Da Repubblica Napoli di oggi (12.04.2013) Le nomine di NapoliServizi
GLI articoli che ho letto sulle pagine di questo giornale sulla Napoli Servizi, forse la più importante società partecipata del Comune di Napoli, aprono ancora una volta una finestra su quello che credo sia il tema dei temi della politica nazionale e locale: le nomine politiche nelle società, enti o istituzioni pubbliche. Orbene, al consiglio comunale dell’8 aprile scorso c’era all’odg un regolamento proposto da noi di Ricostruzione democratica, che si poneva l’obiettivo di fare trasparenza sui procedimenti di nomina politica, poiché fino a oggi le scelte, anche di questa amministrazione, sono state esclusivamente fatte in stanze chiuse; proprio in quelle stanze che il sindaco, in campagna elettorale, aveva annunciato di voler aprire «per fare uscire il puzzo del compromesso». Ricordo bene che furono proprio queste le parole usate da de Magistris. Ebbene, il regolamento è stato rinviato per la terza volta in commissione, nonostante i pareri favorevoli e, quindi, ancora oggi ci troviamo nella condizione, ormai politicamente anacronistica, di voler mantenere questo potere nelle mani della politica, mentre in molti altri Paesi del Nord Europa la politica non si occupa delle nomine, che sono appannaggio di una burocrazia strutturata e collaudata, attraverso la quale si cerca di mettere sempre l’uomo giusto al posto giusto. Si continua, quindi, a perdere tempo senza mettere in campo un diverso approccio più moderno ed europeo, che avrebbe sicuramente potuto innescare un meccanismo virtuoso cercando di coinvolgere proprio quei cervelli della cui fuga spesso ci lamentiamo. Gennaro Esposito
Vedi anche: Le nomine nel comune di napoli un cancro da estirpare (clikka)
che bell’articolo…ma tu Gennaro Esposito esisti x davvero ?
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🙂
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