Atto di indirizzo in materia di finanziamento strutture sportive

sportQuest’atto è stato assunto dall’amministrazione come indicazione nella redazione del bilancio

CONSIGLIO COMUNALE  DI NAPOLI

del 23 gennaio 2011

ORDINE DEL GIORNO

In relazione alla discussione sulle linee programmatiche per la predisposizione del bilancio comunale primi firmatari consiglieri Gennaro Esposito e Carlo Iannello

premesso che:

I.- Nell’ambito della discussione sulle linee programmatiche per la predisposizione del bilancio si intende dare un indirizzo di impiego degli attivi di bilancio;

II.- l’impiantistica sportiva del Comune di Napoli soffre di una grave crisi dovuta alla mancanza di fondi;

III.- l’uso degli impianti sportivi comunali determina anche un attivo per il Comune di Napoli che riscuote i relativi canoni per l’uso stesso delle strutture;

IV.- l’attività sportiva rappresenta un valore sociale per i messaggi che è in grado di trasmettere ai giovani ed a tutti coloro che praticano un’attività sportiva;

V.- occorre destinare fondi per la promozione e lo sviluppo dell’attività sportiva prevedendo un capitolo di spesa  nel bilancio legato alle entrate connesse all’uso degli impianti stessi.

Tanto premesso con il presente ordine del giorno il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

A destinare, su apposito capitolo di spesa, per lo meno il 20 % delle entrate derivanti dall’uso degli impianti sportivi da impiegare per la promozione dello sport e per l’adeguamento degli impianti sportivi.

I proponenti

Gennaro Esposito                                       Carlo Iannello

Proposta di regolamento testamento biologico

testamento-biologico

COMUNE DI NAPOLI

REGOLAMENTO COMUNALE

PER IL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI

 ART. 1 Premesse e Finalità

  1. Il Comune di Napoli, in attuazione dei principi espressi dalla Corte Costituzionale nonché di quelli espressi dalla Carta dei Diritti Fondamentali della Unione Europea e dalla Convenzione di Oviedo sulla biomedicina, tutela e garantisce la piena dignità delle persone e ne promuove il pubblico rispetto anche in riferimento alla fase terminale della vita.

  2. Il Comune di Napoli garantisce l’attuazione del principio della libertà della persona e della sua autodeterminazione rispetto al diritto strettamente personale della vita, così come affermato dagli artt. 13 e 32 della Costituzione italiana, in virtù dei quali la libertà personale è inviolabile e nessuno può essere sottoposto ad un trattamento sanitario senza il suo consenso.

  3. Il “Testamento biologico” (detto anche “Testamento di vita” o “Dichiarazione anticipata di trattamento”) è la dichiarazione resa dalla persona maggiorenne con la quale si indicano in anticipo i trattamenti medici cui essere o non essere sottoposti in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una perdita di coscienza definibile come permanente ed irreversibile. La dichiarazione è un atto personalissimo, facoltativo, volontario, modificabile e revocabile. La persona che la redige nomina un Fiduciario che diviene il soggetto chiamato a far osservare la volontà così manifestata.

Art. 2 Istituzione del Registro

Il Comune di Napoli, nell’ambito della sua potestà istituzionale ed amministrativa e nel pieno rispetto delle disposizioni di leggi vigenti, istituisce il Registro dei Testamenti Biologici nel quale raccoglie le dichiarazioni anticipate di trattamento nei casi e nelle forme di cui agli articoli che seguono.

ART. 3 Registro dei Testamenti Biologici

  1. Il Registro è riservato ai cittadini residenti nel Comune di Napoli, tenuto dall’ufficio comunale competente ed ha come finalità di consentire l’iscrizione nominativa mediante autodichiarazione.

  2. L’iscrizione avviene con la consegna, effettuata personalmente dal cittadino dichiarante all’ufficio comunale competente, di una dichiarazione sottoscritta dall’interessato dinanzi al funzionario ricevente, o già recante la sottoscrizione dell’interessato, autenticata da soggetto abilitato.

  3. Ai fini dell’iscrizione nel registro e con le medesime modalità, il cittadino interessato può consegnare una dichiarazione dalla quale risulti esclusivamente il deposito presso un notaio di fiducia, identificato nella dichiarazione di trattamento anticipato.

  1. Ove il cittadino interessato sia fisicamente impossibilitato a consegnare personalmente la dichiarazione di trattamento anticipato, può incaricare della consegna il soggetto abilitato che ha provveduto all’autentica della sottoscrizione della dichiarazione stessa.

