Il Re della Tangen…ziale di Napoli

pomicinoIl Re della Tangenziale di Napoli manco a pensarlo è Paolo Cirino Pomicino che difende gli aumenti delle tariffe 2014. E’ passato quasi indenne alla prima repubblica, se non fosse per i problemi di salute (vari interventi ed un trapianto di cuore), forse aggravati delle condanne definitive per finanziamento illecito ai partiti e la maxitangente ENIMONT. Una persona condannata per reati contro la P.A., seppure, inspiegabilmente riabilitato dal Tribunale di Roma nel 2011, a guardia di una società che gode di una concessione pubblica e che gestisce appalti e commesse. Sorge spontanea la domanda: ma non è che abbiamo raccomandato le pecore al lupo? Della Tangenziale di Napoli S.p.a., ho reperito lo statuto (clikka) ma non l’atto di concessione dell’ANAS né lo stipendio per la carica ricoperta che, ovviamente, si aggiungerà alle varie pensioni che il politico ha maturato tra incarichi di governo ed in parlamento. La domanda è sempre la stessa è possibile che in politica mai nessuno paga! Qualche tempo fa mi meravigliavo ancora della nomina di un altro condannato per corruzione nel CDA del Mercadante (giulio di donato: politica ed amministrazione (clikka) anche se mi rendo conto che quelli nati dopo la mia generazione non hanno avuto la possibilità di conoscere questa classe politica e quindi questi nomi per loro sono assolutamente anonimi. Per capire la Tangenziale di Napoli S.p.a. è in proprietà della Autostrade d’Italia S.p.a. della quale è rimasto solo il nome perché è stata incorporata (credo) dalla ATLANTIA S.p.a. società quotata in borsa con maggior azionista la famiglia Benetton. Una società privata concessionaria di un servizio pubblico che mette a capo di una sua partecipata un vecchio arnese della politica che a luglio scorso (2013) è stato anche nominato Vicepresidente delle Autostrade Meridionali! Come cittadini dovremmo chiederci e chiedere retoricamente perché! In consiglio comunale si sta aprendo una strada per capire se la concessione, una volta scaduta, possa passare in mano pubblica … chissà del comune … solo che ho il timore che in tal caso le nomina poi possano seguire gli stessi meccanismi…

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