Dopo l’approvazione del Regolamento del 15 maggio scorso (clikka), sulle nomine in società, enti o istituzioni, ho letto molti articoli apparsi sul il Mattino di Napoli che si è occupato, quindi, di un tema centrale per il miglioramento della politica e dell’amministrazione cittadina.
Su questo importante tema credo che anche in Regione Campania, si dovrebbe iniziare a mettere mano, visto che i numerosi scandali nazionali hanno fatto dichiarare a più di un esponente del governo che occorre maggiore trasparenza ed imparzialità anche per le nomine di competenza governativa. E’ recente, infatti, la dichiarazione del nuovo Presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, secondo cui i suoi collaboratori saranno selezionati attraverso una call pubblica. Sento però il dovere istituzionale, essendo l’estensore del regolamento sulle nomine, di sgombrare il campo dai dubbi manifestati dal Sindaco sulle pagine del suo giornale circa l’eccesso di burocrazia che potrebbe essere di danno all’Amministrazione. E’ bene, infatti, osservare che con il regolamento approvato, da una parte si è sostituito quello vecchio che presentava dubbi di applicabilità per il mutato quadro normativo, dall’altra non si è fatto altro che rendere trasparente un procedimento che, invece, si è sempre svolto in stanze chiuse e secondo logiche di cui il paese ormai deve fare a meno. L’ultima nomina sindacale, infatti, è stata quella in NapoliServizi, di Allocca che ha sostituito Scalella e che, nei corridoi del Comune, si dice sia attribuibile alla componente ex UDC del Consiglio Comunale.
Le prossime nomine di cui ho letto sui giornali sono, invece, quelle dei componenti del CDA del Centro Agroalimentare di Napoli (CAAN) rispetto alle quali, pare, ci sia una indicazione che va da Centro Democratico ad IDV, non a caso i partiti che si sono espressi contro l’approvazione del regolamento. Per essere chiari, in Consiglio Comunale il dibattito si è acceso proprio sugli emendamenti che tendevano a vanificare lo spirito della trasparenza del regolamento, nonché sulla immediata esecuzione del regolamento medesimo, che secondo alcuni esponenti della maggioranza richiedeva l’allestimento degli uffici. Ebbene, oggi il sospetto che ho avuto durante i lavori del Consiglio trova conferma proprio in occasione della imminente scadenza delle dette nomine al CAAN.
Orbene, non posso non unirmi al coro di coloro che esortano il Sindaco ad applicare immediatamente il regolamento evitando di nominare persone semplicemente indicate dai partiti. Peraltro, proprio nel CAAN di Volla ho avuto modo di comprendere quanto sia necessario avere personale dirigente qualificato. Difatti, nonostante il Consiglio Comunale si sia espresso da oltre un anno affinché il mercato ittico di Napoli rimanesse a Napoli nel suo edificio storico di Piazza Duca Degli Abruzzi, ad oggi tale importante mercato non è ancora rientrato, rimanendo a Volla con un danno economico enorme per i 29 operatori dell’ittico. Ebbene, a gestire tale vicenda è stato il Presidente del CDA del CAAN, ex senatore Lorenzo Diana, in sostanza un politico laureato in storia e filosofia, con nessuna esperienza manageriale di rilievo e con il solo merito di essere esperto di anticamorra.
Sono convinto, invece, che per le nostre società partecipate le quali gestiscono decine e centinaia di milioni di euro, provenienti per la maggior parte dalle tasche dei contribuenti, dobbiamo pretendere di più.
