Le Istituzioni Diffidate per la Vergogna/Movida

chiaiavigilia2016Ciò che le Istituzioni Cittadine e Statali hanno fatto per arginare il fenomeno della cd. Vergogna/Movida a Napoli, lascia molto a desiderare. E’ evidente che non si può pretendere di usare gli stessi mezzi usati finora se il fenomeno del divertimento cittadino è cambiato radicalmente. Il problema deve essere affrontato con nuove misure che richiedono un maggiore impegno finanziario solo che, con buona approssimazione, ad un accresciuto arricchimento degli operatori del settore/movida, non corrisponde un incremento delle risorse pubbliche, sia perché molta economia è sommersa, tra evasione fiscale e contributiva, sia perché le amministrazioni sono indebitate fino al collo ed ogni maggiore risorsa viene impiegata per ripianare il debito.

A fronte di tale chiara condizione non si fa nulla ed il tutto viene lascito alla buona sorte. Per comprender di cosa sto parlando basta vedere il servizio de Il Mattino WEB sulla vigilia di natale scorsa (clikka), o quello, sempre de Il Mattino, del mese scorso (clikka).

Come Presidente del Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina, viste le chiare responsabilità, ieri abbiano notificato un altro atto di Significazione Invito e Diffida (clikka) con il quale abbiamo reiterato quello già notificato il 18.01.2016 (clikka). Le cronache cittadine di oggi parlano di una presunta ordinanza, nata da una altrettanto presunto codice di autoregolamentazione, che sarebbe stata scritta con il contributo di residenti e imprenditori della movida e sul quale, voglio dire con forza dire, noi sia come comitato di coordinamento, sia come comitati di quartiere, non siamo stati affatto interpellati sul testo che è rimasto un mistero. Di seguito la rassegna stampa di oggi: ilmattino29-12-2016 (clikka); mattino 29-12-2016 (clikka) Repubblcia 29-12-2016 (clikka).

Aggiornamento al 30.12.2016: Codice Auto Regolamentazione (clikka) Ilmattino30-12-2016 (clikka) Ilmattino30-12-2016intervistesucodice (clikka) Ilmattino Intervista Prefetto30-12-2016 (clikka) Il Mattino30-12-2016capodanno (clikka) Il Mattino30-12-2016 interviste su codice di autoregolamentazione(clikka) ordinanza sindaco movida capodanno (clikka) Repubblica30-12-2016 (clikka)Il Mattino 31.12.2016 Barbuto Il Mattino 31.12.2016 Del Tufo

Ecco il testo della diffida:

Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina

quietepubblicaevivibilitacittadina@pec.it

Atto di Significazione Invito e Diffida

a Tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica dei Cittadini

         II Sottoscritto Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina, in persona del Suo Presidente p.t., Avv. Gennaro Esposito, con sede in Napoli alla Piazza Dante, 22,

S I G N I F I C A

         al Sig. Sindaco di Napoli On.le Dott. Luigi De Magistris, domiciliato per la Carica presso la Casa Comunale, anche nella Sua qualità di Ufficiale di Governo;

         a S.E. Il Prefetto della Città di Napoli Dott.ssa Gerarda Pantalone, domiciliata per la carica presso l’Ufficio della Prefettura della Provincia di Napoli, anche quale organo addetto al coordinamento per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica;

            a S.E. il Questore di Napoli, Dott. Guido Marino, domiciliato per la Carica presso gli Uffici della Questura di Napoli, anche quale responsabile dell’Ordine e la Sicurezza Pubblica e delle forze di Polizia anche Amministrativa;

al Sig. Comandante della Polizia Locale del Comune di Napoli Dott. Ciro Esposito, dom.to in Napoli, Comando Generale in Via Vincenzo De Giaxa, 5, quale responsabile delle forze di Polizia Locale ed Amministrativa;

Per Conoscenza a S.E. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Dott. Giovanni Colangelo,

         1) che il sottoscritto comitato svolge un ruolo di coordinamento dei comitati spontanei dei cittadini dei quartieri dove si svolge la cd. Movida Molesta ed Incontrollata;

         2) che con atto di significazione invito e diffida notificato in data 18.01.2016 (che si abbia qui per ripetuto e trascritto e che si allega al presente), i comitati spontanei dei cittadini residenti nei quartieri di Napoli Significavano la insostenibilità delle condizioni di sicurezza, ordine pubblico ed invivibilità dei quartieri ben noti alle cronache cittadine per episodi di movida molesta ed incontrollata;

3) che nonostante il richiamato atto di significazione invito e diffida notificato in data 18.01.2016 alcuna attività di prevenzione è stata messa in campo dalle istituzioni preposte affinché si migliorassero le condizioni di Sicurezza ed Ordine Pubblico e di vivibilità dei cittadini afflitti da un costante, continuato ed insostenibile inquinamento acustico, tanto che i disagi dei cittadini residenti dal 18.01.2016 ad oggi sono aumentati così come sono aumentate le denuncie raccolte dai media e formalizzate presso le Pubbliche Autorità;

