I furbetti del quartierino dei Vigili Urbani di Napoli

VVUUA Napoli è diffuso il bisogno di ordine e di controllo iniziando dai parcheggiatori abusivi per finire ai venditori abusivi di ogni cosa, passando dalle continue violazione di ogni sorta di segnale stradale. L’argomento dei Vigili Urbani ricorre spesso nelle discussioni tra i cittadini Napoletani piantati nel traffico e che spesso si chiedono dove siano.

Che il male venga da lontano lo dimostra la nota scena del film “Così Parlò Bellavista” del 1984 con vigili intenti a prendere il caffè mentre fuori c’era un traffico infernale.

Oggi (07.05.2014) il Mattino di Napoli in un articolo che vi incollo in calce, prova a dare una spiegazione snocciolando dati allarmanti a facendo capire che dei circa 2000 caschi bianchi in servizio circa 400, sono rappresentanti sindacali e che di questi 400 c’è una sensibile percentuale che utilizza i permessi sindacali nei giorni festivi o prefestivi lasciando intendere, ovviamente, che sono permessi fasulli per non andare a lavorare prendendo lo stesso lo stipendio.

Questi dati ci sono stati forniti dal Colonnello Ciro Esposito che compone il triunvirato a capo dei Vigili con Carriola e Maida. Triunvirato che, a quanto pare, sta sconquassando l’ordine e la gerarchia all’interno del corpo, essendo incerta la linea di comando. Ebbene, anche in questo caso l’Amministrazione ha avuto l’abilità di mettersi contro tutti i sindacati.

Il dato che mi fa ancora sperare è legato al fatto, passato sotto tono, che la questione permessi sindacali è scaturita, non dagli organi di controllo dell’amministrazione né dal consigliere “cosiddetto delegato” (impegnato a farsi fotografare mentre dirige il traffico e denuncia i sindacalisti) ma proprio da un Vigile Urbano rappresentante sindacale, Emilio Pagano, che ha avuto il coraggio di chiedere conto e ragione, anticipando ancora una volta l’amministrazione, dei permessi sindacali concessi in giornate festive e prefestive, scatenando quello che poi è accaduto. Nasce spontanea la domanda come mai in tre anni questa cosa l’amministrazione non l’abbia fatta emergere prima.

Il tema, in sostanza, è sempre lo stesso i comportamenti scorretti vanno immediatamente repressi coinvolgendo nel processo innanzitutto i lavoratori che per primi condannano questi comportamenti nonché le stesse organizzazioni sindacali che devono essere sfidate proprio sul campo del rispetto delle regole.

In tutto questo lo stesso Emilio Pagano che, come detto, ha avuto il merito di aver sollevato la questione, ha anche chiesto, come organizzazione sindacale, al Prefetto di Napoli, il commissariamento del Corpo, avendo ravvisato gravi  irregolarità nella assegnazione degli incarichi di vertice e nella trasformazione dei Vigili Urbani da corpo autonomo con funzioni mista, comunali e statali, in Servizio.

E’ chiaro che occorre andarci con i piedi di piombo iniziando dalla valorizzazione dei tanti caschi bianchi che vogliono lavorare ed essere soddisfatti del loro lavoro, facendo tesoro della cultura del buon esempio da seguire, per sconfiggere quella odiosa, diffusa e dannosa opinione secondo cui chi ruba lo stipendio è un furbo e gli altri che lavorano sono fessi. Forse la prima cosa da fare sarebbe quella di contare quanti sono i furbi …

Vedi anche: caos cittadino chi comanda i vigili urbani (clikka)

Riporto la rettifica richiesta all’articolo de Il mattino sotto incollato da parte del Sig. Daniele Minichini  Vigile Urbano e RSU:

“Il caso «Privilegiato? Sfido a vivere i miei drammi» Daniele Minichini, rappresentante del Lipol,è uno dei nominativi inseriti dal comando dei vigili nell’utilizzo distorto dei permessi sindacali. Minichini però precisa come stanno le cose:«Leggendo l’articolo sui permessi sindacali e sui privilegi viene citato il mio nome non per i citati permessi ma perché nel 2012 e nel 2013 avrei usufruito di legge 104 nei giorni festivi: tutto questo dando la chiara impressione che io abusi di tale normativa.Ma se avere la legge 104 per un figlio autistico grave o essere idoneo con limitazione a seguito di due infortuni gravi è un privilegio,non mi resta che augurare lo stesso a chi la pensa così. Nella guerra tra P.a. e furbetti c’è chi non si è preso la briga di accertare sui singoli casi la realtà».