  1. Il Dichiarante nomina un Fiduciario.

  1. Il Dichiarante può nominare anche un Fiduciario supplente.

7. Il Fiduciario non ha l’obbligo della residenza nel Comune di Napoli e può chiedere in ogni momento la revoca della propria designazione che deve essere comunicata al Dichiarante.

8. Il Fiduciario è l’unico soggetto al quale l’Ufficio Comunale competente è autorizzato a consegnare la busta contenente la dichiarazione anticipata di trattamento.

9. Eventuali dichiarazioni successive si aggiungono a quelle consegnate in precedenza, ovvero le sostituiscono. In caso di contrasto tra due o più dichiarazioni avrà valore ed efficacia l’ultima regolarmente resa.

10. Il venir meno della residenza nel Comune di Napoli non comporta la cancellazione dal registro.

ART. 4 Modalità di tenuta del Registro

1. Il Registro deve riportare il numero progressivo delle dichiarazioni acquisiste agli atti dell’ufficio. Il Registro è strutturato in modo da garantire l’esatta individuazione del Dichiarante, la certezza della data e delle modalità di presentazione, la completezza e l’integrità del plico contenente la dichiarazione stessa; in caso di deposito presso soggetto abilitato, il Registro dovrà contenere i dati identificativi del Depositario.

2. Il Dichiarante dovrà rendere dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 nella quale darà atto di aver compilato e sottoscritto la dichiarazione anticipata di trattamento. Tale dichiarazione sarà allegata al Registro di cui al presente Regolamento.

3. Il funzionario comunale accettante ed incaricato della tenuta e dell’aggiornamento del Registro rilascerà al Dichiarante ed al Fiduciario l’attestazione relativa alla dichiarazione di avvenuta predisposizione del testamento biologico. Il funzionario accettante non conosce il contenuto del testamento biologico che è un atto strettamente personale e non risponde, pertanto, dei contenuti del testamento stesso.

4. La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con la quale viene dato atto di aver compilato e sottoscritto una dichiarazione anticipata di trattamento, ha un numero progressivo ed è annotato sul Registro. Sul Registro verranno, altresì, annotati i riferimenti relativi al luogo di deposito (indirizzo del Notaio, Fiduciario/altro Depositario).

5. Al Dichiarante ed al Fiduciario è rilasciata attestazione relativa alla dichiarazione di avvenuta predisposizione del testamento biologico riportante il numero progressivo attribuito e annotato sul registro. Attraverso successiva dichiarazione, da rendere secondo le modalità sopra riportate, è in ogni momento possibile modificare o revocare le precedenti volontà.

6. Il Comune, nel rispetto della normativa di legge vigente in materia di “Privacy”, assume l’obbligo di conservare con cura il testamento biologico depositato che deve essere facilmente accessibile al personale dell’ufficio competente. Nessuna comunicazione della registrazione e dell’avvenuto deposito è effettuata da parte dell’Amministrazione Comunale ad enti pubblici e/o privati se non in forma anonima ed a semplice rilievo statistico.

  1. Il Comune di Napoli potrà adottare per la tenuta del Registro anche sistemi digitali di acquisizione e di conservazione dei dati.

Art. 5 Cancellazione dal Registro

La cancellazione dal Registro dei Testamenti Biologici avviene per volontà del Dichiarante ovvero per morte di quest’ultimo, comunicata o accertata dal medesimo ufficio.

Atto di indirizzo su contributi e nomine

comuneQuest’atto è stato assunto dall’amministrazione come indicazione nella redazione del bilancio

CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI

del 23 gennaio 2011

ORDINE DEL GIORNO

In relazione alla discussione sulle linee programmatiche per la predisposizione del bilancio comunale

premesso che:

I.- Nell’ambito della discussione sulle linee programmatiche per la predisposizione del bilancio si intende

dare un indirizzo all’azione amministrativa in tema di assegnazione di contributi comunali e di conferimento di incarichi in enti, istituzioni ed aziende partecipate del Comune di Napoli;

II.- i principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione impongono l’attuazione concreta dei principi sopra enunciati anche alla luce della recente “Direttiva Generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’anno 2012” del Sindaco di Napoli N. P.G. 2012/47584 del 19.01.2012.

