25 milioni di debito per lo Stadio San Paolo

OPGAnte Scriptum: Per piacere non scrivetemi che queste cose in campagna elettorale non le devo dire perché altrimenti agevolo Lettieri. Secondo me, invece, è proprio in campagna elettorale che queste cose (che peraltro ho sempre illustrato per trasparenza) vanno dette affinché i cittadini, liberissimi di votare chi vogliono anche de magistris, decidano con cognizione di causa ed animo libero!

A Napoli non abbiamo né un Mujica né un Zapatero, però quando si tratta di beni pubblici diciamo di scarso interesse o “difficili”, allora, si buttano i parallelismi con queste personalità politiche della sinistra di spessore. Frasi del tipo il Potere al Popolo, la lotta contro i Poteri Forti etc etc. Una sinistra antagonista che viene blandita con la concessione di beni pubblici fino ad arrivare ad una delibera con la quale si sarebbe dovuto addirittura (solo sulla carta vi rassicuro) espropriare i beni inutilizzati dei privati, mentre per i beni pubblici non utilizzati (colpevolmente dall’amministrazione) anziché fare il mea culpa, si rivolta la frittata e si dice diamoli al popolo in gestione, senza aggiungere “perché non ne siamo capaci noi!”. Demagogia? Opportunismo politico? Eppure la contraddizione è evidente a leggere altre delibere che, secondo questa tesi rivoluzionaria non sarebbero mai dovute essere emesse e che non si capisce se mai la cd. “sinistra sinistra” o la sinistra antagonista, avrà mai letto o se lette avrà mai capito, perché qua di cd. partecipazione popolare “nisba” nel modo più assoluto.

Ebbene, Vi offro l’esempio di due beni pubblici importanti, per i quali, dubito che siano mai state investite le assemblee popolari, i cittadini del quartiere o le municipalità o la sinistra antagonista tanto attiva. Altro che partecipazione, in questo caso vige il principio dell'”IO SONO IO E VOI NON SIETE un… ” cavolo del Grande e compianto Alberto Sordi. Ma a questo punto chiederei alla sinistra che si riempie la bocca, di non stare a guardare perché altrimenti delle due l’uno o è collusa o, peggio ancora, è assolutamente inconsapevole, ignorando completamente cosa si sta facendo alle sue spalle.

Ebbene, vi offro in lettura la delibera  per la ristrutturazione dello Stadio San Paolo (clikka) che, per fortuna è una bufala confezionata ad arte per la campagna elettorale, in quanto, come dice il Ragioniere Generale (non lo dico io), il danno che potrebbe derivare dal “regalo” di 25 milioni di euro” non essendo di competenza della Giunta (mi chiedo se la Giunta lo sapeva?) non è attuale perché si dovrà attendere la pronuncia del Consiglio Comunale, al quale inconsapevolmente sarà data in pasto, senza che neppure i consiglieri se ne accorgano, infilata nel piano pluriennale e nella relazione programmatica e poi, per le rigidità di bilancio, si scatenerà il caos economico/finanziario/amministrativo per la evidente violazione delle norme citate sia dal Ragioniare Generale  che dal Segretario Generale.

Altra delibera è quella relativa ad un importante impianto natatorio per il quale è stata fatta una proposta di gestione a canone zero (clikka), che potrebbe pure starci, ma la cui decisione (per il cd. potere al popolo) non avrebbe dovuto essere adottata se non dopo una bella “assemblea popolare di sinistra”. Un impianto che potenzialmente potrebbe fruttare (anche oggi) circa 60/70 mila euro al mese.

Ovviamente mi viene da ridere per come viene presa in giro i pochi fessi della sinistra napoletana ed antagonista e mi limito, come sempre, a far parlare le carte avendo selezionato i passi più importanti della relazione del Ragioniere Generale e del Segretario Generale, che ovviamente potrebbero essere asserviti a Renzi o ai Poteri Forti o semplicemente dire le cose che mettono nero su bianco “per dispetto”.

Ci dovremmo, invece, chiedere se mai qualche consigliere si andrà mai a leggere l’intera manovra di bilancio per evitare questo scempio o per lo meno far emergere le stridenti contraddizioni. In tutto questo mi chiedo dove stanno (e dove stavano, quando io ho sollevato questi importanti temi di giustizia sociale clikka) i tanti infervorati militanti di sinistra che hanno partecipato alla campagna elettorale ….

