Sento il dovere di dare voce a questa famiglia che mi ha scritto una lettera accorata sulla sofferenza dei cittadini residenti nei Quartieri Spagnoli: “Mi chiamo C.B. abito nei Quartieri Spagnoli, siamo una famiglia tranquilla monoreddito con due figli a cui stiamo cercando con grossi sacrifici e rinunce di fornirgli un’adeguata educazione e valori, purtroppo quest’inverno siamo stati costretti a separaci mandando i nostri figli, su consiglio del nostro medico, presso i nonni perché le condizioni ambientali a vico L. erano diventante non più sopportabili. Signor Consigliere a vico L. all’incrocio con vico F., in pochi metri ci sono ben cinque attività di ristorazione: tre bar (____, ____ e ____) e due ristoranti (____ e ___), che si sono impossessati dell’intero tratto di strada trasformandolo in una discoteca con musica dal vivo con cantati neomelodici, feste con fuochi di artificio, balli e tutte le sere oltre ad impedire il passaggio pedonale diffondono musica ad altissimo volume fino a notte inoltrata. La frequentazione di questi locali è caratterizzata da delinquenti e pregiudicati, come lo sono i gestori che minacciano chiunque tenta di protestare. Noi non riusciamo più a vivere ho inoltrato centinai di esposti sia alla Polizia Municipale della sezione Avvocata che al Perfetto senza che nulla è cambiato, anzi la vivibilità è peggiorata. È incomprensibile l’assenza delle istituzioni e in particolare la complicità della Polizia Municipale che non chiude questi locali spazzatura costringendo noi cittadini e torture continue. Signor Consigliere per carità faccia qualcosa Lei per ridare a noi cittadini una speranza per vivere. Grazie anche da parte dei numerosi residenti che si sono affidati a me per gli esposti e oggi per la supplica a Lei”. Ovviamente, sfruttando tutte le prerogative della mia funzione pubblica, farò tutto ciò che mi è possibile, ma sento la necessità che questa sofferenza, continuamente comunicata alle istituzioni, sia pubblica perché non si può dire ai cittadini di denunciare se poi le denunce restano lettera morta, anzi finiscono per esporre i denuncianti all’attenzione dei denunciati. E’ bene ribadire, come dice Saviano, che a Napoli, anche ai Quartieri Spagnoli, non si spara più come prima, perché la camorra sta facendo affari, grossi affari. Il crimine non è affatto sparito si è trasformato incrementandosi pure, invadendo il commercio e provocando una alterazione della concorrenza che finirà per espellere gli operatori commerciali perbene e corretti. E’ un allarme che da anni denuncio in consiglio comunale ed alle altre istituzioni, eppure, trovo ancora molte resistenze, in chi non vuol vedere, non solo nell’amministrazione, ma anche nella giustizia. Se questo è il costo che i cittadini devono pagare per mantenere una traballante pace sociale lo si dica apertamente!








