Bagnoli la relazione della commissione parlamentare di inchiesta sulla bonifica

colmataDi seguito la relazione della commissione parlamentare di inchiesta sulla bonifica di bagnoli sono circa 36 pagine, che vale la pena leggere per capire che la colmata va rimossa perché è una spugna che rilascia sostanze inquinanti e perché ciò è previsto per legge! Ancora oggi sento in giro dire “castronerie”  che vengono riportate anche dai giornali secondo cui la colmata sarebbe un “panettone” e si potrebbe utilizzare tipo come “banchina prendisole” … forse col rischio di avere una bella abbronzatura fosforescente. Inoltre, la cosa assurda è che a distanza di oltre quindici anni le amministrazioni di controllo non riescono a dire nulla di certo per il groviglio, credo, cerato ad arte tra controllato e controllore. In sostanza l’ARPAC, secondo la commissione, ha eseguito i controlli sulla base di un protocollo redatto dal controllato (Bagnolifutura). E’ del pari allucinante il balletto che si è scatenato con la prima ipotesi di fare la coppa america a Bagnoli utilizzando proprio la colmata, ebbene lo stato dell’arte doveva essere tale di bocciare immediatamente la proposta ed, invece, gli organi di controllo si sono tirati indietro solo quando è intervenuta la magistratura. Della serie la politica da sola non ce la fa perché è incapace di amministrare! Non dico altro leggete la relazione … relazione della commissione di inchiesta parlamentare del 12.12.2012 clikka

Come gruppo di Ricostruzione Democratica abbiamo fatto un comunicato stampa e provvederemo a fare una interrogazione consiliare. Il tutto è stato ripreso da La Repubblica Napoli di oggi (20.02.2013) dove alla nostra posizione di è aggiunta quella del capogruppo di Federazione della Sinistra Sandro Fucito. Ecco il nostro comunicato stampa: “Il gruppo di RD apprende con stupore l’esistenza di voci che vorrebbero conservare parte della colmata per farne una terrazza a mare e localizzare un porto a Nisida. A tale proposito ribadisce che la destinazione alla balneazione e l’integrale rimozione della colmata sono obbligatorie ai sensi del vincolo paesistico del 99, del P.R.G. del 1998 della legge 582 del 1996 e, ricorda, che la relazione della commissione parlamentare d’inchiesta sulle bonifiche votata a dicembre 2012 ha testualmente affermato, a pag. 347 : “non vi è margine di discrezionalità sull’attuazione della rimozione della colmata ma solo sulle modalità attraverso le quali effettuare tale rimozione in condizioni di sicurezza per i cittadini”. Al solo scopo di fugare ogni dubbio circa la concretezza di una tale ipotesi, il gruppo presenterà un’interrogazione agli Assessori all’urbanistica, alle politiche urbane e all’ambiente. Gruppo di Ricostruzione Democratica” 

Ecco la rassegna stampa. Mi chiedo se chi suggerisce queste cose avrà letto per lo meno la relazione??? rassegna stampa su bagnoli del 19.02.2013

Altri miei post su Bagnoli:

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bagnolifutura

la posizione di Ricostruzione Democratica su Bagnolifutura

Bagnoli Fuorigrotta un occasione di sviluppo

3 risposte a "Bagnoli la relazione della commissione parlamentare di inchiesta sulla bonifica"

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  1. Carissimo Gennaro, quando ero ragazzo nell’anno 1969 ero studente del Nautico e ricordo centinaia di camion che uscivano dall’ Italsider pieni di materiali che riversavano oltre il muretto del lungo mare di Pozzuoli: via Napoli. Dopo tante e tante camionate di quella “roba” si costrui’ quella che oggi é il nuovo lungomare di Pozzuoli e dove tanta gente passeggia e gioca all’aria aperta. Mi chiedo se per caso questa piattaforma ha qualcosa in comune con la colmata? Mi riferisco al materiale impiegato e quindi la pericolosità. Buon lavoro

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  2. La rassegna stampa del 20/02/2013 ci riconsegna “l’antico sogno” del vice sindaco Santangelo e dell’allora presidente dell ‘Acen Ambrogio Prezioso”faremo della colmata una terrazza fiorita”.
    Ci saranno dei “privati” (quali?????????) che ne toglieranno una fettina (forse,già il consigliere Santoro suggerisce di lasciarla tutta aderendo in pieno al gioco delle parti o dei patti che dir si voglia) in cambio del mantenimento di un già taroccato ,all’origine, indice di fabbricabilità(si calcolò financo il costone tufaceo di Coroglio per rappresentarlo basso, ma solo rappresentarlo basso).Gli stessi privati o il mondo Cooperativo(di nota appartenenza) in virtù di” tale impegno” lasceranno qualche elemosina nel piatto pubblico,si costruirà a 300 metri dalla costa e con lo yacth parcheggiato a Nisida. Cementificazione,non risanamento dell’ambiente,snaturamento umano e antropologico di un territorio , l’incubo di ieri è divenuto il nostro presente.

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