Ecco cosa dicono i più alti dirigenti del Comune sul mutuo da caricare sui cittadini napoletani di 25 milioni di euro:

Ragioniere Generale Dott. Raffaele Mucciariello: “La deliberazione in esame, dopo aver effettuato una premessa in termini di analisi dello stato di fatto del cespite in argomento, e suffragando apoditticamente la oggettiva rilevanza per la città dello stesso, attesta la indifferibilità degli interventi di manutenzione straordinaria necessari a garantire principalmente:

.- adeguamento dell’impianto sportivo alle disposizioni che regolano le attività calcistiche internazionali impartite dalla UEFA;

.- permanenza delle condizioni di certificabilità della rispondenza degli impianti direttamente connessi;

.- riqualificazione dell’impianto antincendio;

.- ottemperanza a prescrizioni degli Organi di controllo;

.- rilascio autorizzazioni e agibilità;

….. Preliminarmente, deve necessariamente rilevarsi che qualsiasi proposta che, come quella in questione, propone la contrazione di mutui e prestiti per il finanziamento di investimenti deve necessariamente contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati al piano di riequilibrio finanziario pluriennale fissati ai sensi del comma 9 bis del 243 bis del TUEL. Ciò premesso, sotto il profilo della regolarità della documentazione prodotta, ci si limita a prendere atto di quanto riportato nella premessa della deliberazione, circa il fatto che l’accensione dell’indebitamento determini, sia in termini di maggiori economie di gestione del cespite, sia in termini di preservazione degli introiti assicurati dall’utilizzo dello stesso, che chiaramente verrebbero meno nel caso in cui, come dichiarato dal dirigente che sottoscrive la proposta, dovesse verificarsi la chiusura dell’impianti per mancata ottemperanza alle prescrizioni delle autorità preposte al rispetto della normativa sulla sicurezza.

Dal punto di vista dell’opportunità di procedere ad un simile sforzo economico da parte dell’Amministrazione, si ritiene opportuno che l’investimento proposto debba essere attentamente valutato anche alla luce della declinazione pluriennale dell’ammortamento del finanziamento, in relazione alla entità temporale presumibile dell’azione di manutenzione straordinaria e nella misura della vita utile del cespite oggetto dell’intervento. Per ciò che attiene al rispetto delle competenze proprie dei soggetti che adottano i provvedimenti, si rileva che la proposta in esame prevede una copertura finanziaria – seppure disposta e prevista nei documenti di programmazione finanziaria 2016/2018 approvati dalla Giunta Comunale con deliberazione di proposta al Consiglio n. 318 del 29 aprile 2016 – la cui attivazione, concernendo nuovo indebitamento di stretta competenza dell’organo consiliare, non potrà che definirsi all’atto dell’approvazione della citata deliberazione di Giunta. Data la natura di atto di indirizzo, pertanto, nulla può essere osservato sotto il profilo della giusta imputazione sul bilancio, mentre per ciò che attiene all’osservanza dei principi contabili e all’impatto sugli equilibri economico-finanziari e sugli equilibri patrimoniali dell’ente, si effettuano le seguenti ulteriori considerazioni.

Con l’entrata in vigore del nuovo sistema di contabilità armonizzata, al fine di procedere alla contrazione di nuovo indebitamento, occorre attestare la capacità dell’ente di poterne sostenere l’onere:

  • in termini di nuove regole di pareggio di bilancio, visto che lo stesso incide sull’equilibrio dei primi quattro titoli della entrata in termini di accertamenti in rapporto ai primi due della spesa in termini di impegni;
  • nella misura del rapporto tra quote di debito rimborsato e nuovo debito contratto;
  • in esito a possibili contrazioni di indebitamento per supportare eventuali azioni esecutive.

Con le precisazioni di cui sopra e valutato in termini di mero indirizzo ancora la copertura finanziaria, il parere potrà definitivamente essere reso sugli atti di gestione concludenti consequenziali”.

 Il Segretario Generale Dott. Gaetano Virtuoso: “…. Al riguardo, si precisa che, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento comunale sul sistema dei controlli interni, il parere di regolarità contabile implica che siano state svolte attente valutazioni in ordine a: ”…  il rispetto delle competenze proprie dei soggetti che adottano i provvedimenti; la giusta imputazione al bilancio e la disponibilità sul relativo intervento o capitolo; l’osservanza dei principi contabili e delle norme fiscali; la valutazione degli effetti che si determinano per il bilancio dell’Ente in relazione agli equilibri economico- finanziari dello stesso; la valutazione degli effetti che si determinano per il bilancio dell’Ente in relazione agli equilibri patrimoniali”. Altresì rilevanti, le valutazioni sulla coerenza dell’atto proposto rispetto alle prescrizioni del Piano di riequilibrio, affinché lo stesso si mantenga idoneo, sia in termini di competenza che di cassa, all’effettivo risanamento dell’Ente.