Da il Mattino del 18.05.2014 – Valerio Esca
Nomine, ok del sindaco ai paletti «Ma attenti a troppa burocrazia»
Lettteri: «Se non le applica subito il Consiglio lo sfiduci»
Le partecipate, le regole Nomine, ok del sindaco ai paletti «Ma attenti a troppa burocrazia» Lettieri: «Se non le applica subito il Consiglio lo sfiduci» Valerio Esca Sì alla trasparenza, no agli eccessi di burocratizzazione. Il pensiero del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo il voto in Consiglio comunale di giovedì, che ha visto approvata a maggioranza la delibera sulle modiche al regolamento per le nomine all’intemo di enti, istituzioni e società, è chiaro. Un ragionamento figlio di una lunga riflessione che il primo cittadino ha maturato in questi ultimi due giorni. Un regolamento che secondo i proponenti, i tré di Rd (Molisso, lannello, Esposito), si fa portatore del principio democratico della trasparenza. Il sindaco su questo punto chiarisce: «Noi siamo sempre stati super-trasparenti. Tutte le nomine sono sempre state fatte al di fuori dei contesti del passato. Che ci siano poi regole che valgano come carattere generale e che rafforzano anche per il futuro i procedimenti di nomine è un fatto positivo purché non prevalga un eccesso di formalismo e burocratizzazione». In sostanza il sindaco teme checisipossa impantanare in procedimenti fatti di carte e lungaggini che poco aiutino il funzionamento della macchina amministrativa. L’ex pm infatti spiega: «Spesso si deve intervenire rapidamente e nominare in dei posti decisivi delle persone competenti, quindi bisogna sempre avere un giusto equilibrio tra rapidità, efficacia, prontezza e trasparenza. Le regole servono ma la nostra trasparenza è indipendente dalle norme che vengono messe. Per il futuro è bene creare un recinto giuridico che funzioni». Il primo banco di prova sarà il Caan: il mandato dei vertid scade lunedì, anche se non è un termine perentorio. In passato ci sono voluti anche mesi prima di sostituire gli amministratori di una partecipata. Proprio su questo punto il capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale, Gianni Lettieri, lancia strali al primo cittadino e tuona: «Mi aspetto che de Magistris rispetti il regolamento sulle nomine nelle società partecipate, approvato in Consiglio comunale, già a partire da lunedì con il Caan. Non è possibile che faccia finta di nulla andando avanti con laprassi seguita finora. Adesso bisogna scegliere tra i curriculum che saranno ricevuti per ogni singola nomina, valutando i più adatti sulla base esclusiva del merito e delle competenze, e non su logiche’conoscitive·da prima Repubblica di spartizione partitica». Poi l’affondo del presidente di Fare Città: «Se le nomine dovessero essere effettuate senza seguire il nuovo regolamento, avremo la conferma che il Consiglio comunale è utilizzato dall’amministrazione solo per fare chiacchiere. In questo caso mi aspetto una sfiducia compatta da parte di tutti quelli che hanno votato il regolamento, per sapere se davvero fanno sul serio nell’opposizione al metodo de Magistris». L’ex pm ci tiene a chiarire anche questo punto: «Adesso vediamo quello che dobbiamo fare. I regolamenti si mettono in pratica, quindi applicheremo le procedure previste». Le modiche comunque non entreranno subito m vigore fanno sapere da Palazzo San Giacomo perché non c’è stata ese cuzione immediata. Bisognerà attendere i tempi della pubblicazione: si tratta di 15 o al massimo 20 giorni. Intanto, il voto dell’aula di giovedì ha visto spacchettarsi ancora una volta la maggioranza di de Magistris, che non ne fa un dramma: «Sono atti sui quali è fisiologico che ci possa essere una divisione». Ha fatto discutere invece il voto contrario di Idv e Cd, che si schierano dalla parte dell’ex pm. Il segretario cittadino di Cd, Vincenzo Varriale, sottolinea: «Noi di Cd già nella riunione dei capigruppo avevamo dichiarato che avremmo votato in maniera contraria all’atto. Mentre una minoranza, nascondendosi dietro il nome della trasparenza di fatto, anche se indirettamente, ha sfiduciato il sindaco, che per legge e su mandato dei cittadini aveva il diritto dovere di indicare dei nomi ai vertid delle partecipate, assumendosene la responsabilità». La delibera votata dall’assemblea dovrebbe entrare in vigore entro 15 giorni o al massimo 20 L’efficacia De Magistris: «Serve equilibrio spesso si deve intervenire rapidamente» II primo cittadino Scelta giusta per il futuro, perché noi siamo stati sempre super-trasparenti II leader del centrodestra Basta con la prassi seguita fino ad oggi ora bisogna scegliere tra i curriculum Il Regolamento delle nomine di rappresentanti dei Comyne Apertura dei termini per le candidature a tutti i cittadini Dopo la chiamata i cittadini interessati possono partecipare inviando il proprio curriculum Entro 5 giorni dalla chiusura della il Comune dovrà pubblicare sul sito proprio sito istituzionale tutti i curriculum pervenuti Dalle candidature presso enti, aziende e società partecipate sono esclusi (oltre agli eletti in Consiglio comunale come già previsto) i cittadini non eletti, ma che hanno preso parte all’ultima tornata elettorale del Consiglio comunale sindaco è tenuto a scegliere la persona da nominare esclusivamente fra quelle inserite nell’elenco dei candidati cosi formato -tit_org- Nomine, ok del sindaco ai paletti «Ma attenti a troppa burocrazia»
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