Il Tribunale di Roma Boccia Grillo

grilloDopo la lettura della Ordinanza di oggi del Tribunale di Roma sulle espulsioni (clikka) trovo ancora più fondati i dubbi che ho sulla democrazia nel Movimento 5 stelle. La cosa che però mi ha colpito di più è il comportamento difensivo di Grillo che in modo politicamente scorretto ha fatto il gioco delle tre carte. E’ chiaro che ciò che accade in una associazione che si candida a governare il Paese ed è già presente in articolazioni territoriali dello Stato ci riguarda da vicino. Nella specie Grillo da quello che si deduce dall’ordinanza romana avrebbe ritenuto valida la sola associazione costituita il 14.12.2012 e di cui ho già scritto su questo blog (clikka) e non quella costituita il 04.10.2009 denominata MoVimento 5 Stelle, con la V maiuscola, la quale è retta da un “non statuto” ed è definita una “non associazione”. Come dire sembrerebbe, da quello che si capisce, che per grillo l’unica associazione vera sarebbe stata quella costituita nel 2012 da 4 persone tra cui Grillo ed il compianto Casaleggio, mentre quella risultante dal web a cui hanno aderito circa 30 mila cittadini speranzosi di cambiare il mondo sarebbe semplicemente virtuale e senza alcun valore. Un modo, a mio avviso, assolutamente scorretto in quanto lede innanzitutto le speranze e mortifica gli stessi iscritti al m5s. Spero non sia così e che grillo spieghi effettivamente come stanno le cose.

Ad ogni buon conto credo che termini e concetti quali quelli di “Non Statuto” e “Non associazione” o sono una burla del comico o sono ad arte utilizzati per “fregare” i cittadini ai quali si chiede la partecipazione sulla falsa rappresentazione dell’Uno Vale Uno …. e grillo vale più di tutti …

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Nel segno del Comando a Cinquestelle

grilloHo sempre pensato che i gruppi politici quando entrano in una istituzione debbano fare pochissimo uso del personale esterno cercando, per quanto possibile, di fare scouting nella stessa amministrazione selezionando le risorse interne e, per alcuni incarichi, come quelli di dirigenti assegnati questa estate dall’amministrazione de magistris, fare in ogni caso una procedura di selezione attraverso un interpello interno. Do’ per scontato anche che si debba essere particolarmente attenti a mantenere le promesse elettorali sempre e comunque potendo derogare alle stesse solo in extremis ed in casi eccezionali. Per il M5S ovviamente le promesse elettorali sono state rivoluzionarie nel vero senso della parola e fino ad oggi i gruppi parlamentari stanno facendo, per ciò che leggo dai giornali, un lavoro che non è assolutamente facile dalla posizione che occupano, anche se, in alcuni casi, è mancata un po’ di politica ed un po’ di democrazia.

Venendo al punto oggi leggo il pezzo di Fabrizio Geremicca su l’Espresso, che incollo in calce, e che mi lascia in un certo qual modo perplesso.

Dal Comune di Napoli, infatti, è “atterrata” alla Camera dei Deputati una dipendente dell’amministrazione cittadina con qualifica di istruttore amministrativo su richiesta della Camera stessa e grazie ad un provvedimento di comando (clikka) del Comune. Ora non comprendo molto ciò che è accaduto poiché se la “comandata” è molto vicina al M5S di Napoli (pare addirittura cofondatrice), mi sarei aspettato un’assunzione nello staff mentre, invece,  è stata chiamata per essere inserita nel servizio per le competenze dei parlamentari (clikka), quindi, non un ufficio di staff (che sarebbe stato più trasparente e del pari legittimo, anche se non in linea con le promesse) ma semplicemente amministrativo.

Credo che in questo momento storico, per chi si dichiara essere l’alternativa, le furberie non sono ammesse,  e la coerenza politico/amministrativa è un valore prezioso assoluto irrinunciabile, quindi,  sono certo che l’inserimento della comandata dal Comune di Napoli nell’ufficio della Camera, deputato tra l’altro a fare gli stipendi dei parlamentari, sia dovuto all’esigenza di trasparenza sulle cd. indennità dei parlamentari (che mi sembra ancora al palo), per le quali indennità il M5S ha fatto una battaglia ideologica in campagna elettorale promettendo che i parlamentari pentastellati avrebbero preso solo 2.500,00 €. al mese, restituendo tutto quello che non sarebbe stato speso. Ad oggi nonostante le mie ricerche non sono ancora riuscito a capire quanto viene restituito dai parlamentari cinquestellini, fermo restando che il criterio mi sembrerebbe avere una falla, poiché se un parlamentare si mette d’impegno può arrivare a spendere anche tutti i 10/15 mila €. al mese.

