Il Diritto alla Mobilità dei Diversamente Abili

Il mio intervento nel Consiglio Comunale del 26.07.2022

Vi posto il mio intervento al Consiglio Comunale, sento però il bisogno di condividere con voi questa esperienza: dopo che sono intervenuto una persona diversamente abile, in carrozzella, mi ha contattato e mi ha raccontato il suo punto di vista. Mi ha detto che Napoli non è una città accogliente, che in Spagna hanno fatto una politica di rimozione delle barriere architettoniche seria ed efficace e mi ha detto che i turisti, diversamente abili, prediligono la Spagna per questo. Poi mi ha fatto una confessione che mi ha fatto mortificare e sentire veramente inadeguato come cittadino e come uomo, mi ha detto: “Consigliere io quando esco mi porto il “pappagallo” solo che il mio cruccio, la mia difficoltà è che non so dove buttare l’urina“. Questa cosa mi ha fatto sentire abitante di una città estremamente incivile per cui sento l’obbligo di condividerla perché solo la conoscenza e la mortificazione possono farci riflettere e, forse, cambiare ….

La Sanità e la Diversabilità non sono una priorità per caldoro

Biagio.TuttiAscuolaCredo che occorre mettere in fila tre notizie che ho appreso in questi giorni dai giornali che mi hanno dato conferma della inconsistenza della politica di Caldoro. A parlare non sono io, che sono candidato alla regione campania (clikka), ma coloro che operano in settori nei quali la politica regionale in questi cinque anni è stata fallimentare.

Per avere il polso della situazione basta leggere la lettera di Toni Nocchetti (clikka) pubblicata su Repubblica Napoli il 19.05 u.s. che descrive chiaramente lo stato dell’assistenza ai diversamente abili, nonché la lettera di un medico, Bruno Zuccarelli (clikka), apparsa oggi (23.05.2015) sempre su Repubblica Napoli che descrive lo stato della sanità campana che in campagna elettorale, guarda caso, diventa diciamo quasi “efficiente”. A condire il tutto la manifestazione di ieri (22.05.2015) sul lungo  mare dei  Diversamente abili e dei lavoratori del settore socioassistenziale (clikka) per protestare contro i laceranti tagli all’assistenza alla disabilità.

A sentire caldoro, invece, sembrerebbe che va tutto bene e che la Regione Campania è particolarmente attenta al settore delle politiche sociali sennonché in questo caso per sconfessare le bugie basta solo tener conto di quanto ci viene riferito da coloro che ogni giorno ed ogni ora della loro vita si trovano a subire sulla propria pelle la scure di caldoro!

Ogni tanto mi chiedo come si fa a non tenere conto di quanto qualche mese fa ha scritto il papà di Biagio (clikka), che sentendo sulle spalle tutto il peso dei tagli alla assistenza ai disabili ha lanciato un grido di allarme assolutamente ignorato da caldoro! Sono convinto che la sofferenza ed il disagio delle famiglie si può combattere solo con una politica di uguaglianza e solidarietà che ponga al centro l’uomo e non i tagli!

Politiche sociali: Prima le donne ed i bambini

1013086_3140497127415_508386769_nPrima le donne ed i bambini, così si dice se la nave sta affondando ed è così che ho iniziato il mio intervento stamane in commissione congiunta politiche sociali e bilancio con oggetto il pagamento delle prestazioni rese dalle case famiglia e per il sostegno alla cosiddette ragazze madri in difficoltà. Il dato che tutti noi cittadini dobbiamo conoscere è che presso le strutture napoletane ci sono oltre 500 bambini, tra cui, Neonati affetti da ADS, Bambini abusati, Bambini torturati, Bambini maltrattati, Bambini deprivati, Bambini repressi e Bambini depressi … Ebbene, per questi bambini il Comune è tenuto a pagare le rette alle Case Famiglie che non paga dal 2009 con la conseguenza che le case famiglia sono tutte indebitate con le banche e gli operatori non percepiscono lo stipendio da 15 a 20 mesi. In sostanza queste persone che stanno assistendo gli ultimi della nostra maledetta società (mi scuso ma non riesco a trattenermi) stanno facendo da bancomat al comune e quindi a noi cittadini ma ovviamente ora non ce la fanno più! Al Comune sono pervenuti i fondi del  D.L. 174/2012 e 58 milioni di euro sono stati stanziati per i servizi indispensabili. Ebbene, tra questi servizi solo 6 milioni sono stati destinati alle case famiglia e per i servizi in favore delle ragazze madri (che dal 2009 hanno un credito di circa 30 milioni) e che ovviamente con uno stanziamento del genere non riusciranno neppure a pagare i debiti in banca, figuriamoci gli stipendi! Ho chiesto con forza di conoscere che destinazione hanno avuto gli altri 52 milioni. Mi è stato riferito che sono andati agli altri servizi indispensabili come illuminazione, munnezza, buche etc. (non so cosa sono gli altri etc.). Come avreste reagito voi a questa risposta? Ho detto che quando la barca affonda si salvano prima le donne ed i bambini e, provocatoriamente, si spengano pure tutte le luci della città purché si assistano i bambini in difficoltà! Occorre che tutti coloro che si ritengono cittadini sappiano perché quando in TV si parla di tagli poi abbiano coscienza del fatto che si stanno tagliando le gambe anche ai nostri bambini maltrattati! Il neo assessore Roberta Gaeta ha dichiarato che provvederà a farsi carico del problema, noi di Ricostruzione Democratica abbiamo chiesto che si blocchino tutti gli altri pagamenti al fine di poter capire cosa si sta pagando e cosa no e per poter in scienza e coscienza fare quella comparazione di interessi che la nostra carta costituzionale impone e dove i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della assistenza sanitaria e sociale costituiscono il nucleo duro dei principi sempre più violati e deprivati da una politica economica che schiaccia i deboli ed arricchisce i padroni della finanza virtuale. Io non ci sto! e voi?

Ecco il documento che molti consiglieri comunali fanno firmato  clikka

 

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