Tanto premesso con il presente ordine del giorno il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

I) A prevedere per tutte le assegnazione di contributi in danaro da parte del Comune, in favore di soggetti privati e pubblici, un procedimento di evidenza pubblica affinché si possano mettere a confronto gli interessi pubblici da attuare mediante l’acquisizione di eventuali proposte volte al perseguimento dei fini istituzionali dell’Ente;

II) a prevedere un procedimento di evidenza pubblica, anche mediante acquisizione di curriculum vitea, per il conferimento di incarichi di qualsivoglia natura e tipo in enti, istituzioni e partecipate del Comune di Napoli affinché si possa valutare e giungere alla scelta migliore.

I proponenti

Gennaro Esposito

Carlo Iannello

Consiglio Comunale del 7 marzo 2012 intervento sui centri di salute mentale

mentaleCome Consigliere ieri sono stato al centro di salute mentale del distretto n. 29 nella Sanità, presso il quale ero stato invitato dalla dott.ssa Fichele. Ho incontrato medici ed operatori del settore. La cosa che mi ha colpito è stata la grande dignità con la quale sono stato accolto in via Santa Maria Antesecula, poi mi sono ricordato di una loro manifestazione in Piazza San Domenico Maggiore di qualche mese fa nella quale erano stati coinvolti i loro ospiti del centro. Ebbene, i medici con i quali ho parlato non mi hanno chiesto un intervento del Comune o un sostegno economico da parte del Comune per questo o quel paziente né l’invio di operatori OSA, ma mi hanno manifestato la loro preoccupazione per la organizzazione del servizio di emergenza notturno rimasto solo nella nostra città e non adeguato allo stesso Piano Sanitario Regionale adottato con decreto n. 32 del 27.05.2011. Per essere chiari in sostanza nei dieci centri di salute mentale sparsi sul territorio cittadino, si mantiene attivo un servizio assolutamente inutile che rappresenta uno spreco di danaro pubblico, assolutamente incomprensibile in questo periodo di crisi economica, poiché in ogni centro è prevista la presenza che va da 2 a 4 infermieri, mentre gli psichiatri sono solo reperibili. Il fatto grave è che l’impiego massiccio di personale infermieristico notturno determina una scopertura diurna che finisce per pregiudicare il lavoro vero con i pazienti, poiché i casi di emergenza notturna sono statisticamente 1,25 accessi di media a notte in tutta la Regione Campania (così riporta il Piano Sanitario Regionale). Dato peraltro confermato dalla esperienza degli Psichiatri con i quali ho avuto modo di parlare. Peraltro nei limitati casi in cui è necessario l’intervento psichiatrico urgente esso potrebbe essere assolto dal 118 come avviene in tutte le altre città italiane (Napoli a quanto pare è l’unica città ad aver mantenuto questa distorsione). E’ ovvio che la questione non è di nostra competenza come amministrazione ma ci riguarda da vicino visto che i medici del Centro si occupano di nostri concittadini meno fortunati e, quindi, mi sento di accogliere e di farmi portatore del loro appello affinché il Sindaco possa chiedere al Presidente della Regione Campania, l’immediato, adeguamento dei servizi di emergenza psichiatrica al Piano Sanitario Regionale così da liberare importanti risorse umane per utilizzarle al meglio durante l’assistenza diurna che allo stato è assolutamente pregiudicata per la scarsezza di personale infermieristico e medico.

Di seguito dati del sito Associazione Italiana Pischiatri Medici: AIPSIMED

http://www.aipsimed.org/sprechi-asl-napoli-rieti/

Da una recente indagine sui 10 centri di salute mentale di Napoli, che riportiamo nella figura allegata, è emerso che ogni centro, che serve un bacino d’utenza medio di 100mila abitanti, svolge mediamente 3 interventi, notturni o festivi, su 30 giorni. In altre parole per 27 giorni su 30 c’è un inutile impiego di personale che sottrae  risorse, già scarse, all’assistenza psichiatrica.I dati si riferiscono al numero mensile di interventi notturni e festivi urgenti, svolti tra gennaio e settembre 2011 da ogni singolo centro.Il presente è un’integrazione del recente articolo “La farsa dei centri di salute mentale aperti 24 ore“cui rimandiamo gli interessati per approfondimenti.