4) che in data 24.12.2016 come ogni anno, ormai, si è registrata in alcuni quartieri di Napoli una affluenza tale di persone che addirittura per i cittadini residenti è stato impossibile rientrare a casa o uscire fuori dalle proprie abitazioni e per i commercianti è stato addirittura impossibile aprire i negozi;

5) che dalle numerose immagini reperibili dai giornali (si veda tra le tante quelle di Repubblica Napoli del 27.12.2016) e dai social network emerge chiaramente che la condizione di sicurezza ed ordine pubblico nei quartieri ben conosciuti quali quelli di Chiaia (nella zona dei cd. Baretti), Centro Storico (Piazza Bellini e dintorni), Bagnoli (Piazza Bagnoli e dintorni), Vomero (Via Aniello Falcone e dintorni) è assolutamente precaria e che alcun rimedio concreto è stato adottato per assicurare le condizioni minime di sicurezza dei cittadini;

6) che, come riportato dai giornali in data odierna, sembrerebbe che in seguito al tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la Prefettura di Napoli, si sia deciso di adottare solo misure per prevenire il terrorismo ma nulla di concreto per evitare assembramenti di persone e le condizioni di insicurezza e turbamento dell’Ordine Pubblico, affidandosi ad un non meglio specificato “codice di autoregolamentazione” la cui sottoscrizione è stata annunciata da mesi ed il cui contenuto non, stando alle notizie apparse sui media, non sembrerebbe risolvano alcunché in termini di prevenzione, sicurezza ed ordine pubblico;

7) che lo stato di insicurezza non è solo di pregiudizio ai cittadini ma anche alle Forze dell’Ordine che vengono mandate, in numero insufficiente e senza l’adozione di misure di prevenzione volte ad evitare gli assembramenti di migliaia di persone, a curare l’ordine e la sicurezza pubblica in condizioni di assoluta impossibilità col rischio per gli stessi agenti delle Forze dell’Ordine come è accaduta in Piazza Bellini, nella notte tra il 15 ed il 16 ottobre 2016.

Alla luce dei citati fatti e delle vicende ampiamente documentate da riprese video, audio e fotografiche nonché accertamenti svolti da Pubbliche Autorità e così come più volte rappresentate mediante l’inoltro di segnalazioni ed esposti, il sottoscritto Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina

Invita e Diffida

Il Sindaco di Napoli On.le Dott. Luigi de Magistris,

S.E. Il Prefetto di Napoli Dott.ssa Gerarda Pantalone,

S.E. Questore di Napoli Dott. Guido Marino,

l’Ill.mo Comandante della Polizia Municipale Dott. Ciro Esposito:

1) anche in considerazione dell’imminente festeggiamento del Capodanno 2016/2017, per il quale si prevede una imminente affluenza di persone nei quartieri della cd. movida napoletana, come accaduto nella giornata del 24.12.2016, ad adottare, ciascuno per quanto di loro competenza, ogni provvedimento necessario ed urgente, volto a tutelare l’Ordine e Sicurezza Pubblica dei citati quartieri, per la tutela della Salute dei Cittadini, disponendo, anche ai sensi dell’art. 100 TULPS, in via preventiva, la sospensione e/o la chiusura degli esercizi commerciali, ed irrogando ove necessario le sanzioni della revoca e/o sospensione dei titoli abilitativi all’esercizio dell’attività, predisponendo, ove necessario, nei citati quartieri, la chiusura anticipata dei locali onde evitare l’assieparsi di folle incontrollate ed incontrollabili;

2) a disporre ai sensi dell’art. 9 della legge 447/1995 ogni e necessario provvedimento a tutela dell’inquinamento acustico e della salute dei cittadini.

Il tutto con espresso avviso che in mancanza si provvederà ad adire l’Autorità Giudiziaria onde tutelare i diritti dei cittadini residenti.

         Il presente atto viene notificato anche a S.E. il Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Penale di Napoli, affinché provveda ad avviare ogni necessaria ed opportuna indagine, volta ad accertare qualsivoglia ipotesi di reato per il grave pregiudizio all’Ordine ed alla Sicurezza pubblica nonché alla Salute dei Cittadini, dovuta alla grave e colpevole inerzia dei Pubblici Amministratori responsabili, anche ai sensi dell’art. 328 c.p.

Si allega l’atto di Significazione Invito e Diffida notificato in data 18.01.2016.

Napoli, 28 dicembre 2016

RELATA DI NOTIFICA

Io sottoscritto Avv. Gennaro Esposito (SPSGNR68P05G309Z) iscritto all’albo degli Avvocati di Napoli, al n. 13884 ai sensi della L. 53/1994, anche quale Presidente del Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina

n o t i f i c o

1) Al Sig. Sindaco di Napoli On.le Dott. Luigi De Magistris, domiciliato per la Carica presso la Casa Comunale, anche nella Sua qualità di Ufficiale di Governo a mezzo pec: protocollo@pec.comune.napoli.it;

2) a S.E. Il Prefetto della Città di Napoli Dott.ssa Gerarda Pantalone, domiciliata per la carica presso l’Ufficio della Prefettura della Provincia di Napoli, anche quale organo addetto al coordinamento per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a mezzo pec: area1bis.prefna@pec.interno.it

