Ecco il piano di riequilibrio finanziario approvato dalla Giunta con delibera n.35 del 25.01.2013 (clikka) che sarà portata all’attenzione del Consiglio Comunale il 28.01. p.v. (delibera n. 3 del 28.01.2013) e dovrà essere approvata, secondo quanto dispone il D.L. 174/2012, entro il 29.01.2013, pena la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. Devo dire che non l’ho ancora studiata bene e solo lunedì alle 12,00 avremo la possibilità di avere il parere del Collegio dei Revisori, il tempo, ci hanno detto, non c’è stato per poter meglio approfondire i temi che ci stanno a cuore. Io ho avuto l’opportunità di intervenire in commissione giovedì 24.01 u.s. con l’assessore al Bilancio che non aveva ancora la delibera (giunta il giorno dopo). In quella sede ho manifestato le mie perplessità poiché ancora oggi non si è fatta luce su come siamo arrivati a 870 milioni di crediti inesigibili ed a come siamo arrivati a circa un miliardo di altri debiti. In particolare ho chiesto dei derivati che il Comune ha in pancia (di cui ho già parlato in un altro post clikka) chiedendo se vi fosse stato un esame particolare, visto che il Tribunale di Milano ha ritenuto nulli i contratti in quanto frutto di un reato. La risposta dell’Assessore è stata semplicemente che ad oggi non converrebbe “riscattare” questi derivati (peraltro all’epoca è probabile che era presidente del Collegio dei Revisori). Da quanto ho capito non c’è nulla circa l’accertamento delle responsabilità pregresse (nel segno del chi ha avuto avuto) e, quindi, mentre a Reggio Calabria con un disavanzo di oltre 600 milioni di euro si è suicidata la dirigente dei servizi finanziari Dott.ssa Fallara ed è stato aperto un procedimento per falso in bilancio a Napoli, invece, tutto tace! Non saprei oggi i cittadini napoletani si trovano in una condizione per colpe che non verranno mai accertate ed i bilanci del Comune di Napoli sono stati sempre un mistero essendo prevalenti, da quello che ho qualche volta sentito, le ragioni cd. politiche. Ma la politica, io mi chiedo sempre, non dovrebbe essere al servizio della buona amministrazione? Come al solito è ben accetto qualsivoglia parere sulla delibera visto che è un piano decennale e che inciderà molto sulla pelle dei cittadini…. Infine per cercare di sopperire all’internalizzazione della gestione del patrimonio immobiliare si è affidato tutta la gestione alla Napoli Servizi che però, ironia della sorte entro il 30.06.2013 dovrebbe essere venduta come riportato nella delibera n. 48/2012 (clikka).
Bilancio Consuntivo 2011 il Parere del Collegio dei Revisori
Già ho indicato le delibere di proposta al consiglio del rendiconto consuntivo 2011 e di ricognizione dei debiti fuori bilancio in un altro post (clikka) che saranno al vaglio del Consiglio Comunale il 29 ed il 30 p.v., di seguito riporto il parere del Collegio dei Revisori sul consuntivo 2011 che ovviamente ha un disavanzo tale che in caso di mancata adesione alla procedura di predissesto di cui al D.L. 174/2012 scatterebbe l’obbligo per il consiglio comunale di dichiarare il dissesto. Il consuntivo come ho già detto dovrebbe aver subito una tale quantità di controlli che oggi possiamo dire che è stata fatta una vera e propria “operazione verità” sui conti del Comune. La sfida è il piano economico/finanziario che ci aspetta per aderire alla procedura di predissesto che sarà soggetto al vaglio della Corte dei Conti in sede di controllo. Il tema non è assolutamente da sottovalutare perché si parla della carne e del sangue dei napoletani.
Ieri facevo una riflessione, mentre guardavo Monti da Fazio: in un Comune che ha un bilancio di circa 4 miliardi di euro non ci possiamo permettere di avere consiglieri non all’altezza di capire cosa si sta andando a votare, forse, inizio a pensare che fino ad oggi si è votato di tutto proprio per questo. Forse l’unico merito che dovremmo riconoscere all’attuale classe dirigente di Governo è quella, spero, di aver alzato l’asticella delle competenze. Non ci possono essere politici non in grado di capire la complessa macchina amministrativa che dovrebbero guidare o controllare né in grado di conoscere neppure l’abc del diritto amministrativo. Spesso mi allungo in disquisizioni che tra competenti avrebbero l’attenzione di quattro parole: “non si può fare”. Dal contenuto altamente tecnico degli atti che vi posto si capisce bene questa cosa. Forse, sarebbe il caso di pretendere che i partiti impieghino i soldi dei rimborsi elettorali in scuole di politica ed amministrazione con esami finali, anziché in primarie di partito o di coalizione.
Parere del Collegio dei Revisori sul Rendiconto Consuntivo del 2011