Aggiornamento del Mattino del 09.05. sui vigili urbani (clikka)

Da il Mattino di Napoli del 08.05.2014 Luigi Roano

Il dossier Giorni liberi anche domeniche e festivi Il Comune, gli abusi

Permessi sindacali ecco i vigili privilegiati

Nel 2012/2013 e nel primo trimestre del 2014 i soli rappresentanti sindacali della Polizia municipale, ben 392, hanno usufruito di permessi retribuiti per 18mila e cinque ore pari a circa 300Mila euro versati dai contribuenti. La grandissima parte di queste ore sono state consumate nelle domeniche, nei festivi e prefestivi, persino a Natale e Capodanno sguarnendo i servizi essenziali. Ciro Esposito, il dirigente operativo dei vigili urbani, ha inviato al direttore generale, al sindaco Luigi de Magistris, al consigliere delegato Carmine Sgambati e all’ufficio prerogative sindacali un dossier, nel quale risponde alla richiesta di approfondimenti sull’uso dei permessi retribuiti già oggetto d’inchiesta della Procura. Nel dossier del Comando nomi e casi di assenze reiterate: servizi sguarniti e costi fuori controllo. Quando la città di domenica e nei giorni festa è travolta dal traffico e si da’ addosso ai vigili urbani – gli incolpevoli che lavorano – bisogna tener conto di un dato. Nel 2012/2013 e nel primo trimestre del 2014 i soli rappresentanti sindacali della Polizia municipale, ben 392, hanno usufruito di permessi retribuiti per 18mila e cinque ore pari a circa 300Mila euro versati dai contribuenti. Cosa significa? La grandissima parte di queste ore sono state consumate nelle domeniche, nei giorni festivi e prefestivi, persino a Natale e Capodanno sguarnendo i servizi essenziali con quasi 400 unità in meno. La battaglia del premier Matteo Renzi per riformare la pubblica amministrazione – con esplicito riferimento all’abbattimento dei permessi sindacali – potrebbe avere in Napoli il caso più paradigmatico. Ciro Esposito, il dirigente operativo dei vigili urbani, ha inviato al direttore generale, al sindaco Luigi de Magistris, al consigliere delegato Carmine Sgambati e all’ufficio delle prerogative sindacali un dossier, nel quale si risponde alla richiesta di approfondimenti sull’uso dei permessi retribuiti già oggetto di una inchiesta della Procura. Con nomi e cognomi venuti fuori da uno screening che evidenzia «l’uso distorto dei permessi sindacali». Analisi confortata da un esposto-denuncia alla Procura e alla Corte dei Conti fatto proprio da un sindacalista – Emilio Pagano, un Rsu – che il 24 aprile ha spedito l’esposto e contestualmente una diffida all’ufficio Prerogative sindacali dove scrive che «constatato che le normative vigenti non attribuiscono al singolo componente Rsu la possibilità di richiesta di fruizione di permessi retribuiti, diffida ad avallare simili richieste». Esposito è molto puntuale: «Criticità strutturali che, di fatto, pregiudicano il servizio che la Polizia municipale eroga alla collettività, con particolare riferimento alle giornate prefestive e festive» si legge nel dossier. Quali sono le criticità? «La forte concentrazione di esenzione dai servizi festivi e notturni del personale titolare di legge 104, ad oggi parliamo di 242 operatori, o di permessi studi, altri 111 dipendenti, indde fortemente sulle già ridotte risorse umane del Corpo in gran parte costituito da ultracinquantenni, ben 763, di cui 547 già ultrasessantenni. Senza dimenticare poi la questione del personale inidoneo ai servizi di front line di viabilità in maniera totale o parziale, 310 dipendenti idonei solo ai servizi intemi e 283 parzialmente idonei». E veniamo alla questione dei sindacalisti e dei permessi: «Nel Corpo sono ben 392 i componenti eletti nei direttivi sindacali, nelle strutture aziendali, semplicemente nominati tali dai sindacati e le Rsu, ed ogni qualvolta risulti necessario un loro trasferimento presso una unità operativa diversa da dove prestano servizio per rinforzare alcuni Reparti a fronte di esigenze operative, occorre avere il nulla osta dai sindacati di appartenenza». Esposito rivela un altro aspetto della questione: «Spesso vengono registrate dichiarazioni sconcertanti secondo