In buona sostanza, la Ragioneria dell’Ente non ritiene, allo stato del procedimento istruttorio rilevabile dall’atto, di poter fornire il proprio parere sulla proposta in termini concludenti secondo i profili di valutazione che la normativa di legge e regolamentare assegna al responsabile del Servizio Finanziario, ai fini del controllo contabile e degli equilibri di bilancio (articolo 49, 147bis e 147 quinquies T.u. 267/2000 e art. 18 Regolamento comunale), inquadrando, pertanto, la proposta medesima, come atto di mero indirizzo, scaturente, evidentemente, dagli esiti della deliberazione C.C. n. 698 del 30/10/2015, ad oggetto “Stadio San Paolo – studio di fattibilità a valere quale progetto preliminare presentato da Filmauro srl in accordo con la Società Sportiva Calcio Napoli Spa ai sensi della legge 147/2013”, per effetto della quale si è conclusa la procedura per la ristrutturazione e l’ammodernamento dello stadio San Paolo avviata ai sensi dell’art. 1- commi 303 – 305 – della legge 147/2003.

Le considerazioni e condizioni esplicitate nel parere della Ragioneria Generale ai fini della sostenibilità economico finanziaria della linea d’azione tracciata nella proposta, con riferimento, in particolare, alla coerenza con le nuove regole in materia di contabilità armonizzata e di pareggio di bilancio, conferiscono, effettivamente, alla proposta stessa una configurazione di atto di indirizzo, in cui l’approvazione dello studio di fattibilità rileva, allo stato, solo in linea tecnica, necessitando, per il finanziamento dell’investimento, ulteriori verifiche di competenza degli uffici comunali (non solo di ragioneria), anche in relazione ai vincoli, sia di carattere generale, previsti dall’art. 200 che speciale, imposti dall’art. 243 bis, art. 9bis – T.u. n. 267/2000 agli enti che hanno fatto ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale, e le determinazioni dell’Organo consiliare ai sensi dell’art. 42 del richiamato Testo Unico.

Stadio San Paolo: I Cittadini pagano ed il Calcio Napoli no!

delaurentiisdemagistrisA beneficio dei cittadini napoletani e delle Casse Comunali, sono dovuto ricorrere alla Corte Dei Conti (clikka) per ottenere il pagamento dei canoni  dovuti dal 2006 al 2014 dal Calcio Napoli (ben 6.230.000.000,00 €.) per l’uso dello stadio San Paolo, da cui, è il caso di osservare, il patron del napoli, ricava circa 120 milioni di euro all’anno! Ebbene, proprio perché, posso dire di “conoscere i miei polli” ho chiesto se per caso non si fosse di nuovo verificata una situazione del genere, avendo la conferma (non la sorpresa) di scoprire che è così! Dall’ultimo pagamento, infatti, il Calcio Napoli si è guardato bene dal pagare accumulando un debito di altri 644.593,83 €. come certificato dal Servizio Comunale (clikka) oltre alle altre somme dovute per la mancata sottoscrizione della convenzione. E’ singolare la risposta dal Calcio Napoli secondo cui non avrebbero ricevuto la diffida a pagare, come se fosse necessaria la diffida per sapere che i debiti vanno onorati alla scadenza!
Possibile che la politica è tanto debole verso i forti e tanto forte verso i deboli? Penso alle tante imprese e cittadini strozzati dall’Equitalia per qualche migliaio di euro e qui, invece, abbiamo crediti per milioni di euro che vengono lasciati inadempiuti per paura di “disturbare” e crearsi dissenso anziché consenso. Come dire in servizio fino agli ultimi giorni di cosiliatura! spero che nel nuovo consiglio comunale ci sia qualcuno che porti avanti questa battaglia di giustizia sostanziale!!!
Giusto per: Nel 2011 ho fatto una campagna elettorale con il megafono al grido: “Contro i Poteri Forti di questa Città Votate e fate Votare ….” con amarezza devo dire che mi sono ricreduto…
Repubblica Napoli (clikka) del 08.06.2016, Alessio Gemma:
Il Calcio Napoli non paga, il Comune lo diffida. Palazzo San Giacomo ha “messo in mora” la società di De Laurentiis. Il motivo? Il club non ha ancora versato i canoni di concessione dello stadio San Paolo per l’anno scorso. Si riapre lo scontro sull’impianto di Fuorigrotta.
Il Napoli non onora parte del fitto per il campo di proprietà del Comune: una somma di 644 mila euro. E gli uffici di piazza Municipio ricorrono alle carte bollate. “Si precisa – si legge in una nota interna del 6 giugno – che il servizio gestione grandi impianti sportivi ha notificato alla Società Sportiva Calcio Napoli diffida al pagamento e contestuale messa in mora per un importo complessivo pari a 644.593,83 (Iva inclusa) per i canoni concessori per il periodo 1 settembre 2014 a tutto il 30 settembre 2015, comprensivo di relativo canone pubblicità stesso periodo”.Dalla società sportiva fanno sapere di non aver ricevuto tale comunicazione dal Comune. Nella stessa nota si dà conto che il Napoli ha “regolarmente pagato i canoni relativi al periodo marzo-agosto 2014”, ma si apprende che il periodo successivo, cioè settembre 2014-settembre 2015, non è l’unico ancora scoperto. Perché si legge – “si resta in attesa della nuova convenzione approvata dal consiglio comunale”, per cui restano anche da pagare i canoni dall’1 ottobre 2015 al giugno 2016. Per quest’ultimo periodo è entrata in vigore il nuovo accordo tra Comune e club, che prevede un aumento del 20 per cento con altre spese a carico del Napoli. Per la nuova convenzione, approvata dal consiglio comunale, ci vuole un ultimo passaggio in giunta comunale.

