comunali, regionali, sanitari e statali, che non parlano la stessa lingua, dando informazioni contrastanti? Tutte questioni per la quali ho cognizione diretta sia per la mia esperienza ventennale di avvocato, sia dalla più recente esperienza di consigliere comunale a Napoli. Una volta occupandomi dello stadio San Paolo ho chiesto al Comune di Milano di avere la convenzione del San Siro: Mi è giunta dopo pochi minuti nella mia casella di posta elettronica ed il raffronto tra la convenzione milanese e quella napoletana è stato drammatico la prima era “addirittura” corredata dalle planimetrie. E’ periodo di bilancio ed ho avuto gli atti della manovra più importante del Comune su un cdrom, circa 2000 pagine scannerizzate, tal volta anche non leggibili e per le quali non è possibile neppure fare la ricerca per parole in modo da rendere il lavoro più semplice in un tempo peraltro ristrettissimo. Ovviamente ho messo a confronto gli atti ricevuti con quelli che sono caricati sul sito del comune di Milano ed è tutta un’altra storia! Il Previsionale Milanese è stato portato in consiglio ed approvato il 15 luglio scorso, noi ci avviamo alla maratona del 5 e 6 agosto. Profonde anche le differenze sulle nomine negli enti, società ed istituzioni regionale e comunali, in Lombardia tutto si svolge attraverso un procedimento pubblico con una commissione che valuta l’esperienza ed il merito dei candidati, obbligando la politica a scegliere i migliori, in Campania questo meccanismo è assolutamente sconosciuto o quasi! Nel Comune di Napoli, infatti, solo il 15 maggio 2014, dopo due anni di battaglie, è passato un regolamento sulle nomine che è ho proposto ma che purtroppo, per effetto di emendamenti, non incide sulle valutazioni di merito perché ha trovato una forte opposizione politica da tutta la maggioranza e di pezzi dell’opposizione all’insegna di un non meglio specificato “primato” della politica. Basta sentire i discorsi nella metro o negli autobus dove prevale la mancanza di speranza e l’opinione comune sulla politica del “fanno tutti schifo”. Invertire la rotta solo con una “iniezione” di danaro? L’esperienza del terremoto del 1980 credo sia emblematica, migliaia di miliardi riversati nel sud che non hanno costituito un benessere strutturato ma, anzi in alcuni casi, hanno finito per distruggere le realtà storiche urbanistiche di interi paesini che hanno sostituito la pietra con il cemento armato. Interventi anche più recenti hanno dimostrato che i soldi riversati sul territorio tal volta lo abbrutiscono e lo mortificano inutilmente. Per restare a Bagnoli, ma sarebbero tanti gli esempi: La porta del parco di Bagnoli costata circa 40 milioni di euro che giace inutilizzata! Mettere mano alla macchina comunale e regionale è la priorità principale. Nel Comune di Napoli è pressoché impossibile spostare un vigile da una municipalità ad un’altra, sono tutti Rappresentanti Sindacali, eppure, per il loro ruolo, sarebbe sano prevedere, come lo sarebbe anche per i dirigenti, una rotazione che impedisca incrostazioni che spesso paralizzano l’azione amministrativa creando ingiustificate posizioni di potere. Le ricette sarebbe facile immaginarle: Basterebbe saper copiare le buone prassi amministrative dalle altre realtà.
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