Le mie riflessioni sul sistema sanitario Campano su Repubblica Napoli di oggi: Grave è l’accusa al Sistema Sanitario Campano, rimasta senza risposta, di Gennaro Savoia (clikka), primario in pensione di anestesia e rianimazione dell’AORN Cardarelli, apparsa sulle pagine di questo giornale qualche giorno fa. A parlare, infatti, è un primario, seppure in pensione, di uno dei più delicati reparti, del più importante Ospedale del Mezzogiorno. Una replica o una presa di posizione da parte delle Istituzioni chiamate in causa da Savoia avrebbe rassicurato i cittadini campani ed, invece, di nuovo un silenzio “tombale”, parlino le indagini della magistratura e ministeriali sull’ultimo caso sospetto di mala sanità che ha drammaticamente travolto un ragazzo di 23 anni. Sennonché i cittadini sembrano solo storditi dalla mole di inchieste su cui ciclicamente si accendono i riflettori, per poi spegnersi ed accendersi di nuovo sul più recente caso, seppure ugualmente incredibile ed eclatante. Ad essere chiamata in causa è la politica con i suoi commissari e con le sue nomine di persone che se non responsabili penalmente lo sono sicuramente politicamente per non essere stati in grado, non di risolvere i problemi con la bacchetta magica, ma almeno invertire la rotta. Ebbene agli occhi dei cittadini campani la rotta è sempre la stessa, nonostante i proclami. Sembra lontano, ma solo a febbraio scorso, i media nazionali si sono occupati dei 55 arresti e 94 indagati per assenteismo, nello stesso Loreto Mare cosicché la morte di Antonio di 23 anni, non dovrebbe suscitare sorpresa ma solo indignazione, proprio per la mancata riorganizzazione di un efficiente ed efficace sistema di emergenza-urgenza sanitario di cui ormai non se ne può più fare a meno. Non è accettabile che i campani che hanno la sfortuna di “passare un guaio” nella loro regione rischino di morire rispetto ai cittadini delle più efficienti strutture sanitarie di altre regioni del nord.
Sanità La mia lettera del 24.08.20177 su repubblica (clikka)