Che il destino di Bagnoli sia complicato ormai, credo, l’abbiano capito tutti ed anche la ex base NATO, da quando sono andati via gli americani, anziché rappresentare una risorsa per il territorio sembra quasi sia un problema. Stiamo parlando, infatti, di un vero e proprio segmento urbanistico, composto da diciotto fabbricati, uno stadio, due palestre coperte, una piscina olimpionica scoperta, annessi viali, strade interne, piazzali e campi da gioco, nonché una striscia di terra a monte, il tutto della superficie di mq. 211.233, di cui circa 27.763 mq. coperta da fabbricati oltre a circa 148.273 mq. destinati a piazzali, viali, aiuole e campi da gioco. Da Repubblica Napoli del 7 aprile scorso (clikka), infatti, apprendo della marcia indietro della Regione Campania, al trasferimento degli uffici del Centro Direzionale, a conferma che forse l’idea di trasformare il Collegio Costanzo Ciano, in un nuovo “Nuovo Centro Direzionale”, non è che era troppo buona fin dall’inizio. Dell’argomento ho avuto modo di discuterne nel confronto pubblico tenutosi il 30 marzo scorso al Maschio Angioino, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Commissario nominato dal Governatore, Sergio Sciarelli nonché alcune realtà territoriali tra associazioni, cittadini ed addetti al mondo sport. In detta occasione, ovviamente con i dovuti distinguo, si è capito che occorre fare in modo che l’intera area sia restituita alla sua vocazione originaria, cercando di trasferirvi innanzitutto gli istituti scolastici della zona Flegrea, ottenendo così un duplice risultato: Economico, connesso al rimpiguamento delle casse della proprietaria Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia e sociale connesso, sia alla restituita vocazione formativa del complesso, sia alla stessa destinazione dei canoni a beneficio dell’infanzia campana disagiata. Percorso, peraltro, assolutamente concreto e semplificato dalla nuova istituzione della Città Metropolitana, a cui fa capo l’edilizia scolastica della ex Provincia di Napoli. In una parola un vero e proprio “College” dove la formazione e lo sport diverrebbero gli assi portanti e di sviluppo dell’area che dovrebbe essere dotata anche di altri servizi a destinazione commerciale quali bar, ristoranti ed aree gioco. Ovviamente ci vorrà del tempo ma la prima cosa da fare è sicuramente la ricostituzione del Consiglio di Amministrazione, attraverso il quale tutte le Istituzioni chiamate ad indicare il proprio rappresentante, possano partecipare all’indirizzo della Fondazione in questo particolare momento storico.
Per l’ex Base NATO un polo Scolastico e Sportivo

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