Ma De Laurentiis la firmerà? Pare che il Napoli si sia fatto avanti in Comune per eseguire parte dei lavori allo stadio: bagni e area accoglienza per la Champions. Somme che la società potrebbe voler “compensare” con i canoni ora arretrati. Intanto il Comune ha già chiesto il mutuo da 25 milioni per ristrutturare lo stadio. Attacca Gennaro Esposito, ex presidente della commissione Sport: “Solo con l’intervento della Corte dei conti, il Comune ha incassato i 6 milioni di canoni antecedenti al 2014. Adesso ci risiamo poiché l’ente non è in grado di far rispettare gli obblighi contrattuali alla società. Spero che nel rinnovato consiglio comunale ci sarà qualcuno che svolga questa importante funzione di controllo e indirizzo”.

De Magistris con il Gioco d’Azzardo!

ludopatiaL’allarme che avevo lanciato ed i sospetti che avevo sulla reale volontà dell’Amministrazione De Magistris a far applicare il regolamento sul gioco d’azzardo (clikka) erano fondati!

Oggi leggo dal protocollo informatico ben due ordinanze (entrambe del 01.06.2016), la prima concede una ulteriore sospensione del regolamento di altri 60 gg (clikka) la seconda (clikka) corregge un errore materiale contenuto nella prima. Un bel po’ di tempo dedicato in corner al tema che, secondo me, non poteva essere toccato da un Sindaco ormai scaduto!!! Che fretta c’era!!!

Ma vi è di più c’è anche una parte del regolamento che non è sospesa contenuta nell’art. 19 che disciplina l’orario di funzionamento delle SLOT Machine in bar, tabaccherie ed altri esercizi commerciali che prevede l’orario di funzionamento dalle 09,00 alle 12,00 e dalle 18,00 alle 20,00 che l’amministrazione non sta affatto facendo applicare!!

Vi chiedo, infatti, di verificare Voi stessi, entrando in un esercizio commerciale di Napoli, ove sono installati tali congegni infernali, fuori dagli orari consentiti dal vigente regolamento, se queste macchinette sono spente!! Probabilmente avrete avuto anche l’occasione di entrare in un bar fuori orario consentito incontrando semmai un appartenete alle Forze dell’Ordine o  proprio un Vigile Urbano (di cui si è parlato molto in questi giorni). E’ evidente che è stata posta in essere una operazione elettorale sporca, in quanto, l’ordinanza è uscita fuori nell’immediato approssimarsi del cd. silenzio elettorale!! Ovviamente a pensare male non si sbaglia. Ai tanti amici e compagni, credo di poter dire che questa è l’ennesima prova di come nello schieramento di De Magistris non ci sia nulla di sinistra!!!

Se si potesse si dovrebbe verificare se e quanto gli imprenditori del Gioco d’Azzardo siano entrati nella campagna elettorale sostenendo schieramenti, sindaci e consiglieri!!