3) a S.E. il Questore di Napoli, Dott. Guido Marino, domiciliato per la Carica presso gli Uffici della Questura di Napoli, anche quale responsabile dell’Ordine e la Sicurezza Pubblica e delle forze di Polizia anche Amministrativa a mezzo pec. urp.quest.na@pecps.poliziadistato.it, questore.na@pecpspoliziadistato.it

4) al Sig. Comandante della Polizia Locale del Comune di Napoli Dott. Ciro Esposito, dom.to in Napoli, Comando Generale in Via Vincenzo De Giaxa, 5, quale responsabile delle forze di Polizia Locale ed Amministrativa, a mezzo pec.: polizialocale.ufficioprotocollo@comune.napoli.it

5) Per Conoscenza a S.E. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Dott. Giovanni Colangelo, a mezzo pec. prot.procura.napoli@giustiziacert.it, sezpgprocura.tribunaledinapoli.na@pecps.poliziadistato.it

l’atto di Invito Significazione e Diffida sovra esteso composto di n. 4 pagine compresa questa, attestando che la presente copia fotoriprodotta, firmata digitalmente, è conforme all’originale da cui è stata estratta.

N’Albero: Un isolato modello di Efficienza Amministrativa

nalberoSe da un lato N’Albero ha suscitato molte critiche sul dubbio gusto dell’installazione, dall’altro se ne deve apprezzare sicuramente l’efficacia, la rapidità e la “tenacia” amministrativa con la quale sono stati ottenuti tutti i permessi, in un area soggetta al vincolo paesaggistico e, quindi, ad autorizzazione della Soprintendenza. Efficacia, rapidità e tenacia che, come ci racconta Frattasi sulle pagine de Il Mattino di Napoli (clikka) di oggi, purtroppo non è stata messa in campo, dall’amministrazione comunale allo stesso modo per l’utilizzo dei fondi PAC destinati all’assistenza domiciliare di anziani e disabili nonché agli asili. Da una parte, uno sforzo amministrativo che doveva servire ai bisogni essenziali dei cittadini, in grave stato di necessità, che hanno pagato un prezzo altissimo con quest’amministrazione per i ristretti vincoli di bilancio, dall’altra uno “sfavillante” centro commerciale verticale di cui beneficia, a ragione, un aggiudicatario imprenditore privato, con negozi, ristorante ed installazioni pubblicitarie che daranno transitori posti di lavoro assicurati, molto probabilmente, con i tanto vituperati voucher di renziana memoria. Da una parte 12,6 milioni di euro che non approderanno a Napoli per un vero e proprio disastro amministrativo, di cui si dovrebbero conoscere i nomi e cognomi dei responsabili, dall’altra, poche decine di migliaia di euro, per una occupazione di suolo pubblico, concessa a prezzi scontati dal comune. La domanda, un po’ ingenua ed un po’ retorica, che sorge spontanea, è perché non possiamo ottenere la medesima rapidità, efficacia ed efficienza amministrativa messa in campo per N’Albero anche per i servizi ai cittadini ovvero, per lo meno, per quelli che si devono rendere ai nostri concittadini in stato di bisogno? Come direbbe qualcuno fatevi una domanda e datevi una risposta.

Movida Illegale: Un’altra Vittoria in Tribunale

copertinaE’ evidente che l’idea di città dei fratelli De Magistris  sulla movida non coincide con la tutela del diritto alla salute ed all’ambiente salubre dei cittadini, difatti oggi Il Mattino di Napoli (clikka) da’ conto di una completa chiusura della lobby della movida a qualsivoglia regolamentazione, assecondata dal silenzio amministrativo del Comune. Ebbene, è dell’altro giorno l’ennesima Ordinanza del Tribunale di Napoli (clikka) con la quale ancora una volta, nella completa latitanza dell’Amministrazione, sono riuscito ad ottenere il giusto riconoscimento del diritto dei residenti alla tutela della propria abitazione, imponendo ad un “locale fracassone”, peraltro vicino all’amministrazione, la chiusura alle 23,30. La tesi degli im-prenditori della lobby della movida è sempre la stessa: I posti di lavoro! E’ un po’ come l’Ilva di Taranto o gli altri esempi di fabbriche inquinanti per le quali in cambio del lavoro si richiede il sacrificio di altri cittadini. Il gioco è sempre lo stesso, un vero e proprio “ricatto sociale” come se non potesse esistere un lavoro che non crei depressione e morte. Eppure la nostra Carta fondamentale è chiara, il diritto alla salute ed all’ambiente salubre anche di una sola persona prevale sul diritto al lavoro, al divertimento ed a fare soldi da parte della lobby della movida. Ebbene, la scusa del lavoro è solo una scusa perché la Movida molesta uccide sane realtà imprenditoriali, basta leggere le recensioni ad un hotel (clikka) immerso nelle strade e nei quartieri della movida, per capire che il turismo, quello non mordi e fuggi, subisce un grave pregiudizio, cosicché gli albergatori sono seriamente danneggiati.

Ancora una Volta il Reportage de Il Mattino di Napoli (clikka)

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