le quali gli stessi dirigenti sindacali evidenziano che il ricorso a tale pratica ha proprio la motivazione di evitare la mobilità presso altri Reparti. Infatti, ove il trasferimento non è gradito al dipendente interessato il nulla osta non arriva ed anzi i sindacati ricorrono al giudice per comportamento antisindacale». Insomma il comando ostaggio dei sindacati. Veniamo ai nomi citati nel dossier da Esposito: «Tra i 9 distaccati part time al 50% del Servizio Autonomo di Polizia Locale, si segnalano alcuni casi emblematici di utilizzo delle giornate di distacco in periodi festivi e prefestivi: Agostino Anselmi (Cisl) nel 2012: mai lavorato il sabato, le domeniche ed i festivi infrasettimanali; nel 2013 lavorati solo 3 sabato; mai lavorato domeniche e festivi infrasettimanali e ha usufruito di permessi nell’agosto per le giornate del 12/13/14el7eadicembre per le giornate del 23/24/27/31. Nel 2014 ha lavorato un sabato e mai nelle domeniche e nei festivi infrasettimanali e ha usufruito di permessi per il 1 /2/3/4 gennaio». La lista dei nomi comprende Giovanni Bonora (Diecap) che «nel 2012 non ha lavorato il giovedì, venerdì e sabato così come nel 2013 e nel primo trimestre del 2014». Michele Bossa (Csa) nei tre anni in questione non è mai stato m servizio perché ha utilizzato i permessi di sabato, domenica, prefestivi e festivo infrasettimanale». E ancora: «Antonio Micillo (Uil) per tutti e tre gli anni è stato in libertà sindacale per i festivi infrasettimanali. Simona Orefice (Cisl) nel 2012 ha usufruito di libertà sindacale per 2 festivi e 3 sabato; nel 2013 per 4 sabato e 5 domeniche ed 1 festivo infrasettimanale; anno 2014 permessi per 7 sabato e 2 festivi». Senza dimenticare la vicenda di Francesco Gragnano (Cgil) che non ha mai lavorato. «Quanto sopra – si legge nel dossier – nella considerazione che tale vincolo su permessi interamente a carico dell’Ente rende necessario assicurare trasparenza poiché potrebbe anche evidenziarsi un danno legato al costo della mancata erogazione della giornata di lavoro». Non è finita qui. «Tra i 392 delegati, dirigenti ed Rsu ve ne sono una parte che in maniera ripetuta cumulano le varie tipologie di permessi, quelli per la carica Rsu e quelli richiesti dalle varie organizzazioni in quanto anche delegati sindacali che li tiene lontani dal lavoro in maniera sistematica con particolare riferimento a giornate festive». Esposito mette anche qui nomi e sigle e si tratta di 7 casi: «Umberto Cacace (Cisl) che nel 2012 ha lavorato solo 4 domeniche a 3 ore. Non risultano prestazioni erogate in festivi infrasettimanali. Gran parte dei sabato ha usufruito di per- messi sindacali a tré ore; nel 2013 lavorato solo 2 domeniche a 3 ore. Ha usufruito permessi a dicembre per le giornate del 24 e del 31; Dario Dell’Aquila (Cisl) nel 2012 non ha lavorato nessun festivo, nel 2013 una sola domenica e ha usufruito permessi a dicembre per il 31; nel 2014 permessi sindacali a 2 o tré ore sabato e domeniche comprese. Carlo Giordano (Cgil) nel 2012 è stato in distacco per 2 sabato e 2 domeniche; 2013 per 5 sabato e 1 domenica nell’anno in corso per 4 sabato. Daniele Guerriero (Uil) nei tré anni permessi per alcuni sabato, domenica e festivo infrasettimanale». Si arriva così a «Daniele Minichini (Lipol) che nel 2012 non ha usufruito di permessi ma di domenica ha messo in campo il beneficio della 104 così come nel 2013 e 2014. Pietro Piscopo (Cisl) che nel 2012 ha usufruito di 70 libertà sindacali per 23 sabato e 4 domeniche ed 1 festivo infrasettimanale, nel 2013 di 54 libertà sindacali per 16 sabato e 5 domeniche ed 1 festivo infrasettimanale; nell’anno in corso di 33 libertà sindacali per 12 sabato e 2 domeniche». Chiude la lista «Antonio Zuppieri (Cgil) che nel 2012 ha usufruito di 30 giorni di libertà sindacale per 4 festivi; nel 2013 di 13 giorni di libertà sindacale per 1 sabato e 1 domeniche e nel 2014 di 35 libertà sindacale, mai di sabato o di domenica». Dati che parlano da soli e che pretendono una risposta a un interrogativo: perché l’attività sindacale si concentra il sabato, la domenica e nei giorni di festa?

