Le dimissioni della assessora. Cosa farebbero gli inglesi?

tommasielliOggi leggo sulla stampa cittadina della assessora tommasielli indagata perché avrebbe “favorito” due suoi partenti facendogli togliere delle multe per infrazioni stradali. Non voglio ingenerare equivoci e quindi  non discuto della sua innocenza o della sua colpevolezza ma di politica e morale.  Una volta in una piacevole conversazione, insieme a Carlo Iannello, con Aldo Masullo,  il filosofo ci raccontò di un discorso avuto anni addietro con un noto uomo politico il quale per spingerlo in una decisione lo accusò di farne una questione “morale”, ebbene il filosofo gli rispose: “perché per te c’è differenza tra la questione politica e quella morale?” . Ecco io credo che il nodo sia tutto qui. La politica dovrebbe essere contaminata da un senso morale più alto e, pertanto, anticipare la magistratura.  Un politico che si dovesse trovare coinvolto in una questione come quella della assessora tommasielli dovrebbe trarre le dovute conseguenze proprio per il bene dell’Amministrazione e del Sindaco cui ella si dichiara legata da profonda amicizia e stima.  Ciò per il rispetto verso l’amministrazione e verso i cittadini napoletani che ovviamente non sono meno dei tedeschi o degli inglesi.  E valga per tutti il ricordo del caso del Ministro inglese all’Energia Hune che per molto meno (aveva cercato, pur pagando la multa, di non farsi togliere i punti dalla patente indicando la moglie alla guida) si dimise dichiarando espressamente: “Sono innocente ma lascio per evitare interferenze”. Bene assessora tommasielli prenda esempio e lasci! Faccia in modo che i napoletani abbiano almeno per una volta la stessa considerazione che gli amministratori inglesi hanno dei loro concittadini!

Di questo parere è l’intero gruppo consiliare di Ricostruzione Democratica.

Corriere della Sera digitale del 03.02.2013

Lascia il ministro dell’Energia inglese, avrebbe addossato alla moglie una multa

«Sono innocente ma lascio per evitare interferenze», ha detto Huhne rassegnando le dimissioni

Il ministro dell’Energia britannico, il liberaldemocratico Chris Huhne, finito nei guai per aver cercato di evitare di perdere punti sulla patente per eccesso di velocità, ha annunciato le sue dimissioni.

LA EX MOGLIE In una lettera, pubblicata dal Guardian, Huhne, 57 anni si è detto innocente, e ha annunciato che si difenderà in tribunale. «Lascio perché voglio evitare interferenze con la carica che ricopro». Al suo posto dovrebbe arrivare il ministro dell’Economia, Ed Davey, il cui ruolo dovrebbe essere assunto dal consigliere di Nick Clegg, Norman Lamb, scrive la Bbc. L’accusa contro Huhne è quella di aver falsamente attribuito nel 2003 all’allora moglie Vicky Pryce una multa per eccesso di velocità. La vicenda è emersa dopo la separazione della coppia. «Abbiamo concluso che ci sono prove sufficienti per accusare Huhne e la ex moglie di aver interferito con il corso della giustizia», ha detto il procuratore Keir Starmer.

NO COMMENT – Huhne e Pryce sono stati sposati per 26 anni e hanno tre figli insieme. «La sostanza delle accuse è che tra marzo e maggio del 2003 il signor Huhne, che avrebbe commesso un reato superando il limite della velocità, fornì informazioni false agli investigatori dicendo che fu la signora Pryce a guidare l’auto e lei ha confermato il falso», ha spiegato Starmer. Huhne e l’ex moglie compariranno in un tribunale di Londra per la prima volta il 16 febbraio. L’ufficio del primo ministro David Cameron non ha al momento commentato la notizia.

Sulla questione specifica delle multe ho poi fatto la seguente considerazione:

Posso dire che molti nostri concittadini hanno la cattiva abitudine di chiedere ai consiglieri, assessori e presidenti di municipalità se possono togliere loro qualche multa che guarda caso essi ritengono sempre ingiusta. Devo dire che quando spiego, una volta esaminato il caso, che la multa deve essere pagata perché non ho rinvenuto alcun vizio, ricevo sempre una reazione del tipo: “ma come se non puoi far togliere manco una multa che consigliere sei?” Quasi che fossi stato eletto inutilmente! Spero che indagini come questa facciano innanzitutto capire ai cittadini che i politici non servono per far togliere le multe e che i politici stessi capiscano che dire no è un bene per il paese perchè accresce il senso civico dei cittadini

Ippodromo di Agnano: Chi paga?