Per chiarire la mia posizione sul punto non credo che la politica non debba avere costi e che per un razzi o uno scilipoti forse anche mille euro siano troppi!

Per quanto mi riguarda ecco i nostri costi della politica (clikka). Al di la’ di ogni polemica e per amore di chiarezza aspetto quelli dei parlamentari cinquestelle che, sicuramente, il buon lavoro della “comandata” ci fornirà.

Da L’Espresso del 29.08.2013. Fabrizio Geremicca: “Da Napoli a Montecitorio. Una grillina in prestito. C’è un volto nuovo tra gli impiegati della Camera. Proviene dal Comune di Napoli e sbarca a Montecitorio grazie al meccanismo del “comando”, che consente ad un’amministrazione di richiedere, per motivi di necessità, la presenza temporanea presso i propri uffici del dipendente di un altro ente. Così il Parlamento ha chiesto “in prestito” per un anno Laura De Vita, istruttrice amministrativa, che dal primo agosto ha preso servizio a Roma. Alla Camera non si sentirà spaesata. Rivedrà, infatti, Roberto Fico, con il quale ha costituito nel 2011 il Movimento 5 Stelle Napoli, e Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera grillino doc”.

La libertà di espressione e la democrazia

partigiani-torino

Secondo grillo solo i capigruppo possono parlare per il movimento. Una curiosità: Se uno vale uno allora perché possono parlare per il M5S solo i capigruppo e Grillo? Chi dovesse dissentire potrà esprimere liberamente il proprio pensiero? Siamo al centralismo democratico o alla dittatura? Sulla democrazia, dico subito, non intendo cedere di un passo il bene è troppo prezioso e chi è stato eletto (anche più di chi non è stato eletto) ha la piena legittimazione politica, etica e morale di esprimere il suo pensiero, anzi ha il dovere di far conoscere il proprio pensiero ai suoi elettori “datoridilavoro”.  Questo è il post che mi è venuto di scrivere immediatamente dopo aver sentito e verificato la notizia sul blog di grillo. La novità del fenomeno parlamentare del M5S porta con se molti quesiti e l’Italia è troppo giovane per aver già dimenticato. La nostra Costituzione, infatti, è il frutto della riprovazione dei costituenti verso il fenomeno dittatoriale che avevano vissuto. Oggi, probabilmente sull’onda della paura, Grillo ammonisce i suoi eccedendo, credo, nel suo ruolo. Penso, infatti, che tutti i parlamentari del M5S, proprio perché eletti, hanno il diritto e sopratutto il dovere di dichiarare i loro pensieri a tutti gli Italiani ed in particolare ai loro elettori e gli Italiani non posso assolutamente consentire che sia messo loro un bavaglio, fosse anche per la ragione di evitare gaffe. Questo è un principio che è a fondamento della nostra Costituzione e neppure Grillo può violare. Spero con tutte le mie forze che i parlamentari del M5S abbiano contezza dei principi che sono in gioco espressamente dichiarati nell’art. 68 dove si legge proprio a tutela della libertà di espressione del parlamentare: “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni”. E’ così anche il precedente art. 67 in virtù del quale i Parlamentari esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato. Per carità anche a me fa schifo ciò che è accaduto per i casi scilipoti, razzi e de gregorio e chissà quanti altri, ma non si può, per una patologia  del parlamentare, abolire un principio di libertà e di responsabilità! Sento in particolare quest’argomento in quanto io stesso l’ho vissuto sulla mia pelle non votando in consiglio comunale il bilancio (clikka) e subendo anche un attacco feroce in consiglio comunale (clikka) che mi ha portato poi ad uscire dal gruppo Napoli è Tua per fondare il gruppo di Ricostruzione Democratica (clikka). Porsi contro la maggioranza del proprio gruppo, movimento o partito è una decisione sempre molto sofferta se assunta con coscienza, libertà e buona fede. Credo che ciò sia sacrosanto! Ancora non credo nella truffa della cd. democrazia diretta e chi la propone sa di essere un truffatore. Essa non è percorribile! Il rappresentante spesso è solo con la sua coscienza nella decisione del voto, perché il voto stesso presuppone quasi sempre una intensa attività di studio che non tutti possono fare (tal volta, purtroppo, neppure il rappresentante). Forse per realizzare la democrazia diretta potremmo abolire il parlamento e tutti gli organi elettivi e collegare tutti gli italiani tramite rete ad un enorme “cervellone” che propina test a risposte multiple da cui poi trae il testo di legge da applicare. Spero non sia questo il progetto di Casaleggio! Ad ogni buon conto credo sia una fortuna che in ogni famiglia ci sia ancora almeno una persona che ha vissuto lottando contro l’oppressione delle libertà.

