L’Indecente proposta della vendita dello Stadio San Paolo

Non è la prima volta che si parla della vendita dello Stadio San Paolo su cui  ho avuto anche modo di esprimere pubblicamente la mia opinione (clikka). Il Patron del Napoli ha più volte proposto l’acquisto “nummo uno”, aggiungendo anche un progetto per la realizzazione di un centro commerciale annesso di circa 400.000 mq., sempre, previa concessione gratuita per 99 anni. In un paese ed una città normale una tale posizione la si sarebbe presa come uno scherzo di un burlone, invece, a Napoli il Patron queste proposte ha avuto il coraggio di sostenerle pubblicamente. Oggi vista la stretta sui conti il Sindaco ci ritorna e sui giornali cittadini parla proprio di vendita (clikka), sennonché, occorrerebbe ricordare al Capo dell’Amministarzione Comunale, che lo Stadio San Paolo appartiene al cd. patrimonio indisponibile del Comune di Napoli e non credo che lo si possa vendere. Ebbene, ciò che mi sconvolge non è tanto la proposta “illegale” fondata sull’ignoranza, ma il fatto che si dichiarino cose del genere senza neppure aver tentato di racimolare diversamente una economia dal medesimo impianto che ha enormi potenzialità. Possibile che al Comune nessuno abbia mai pensato di sponsorizzare lo Stadio, possibile che mai nessuno si sia accorto che qualche anno fa è stata fatta anche una proposta alternativa (clikka) che ebbi modo, io stesso in qualità di consigliere comunale, di depositare come proposta di delibera per la sponsorizzazione? Come dire si liquida il patrimoio in saldo e non si ricercano altre soluzioni per fare in modo di proteggere ciò che abbiamo, per lasciarlo ai nostri figli!

L’Allarme Sociale della Movida Alcolica

Oggi (04.04.2018) un’ampia Rassegna Stampa su Alcol e Movida (clikka), dopo la morte di Nico, un ragazzo di 20 anni che a Positano, grazie ad una notte alcolica è morto precipitando giù da una scarpata. Molti commentatori chiriscono quali sono i termini della questione, su cui invano, con il Comitato per la Quiete Pubblica e la Vivibilità Cittadina, stiamo cercando di portare all’attenzione delle Istituzioni. Siamo addirittura giunti a redigere un Questionario (clikka) da somministrare nelle scuole medie secondarie, perché crediamo che il fenomeno debba prima essere studiato nella sua dimensione. Ebbene il Questionario lo abbiamo consegnato, nella occasione in cui abbiamo partecipato al Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura, a Sindaco, Prefetto e Questore, chiedendo di essere aiutati a far decollare l’iniziativa, semmai con la collaborazioen del Provveditorato Regionale all’Istruzione e dell’ASL. Secondo voi abbiamo avuto una risposta? E’ ovvio che non ne abbiamo avute! Coloro che occupano le Istituzioni, politici o burocrati che siano, hanno l’obbligo si essere lungimiranti per prevenire i disastri sociali o naturali che siano. Come è possibile che queste persone non vedono ciò che viediamo e tocchiamo con mano noi. Basta osservare le pagine social dei tanti baretti, locali o discoteche per capire quale è l’approccio delle notti di movida acolica ed allucinogena napoletana. Abbiamo selezionato solo alcune delle pubblicità che costituiscono un vero e proprio incitamento allo sballo (clikka), se le guardate vi renderete conto di cosa stiamo parlando. La ricerca è lo sballo e vanno bene sia gli alcolici che le droghe fino a stare male. Il vomito è la meta da raggiungere è la riprova che si è andati oltre il limite. Forse abituati ai rapporti virtuali i giovani quando si incontrano cercano di ricostruire un mondo alterato dei sensi per evitare di incontrarsi veramente.

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