Ordinanza Sindacale del 04.04.2016 (clikka)

Con piacere vedo che il Consiglio di Stato, con una sentenza del 13.06.2016 conferma il potere dei Comuni di disciplinare la materia a conferma che l’impianto del regolamento è buono (Sentenza Consiglio Di Stato 13.06.2016). In questo senso anche il TAR Campania che nel nostro caso conferma la legittimità dell’impianto regolamentare. Estratto da Gioco News.it (clikka):

“Prime pronunce del Tar Campania sul regolamento sui giochi di Napoli, per ottenere la Scia necessaria a installare le slot serve relazione tecnica certificata.

“Il provvedimento impugnato – col quale l’amministrazione ha comunicato l’irricevibilità della Scia relativa all’installazione di apparecchi e di congegni, semiautomatici ed elettronici – evidenzia in motivazione la mancata allegazione della relazione tecnica di asseverazione a firma di un tecnico abilitato e della dichiarazione integrativa a firma del soggetto richiedente, documenti resi obbligatori dal Regolamento ‘Sale da Giochi e Giochi leciti’, approvato con delibera di consiglio comunale n. 74 del 21 dicembre 2015, relativamente al rispetto della distanza minima dai luoghi sensibili indicati all’art. 6 del Regolamento medesimo”.

Con questa motivazione il Tar Campania ha respinto i ricorsi di alcuni esercenti che chiedevano la sospensione del regolamento sul giochi approvato dal consiglio comunale di Napoli nel dicembre 2015.

“Il provvedimento impugnato, per quanto riguarda tale specifico aspetto, risulta immune dai vizi dedotti, laddove le contestazioni rivolte contro il Regolamento comunale non appaiono ammissibili in quanto i profili sostanziali concretamente lesivi non formano oggetto dell’atto applicativo“, concludono i giudici.”

Convocata una Seduta Spiritica per il Consiglio Comunale Fantasma nel pieno del CAOS Amministrativo

maschioangioinoOvviamente mi dovrò decidere a scrivere un manuale di diritto amministrativo partenopeo. Le elezioni si terranno il 5 p.v. ed il consiglio viene convocato l’8 giugno p.v. (clikka) con i consiglieri scaduti. Capisco che dal punto di vista amministrativo ci potrebbe pure stare (ma non troppo) ma questo dimostra come il caos amministrativo del Comune di Napoli sia a livelli ormai insostenibili. Una cosa che non si può credere e che i media dovrebbero attenzionare e ricamarci sopra affinché la prossima amministrazione abbia come primo obiettivo la riforma della macchina comunale ed una reale meccanismo di responsabilità amministrativa e disciplinare dove chi sbaglia paga senza se e senza ma!! Come dire siamo in una sorta di seduta spiritica, convocata all’occasione per far votare un consiglio comunale fantasma. Cliccando qui troverete l’intera manovra di bilancio previsionale diverse migliaia di pagine (clikka)

Per far capire di cosa sto parlando, riporto le conclusioni di una relazione del Segretario Generale (clikka) del 16.06.2014 che ho tenuto riservata ma che credo debba essere di dominio pubblico, redatta in occasione di una mia esplicita richiesta di instaurazione di procedura disciplinare nei confronti di tutti gli amministrativi resisi responsabili della perdita di decine e decine di milioni di euro per la dichiarazione di inammissibilità di 20 progetti di finanziamento per la ristrutturazione di 10 edifici scolastici (clikka) e per la ristrutturazione di 10 impianti sportivi (clikka). Ovviamente nessuno ha pagato!!! Ma a questo punto ci dovremmo fare due domande: quanti posti di lavoro avremmo creato con l’approvazione di questi 20 progetti? quanti impianti sportivi ed edifici scolastici avremmo reso più sicuri?

Ora andate a votare e scegliete il meglio per i Vostri figli!!!

Queste le conclusioni ma leggete l’intera relazione:

“Il Servizio Ispettivo osserva, nelle conclusioni, che su 352 progetti presentati dai Comuni alla Regione Campania per il cofinanziamento a valere sui fondi (POR) FESR 207/2013, circa il 75% di essi sono stati dichiarati inammissibili o ammissibili ma non idonei. Ciò denota una evidente, ma anche generalizzata carenza nella elaborazione progettuale che, conseguentemente, determina la mancata utilizzazione dei .finanziamenti europei “. ” Dalla descritta deficienza non è certamente immune il Comune di Napoli, che per l’errata/incompleta formulazione dei progetti si è visto dichiarare inammissibili al finanziamento tutti i 10 progetti presentati [ …. .}. La valutazione complessiva del modus operandi, però non può non tener conto degli effetti negativi sul! ‘azione amministrativa prodotti dal continuo avvicendarsi della dirigenza e dei dipendenti, unitamente alla mancanza di puntuali  passaggi di consegne “.

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