ippodromoHo già trattato della questione dell’Ippodromo di Agnano (chi sussurra ai 200 cavalli clikka). Quando si tratta di cavalli la strada è ad ostacoli ed i bivi sono tanti. Dopo l’audizione in commissione del 20.06.2013, nella quale l’assessora tommasielli ha fatto di tutto per non evitare il confronto, è stata, infatti, predisposta la gara per l’affidamento temporaneo dell’ippodromo (clikka) ma, ancora, ci sono dei dubbi circa i rapporti con il fallimento e la detenzione del bene. La cosa che, invece, è paradossale è che nell’ippodromo ci sono seri problemi circa lo smaltimento di montagne di letame (che potrebbero anche essere una risorsa) prodotte da 235 cavalli che stazionano in pensione (immagino completa) nell’impianto come ha potuto constatare la polizia ambientale e l’ASL NA1. Ora già scrissi sul costo dell’albergo di questi amabili animali ma la cosa di cui non mi faccio capace è che ancora oggi non si sa di chi siano ! L’assessore allo sport tommasielli, infatti, è a conoscenza della loro esistenza in quanto si è fatta rilasciare una sorta di liberatoria (clikka) in data 23.04.2013 sottoscritta da Unione Proprietari Trotto, A.A.G.T. Campania e FENAGAT che nonostante mi sforzi non riesco poi tanto a comprendere. Difatti, vorrei capire come queste associazioni garantiscano i cittadini manlevandoli da ogni e qualsiasi danno che dovesse derivare ivi compreso lo smaltimento dello stallatico. In sostanza oggi sia il Comune, che la procedura fallimentare (che sembra essersene fatta carico), hanno il grosso problema del letame che si accumula e nonostante ciò non si è ancora provveduto ad identificare i proprietari di questi cavalli (che peraltro dovrebbero essere muniti di microchip) a cui accollare, senza se e senza ma, il costo dello smaltimento nonché forse una bella multa  per discarica abusiva! Non vorrei che ancora una volta ci sia chi sfrutta il bene pubblico arricchendosi lasciando ai cittadini tutti i costi in ossequio del principio neoliberista di privatizzare gli utili e socializzare le perdite.

Aggiornamento: il Comune, senza tenere in conto di nulla, ha emesso un Bando (clikka) per l’affidamento temporaneo che spero abbia larga diffusione e partecipazione di privati seri che sappiano fare insieme all’interesse privato anche quello pubblico!

P.S. inizialmente, in un altro post, avevo indicato i cavalli in n. di 400 poi si  scoperto che invece sono solo (si fa per dire) 235!

Da Repubblica Napoli di oggi 09.07.2013. Alessio Gemma

Degrado e rifiuti all’ippodromo
Dossier del corpo forestale e dell’Asl: indaga la Procura
CUMULI di sterco di cavallo a ridosso delle scuderie. Macchie di percolato. Rifiuti sparsi ovunque. Sterpaglie ed erbacce lungo le piste. Ecco la fotografia dell’ippodromo  di Agnano scattata dal corpo forestale il primo luglio in un sopralluogo con l’Asl: «Stato dei luoghi precario da un punto di vista igienico sanitario”, certificano  i medici veterinari. Come se non bastasse il fallimento  della società che gestiva l’impianto dichiarato il 5 giugno  dal Tribunale di Napoli, spunta anche l’indagine della sezione Urbanistica e Ambiente della Procura della Repubblica  di Napoli. Blitz di due ore e mezza, dalle 10 alle 12.30, degli ufficiali del comando provinciale del corpo forestale, coordinati da Pietro Alvino: «Lo stato dei luoghi — è scritto nel verbale inviato alla Procura — si presenta in condizioni  di abbandono. I giardini incolti, i cassonetti per la raccolta  rifiuti pieni, la presenza notevole di letame sono la dimostrazione  che la manutenzione  non viene fatta da tempo  ». Gli escrementi, come mostra il materiale fotografico realizzato  dagli agenti, si concentrano  intorno alle scuderie e ad un’area di stoccaggio che «al momento dell’ispezione era relativamente  vuota: ciò a dimostrazione  che manca un servizio  di raccolta del letame dalla zona scuderie all’area stoccaggio  ». Ancora: il prelievo «probabilmente  avviene a fasi alterne oppure  quando si raggiungono limiti  quantitativi preoccupanti ». Non manca una «giacenza a terra di rifiuti abbondante e ferma  da diversi mesi». Nel rapporto di polizia giudiziaria  risulta anche che «il viale percorso per il sopralluogo risultava  disconnesso e pieno di buche, nonché colmo di acqua stagnante». Nella struttura sono  ospitati e accuditi 235 cavalli.  E i proprietari non pagano alcun  fitto: «sono inadempienti, non si sa da quanto tempo», ha dichiarato la settimana scorsa in commissione sport la curatela  fallimentare. «Vogliamo chiarimenti — afferma  il presidente della commissione  Gennaro Esposito — se posseggo un cavallo e sono disposto a pagare 300 euro al mese per la sua pensione, si arriva  a mettere in piedi un business  da 60 mila euro mensili che non è poco di questi tempi». Ombre, mentre il giudice delegato  alla gestione fallimentare,  Nicola Graziano, sta valutando  le pretese dei creditori e inventariando le attrezzature che appartenevano alla fallita “Ippodromi di Agnano”: dagli starter ai macchinari di irrigazione. E intanto il Comune pubblica un bando per affidare l’impianto  nei prossimi 12 mesi, in attesa  di preparare una gara per la concessione pluriennale: 20 anni. Chi vince dovrà assicurare lo svolgimento delle gare di trotto e galoppo, in particolare il gran premio di Agnano, pulire le scuderie, fare la manutenzione  di piste e aree verdi. E assumere  i dipendenti dell’ex gestore:  77 a tempo pieno e altri 47 inpart time. L’offerta parte da un canone mensile di 21 mila euro. «Abbiamo bandito una gara per affidare l’ippodromo al massimo per un anno — spiega l’assessore comunale al Lavoro,  Enrico Panini — così salva-guardiamo l’occupazione e il premio Lotteria Agnano. Poi prevediamo un’altra gara per la gestione ventennale dell’ippodromo.  Chiederemo ai partecipanti  un piano industriale».

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