Questa anomalia, voluta da certa parte della  psichiatria, da certa politica e dai sindacati, vige solo in Campania. Per meglio dire, vige oggi solo a Napoli perché le altre Asl campane hanno già applicato le leggi vigenti, legge che a Napoli stenta ad essere applicata (“Riorganizzazione dell’emergenza psichiatrica in Campania” pubblicata sul BURC n° 32 del 27 maggio 2011). L’altra curiosa eccezione, invece, era Rieti fino a un anno fa.Lì è stato necessario resistere a tutto per riorganizzare l’assistenza psichiatrica: associazioni di familiari (talvolta aizzate) che hanno fatto ricorso al TAR, tutto il centrosinistra cittadino che ha diffamato e offeso professionalmente i colleghi, la CGIL che li ha attaccati in tutti i modi, accusandoli di essere fascisti ed a favore dei manicomi, il senatore Marino che ha scritto chiedendo spiegazioni, la Consulta Regionale per la salute mentale che ha bombardato di critiche, atteggiamento di guerriglia da parte di alcuni infermieri dei Csm, ecc. ecc.  Alla fine, con la chiusura dei Csm la notte, è stato dimostrato che si poteva lavorare meglio ottimizzando le risorse. Tuttavia anche a Rieti la strada è ancora lunga e c’è molto da fare, dopo 30 anni di una organizzazione utile solo agli operatori e non ai pazienti. Per giunta, dopo la chiusura dei CSM la notte, non solo non si è verificato alcun tipo di problema, ma anzi, rispetto all’anno precedente, i ricoveri in SPDC sono diminuiti.

Proposta di delibera di istituzione di due Speakers’ Corner

speakersCONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI
PROPOSTA DI DELIBERA DI INDIRIZZO
AI SENSI DELL’ART. 42 DEL T.U.E.L. E DELL’ART. 54 DEL
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
di istituzione di Speakers’ Corner
(angolo degli oratori)

Premesso che:

1.- In virtù dei principi fondamentali dell’Ordinamento Italiano e dell’art. 21 della Carta Costituzionale tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione;
2.- la libertà di manifestazione del pensiero è un principio che deve trovare piena attuazione nelle amministrazione dello Stato e di quelle locali, come il Comune di Napoli, e deve essere agevolato in ogni forma e modalità;
3.- è famosa la tradizionale esperienza londinese risalente al 1872 di Hyde Park dello “Speakers’ Corner” dove hanno tenuto discorsi persone come Karl Marx, George Orwell e Lenin;
4.- l’esperienza londinese è stata ripetuta di recente anche a Berlino, ove è stato predisposto un luogo dove le persone possono manifestare liberamente il loro pensiero in pubblico e dove si tengono addirittura corsi di retorica e gare tra oratori;
5.- il Comune di Napoli ha al centro della sua azione amministrativa quella di promuovere in ogni forma la partecipazione dei cittadini alla vita politica, sociale e culturale;
6.- in attuazione del richiamato principio di libertà di manifestazione del pensiero, si ritiene utile prevedere a Napoli degli Angoli degli Oratori “Speakers’ Corner”, anche come stimolo delle persone alla partecipazione alla vita cittadina, sociale e culturale;
7.- gli Speakers’ Corner di cui al punto che precede, sarebbe utile e significativo collocarli, possibilmente in luoghi frequentati e storicamente significativi per la presenza di monumenti come nella Villa Comunale, in prossimità della statua di Gian Battista Vico nonché in Piazza Dante, in prossimità della Statua di Dante, ovvero, in ogni altro luogo ritenuto amministrativamente idoneo alla collocazione di un piccolo podio ed un cartello con la scritta “Speakers’ Corner Napoli” (Angolo degli Oratori);
8.- la modalità di attuazione del principio costituzionale richiamato, di libertà di manifestazione del pensiero, non si pone in contrasto con gli artt. 17 e ss. del T.U.L.P.S. non rientrando gli Speakers’ Corner nelle ipotesi ivi previste di riunioni o assembramenti e che gli oratori che si proporranno a parlare dovranno in ogni caso rispettare le norme a tutela dell’Ordine Pubblico e del Buon Costume e quelle previste in materia di tutela della quiete pubblica.