4 risposte a "I furbetti del quartierino dei Vigili Urbani di Napoli"

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  1. Vorrei sapere se il numero dei VV.UU. è stato preso dai libri contabili o è stato fornito “a voce” da qualche funzionario. La fonte è la prima cosa da controllare.
    Per quanto riguarda l’ attività in servizio davvero non posso credere che l’Amministrazione non abbia armi per “dirigere” al meglio queste forze……..forse non lo si vuole fare. Piu’ del timore dei sindacati credo si tratti del timore di essere controllati a loro volta: della serie “chi non ha peccato, scagli la prima pietra”. Mi piacerebbe essere il loro dirigente (vista la mia esperienza lavorativa precedente credo che la cosa proprio mi stuzzica). Grazie Gennaro

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  2. Per corretta informazione oltre a questo articolo dove io daniele minichini vengo citato per aver usufruito della legge 104 avrebbe dovuto pubblicare anche il trafiletto (per quanto misero) pubblicato il giorno dopo da il Mattino a seguito della mia lettera di richiesta smentita ed ecco il testo dell’articolo:
    Il caso
    «Privilegiato? Sfido
    a vivere i miei drammi»
    Daniele Minichini, rappresentante del Lipol,è uno dei nominativi inseriti dal comando dei vigili nell’utilizzo distorto dei permessi sindacali.
    Minichini però precisa come stanno le cose:«Leggendo l’articolo sui permessi sindacali e sui privilegi viene citato il mio nome non per i citati permessi ma
    perché nel 2012 e nel 2013 avrei usufruito di legge 104 nei giorni festivi: tutto questo dando la chiara impressione che io abusi di tale normativa.Ma se avere la
    legge 104 per un figlio autistico grave o essere idoneo con limitazione a seguito di due infortuni gravi è un privilegio,non mi resta che augurare lo stesso a
    chi la pensa così. Nella guerra tra P.a. e furbetti c’è chi non si è preso
    la briga di accertare sui singoli casi la realtà».
    ———
    Se vuole leggere la mia lettera integrale anche con i passaggi scomodi elusi dal Mattino ecco il link : http://www.lipol.it/REGIONI/CAMPANIA/NAPOLI/doc%20napoli/8-5-2014%20-richiesta%20rettifica.pdf

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      1. Consigliere , La ringrazio e, in qualità di RSU e Segretario Lipol sono a disposizione sua e di chi voglia cercare di risolvere o quanto meno attenzionare sulle reali problematiche del Corpo della Polizia Municipale e difficoltà di coordinamento delle diverse forze di Polizia a Napoli. A questo riguardo segnalo il nostro sito http://www.lipol.it ove troverà i numerosi articoli e video dove segnaliamo da anni le disfunzioni.
        Buon Lavoro
        Daniele Minichini

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