E’ strano che per questo post sono stato stigmatizzato da attivisti del M5S che sono addirittura giunti ad abbandonare un gruppo Facebook perché si sono ritenuti offesi. Non capisco eppure credo che non abbia fatto altro che difendere il principio di libertà di espressione in particolar modo dei parlamentari del M5S!

Dal Blog di Beppe Grillo: “Lunedì sono stati eletti dai gruppi parlamentari del M5S per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo. Attenti ai lupi!”

La rabbia in politica. La speranza nei Giovani

gDLa vittoria di Grillo ha portato per la prima volta tutta la rabbia ed il rancore dei cittadini direttamente in parlamento. Grillo continua a chiamare i partiti esistenti morti, cadaveri, fantasmi etc…. I partiti che hanno maciullato ogni sensibilità politica e la sinistra non se n’è neppure accorta. Prima delle primarie aleggiava un senso di   paura tra i partiti, poi, visto il risultato delle primarie ed in attesa delle parlamentarie si è fatto largo un altro pensiero: é venuto il momento di piazzare gli amici, i parenti ed i dirigenti di partito, altro che società civile, qua contano le tessere annacquate con qualche nome famoso, qualche magistrato, qualche giornalista … vai che vince la coalizione del centrosx ed entriamo tutti in parlamento col premio di maggioranza! Oggi mi fa ridere la condizione di quei consiglieri regionali o provinciali che dovranno scegliere se farsi sei mesi di parlamento o rimanere nei loro consigli. Ovviamente la scelta non sarà politica ma un calcolo sulla somma delle indennità! Eppure la previsione l’avevamo fatta ed è strano che non l’avessero fatta anche loro. Bastava vedere i gazebo per strada occupati da persone che avrebbero dovuto fare propaganda che quasi si vergognavano di proporre le idee dei loro partiti. Il guaio è che la rabbia non si è ancora calmata non ha trovato uno sfogo conclusivo nel voto, perché Grillo tiene alta la tensione continua a sfidare tutti compreso il capo dello stato. Come se ne esce ? Spero che si trovi una soluzione che possa essere una vera mazzata ai partiti una vera soluzione finale che arrivi dai giovani e da quelli che non hanno mai contato nel partito perché troppo indipendenti! Occorre che si inneschi nella coalizione di centrosinistra un processo di rinnovamento radicale. Nel PD si sta facendo strada un nuovo percorso, qualcuno sta dicendo rinunciamo anche noi ai rimborsi elettorali. Bene, se il PD vuole, oggi è il momento di dare la prova.  Mi piacerebbe, infatti, vedere i Giovani Democratici che non hanno mai visto un soldo di questi rimborsi pretendere dai vertici che il Partito vi rinuncino, che pretendano un nuovo assetto dei vertici occupandoli loro, che dicano chiaramente carissimi Da Lema, Veltroni, Bindi, Finocchiaro etc etc.. ANDATE A CASA senza il rischio di essere commissariati! Ormai il muro è caduto e non è il caso di essere teneri, il cadavere si potrebbe rianimare e questi hanno dato prova di non volere alcun ricambio, di non volere nessuno dietro di loro, hanno sempre avuto paura della formazione di una nuova classe dirigente per mantenere il monopolio! L’unica strada è il ricambio forzato … lo capiranno i giovani democratici o sono tutti vecchi?

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