Alla spartizione partitica del potere, preferisco la condivisione del potere e la cessione di sovranità in favore della partecipazione alle scelte amministrative dello Stato e degli Enti Locali. Non condivido scelte isolate giustificate dalla assunzione della relativa responsabilità perché esse spesso celano accordi volti unicamente all’accrescimento del proprio potere personale. Il vero leder si annulla nella scelta collettiva per essere il solo terminale della comunicazione. Sono convinto che i sistemi maggioritari hanno compiuto il loro corso ed in un momento delicato di crisi rappresentano addirittura un pericolo per il loro sbocco naturale verso la deriva autoritaria ed il dirigismo. Urge il cambio di una classe politica corrotta nell’azione e nel pensiero perché legata a logiche di “clan” dove il bene comune e l’interesse pubblico viene dopo l’interesse personale e dopo l’interesse del “clan”. Questi i principi cardine di ogni nuova forza politica o rinnovata che voglia assumere la sfida del governo del paese.
La condivisione del potere

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