°°°

Tanto premesso i sottoscritti Consiglieri Comunali ai sensi e per gli effetti dell’art. 42 del T.U.E.L. e dell’art. 54 del Regolamento del Consiglio Comunale, al fine di dare attuazione ai principi sopra richiamati,
propongono alla Giunta Comunale di adottare i seguenti indirizzi politico/amministrativi affinché:
I.- sia installato in Villa Comunale in prossimità della statua di Gian Battista Vico, ovvero, in ogni altro luogo della Villa Comunale ritenuto idoneo, un piccolo podio ed un cartello recante la scritta “Speakers’ Corner Napoli (Angolo degli Oratori)” affinché tutte le persone senza distinzioni possano liberamente manifestare il loro pensiero in pubblico;
II.- sia installato in Piazza Dante, in prossimità della statua di Dante, ovvero, in ogni altro luogo della Piazza ritenuto idoneo, un piccolo podio ed un cartello recante la scritta “Speakers’ Corner (Angolo degli Oratori)” affinché tutte le persone senza distinzioni possano liberamente manifestare il loro pensiero in pubblico.
Napoli, 2 aprile 2012

…………………………………………

Cons. Gennaro Esposito
………………………………………
Cons. Carlo Iannello
………………………………………….
Cons. Arnaldo Maurino

Proposta di delibera sulla Toponomastica Cittadina

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CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI

 PROPOSTA DI DELIBERA DI INDIRIZZO

 ai sensi dell’art. 42 del TUEL e dell’art. 54 del

 Regolamento del Consiglio Comunale

 in materia di

 toponomastica stradale cittadina

 Premesso che:

 1.- Da un esame della toponomastica nazionale è emerso che le strade hanno con prevalenza una denominazione maschile. Anche a Napoli, come in tante altre città, meno di un quinto dei odonimi è femminile, la metà di questo quinto è costituito da nomi di sante o dal nome della Vergine Maria, madre di Gesù, nelle forme Maria, Madonna e derivati. Il residuo di questa esigua percentuale è dedicato a donne mitologiche e immaginarie, mentre solo un 3% si riferisce finalmente a figure umane;

2.- su 3.771 strade le donne realmente esistite e significative dal punto di vista culturale e storico sono circa l’1.2% a fronte del 31% degli uomini;

3.- in molte città italiane si è aperto un dibattito sul tema della denominazione delle strade posto al centro della discussione cittadina da un gruppo di donne denominato “Toponomastica femminile di Napoli” ed al Comitato e rete “Senonoraquando” di Napoli in occasione dell’otto marzo hanno lanciato la campagna “tre donne tre strade”;

4.- l’iniziativa di ripensare alla toponomastica cittadina in modo da riequilibrare i rapporti di genere rappresenta una nuova ed imparziale prospettiva dell’azione amministrativa;

5.- con la presente delibera di indirizzo si intende avviare in vero e proprio percorso culturale che possa portare a ripensare il procedimento di assegnazione di un odonimo anche attraverso iniziative, manifestazioni e convegni culturali locali che possano avere ad oggetto l’approfondimento delle figure femminili che sono state protagoniste del nostro paese ed in particolare della città di Napoli.

° ° °

            Tanto premesso il sottoscritto Consiglio Comunale ai sensi e per gli effetti dell’art. 42 del T.U.E.L. e dell’art. 54 del Regolamento del Consiglio Comunale, al fine di dare concreta attuazione a quanto sopra premesso,

 propone

al Consiglio Comunale di adottare la presente delibera di indirizzo politico amministrativo affinché la Giunta, nell’esercizio dei suoi poteri di gestione provveda:

I.- A rivedere l’odonomastica cittadina affinché si denominino, anche in breve tempo, tre strade cittadine a tre donne;

II.- di avviare attraverso gli uffici competenti la revisione della odonomastica cittadina per verificare la percentuale di genere nella assegnazione;

III.- di far precedere l’assegnazione dell’odonimo da un dibattito cittadino nelle municipalità interessate favorendo la partecipazione al procedimento amministrativo di cittadini, enti ed associazioni;

IV.- a promuovere anche nel settore scolastico la presente iniziativa anche attraverso la indizione di concorsi di idee tra studenti che si potranno confrontare sulle scelte dei nomi di donne da assegnare alle strade cittadine;

V.- di seguire i seguenti graduali criteri nell’assegnazione degli odonimi: 1) napoletane o comunque campane; 2) Italiane o straniere che abbiano avuto un rapporto privilegiato con la città; 3) donne di cultura scientifica o letteraria per le strade e le piazze nelle vicinanze di istituti scolastici, facoltà universitarie e luoghi di formazione.

Napoli, 16 maggio 2012

Il Consigliere

Avv. Gennaro Esposito

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