La polemica sull’acqua e lo Statuto dell’ABC

ARINL’acqua è un bene prezioso e la sua gestione, grazie ad un referendum del 2011, deve essere pubblica e senza scopo di lucro. In questi giorni sui giornali è apparsa la notizia che il Comune di Napoli, con la delibera n. 850 del 27.11.2014 (che verrà portata in consiglio il 16.12 p.v.), ha incamerato gli utili di esercizio relativi agli anni 2012 e 2013, facendo scoppiare una polemica tra l’amministrazione ed il suo ex Presidente Prof. ugo mattei ed altri attori della scena politica cittadina.

Ad ogni buon conto la cosa che mi colpisce e mi conforta, circa la scelta fatta, non è tanto la questione relativa alla destinazione dell’utile (che, in ogni caso, resta pubblica) e sulla quale ovviamente si può ragionare, ma è l’ammontare dell’utile di circa 16 milioni di euro derivate dalla gestione dell’oro blu, che ci deve convincere, ancora di più, che l’acqua è e deve restare pubblica ad ogni costo e che male fanno coloro che politicamente sostengono la tesi opposta, come la Regione Campania ed i governi che si sono succeduti e che, in varie occasioni, hanno tentato e tuttora tentano di mettere le mani sull’affare dell’acqua.

La partita è molto grossa ed è chiaro che su Napoli le mani che si stendono sono tante e, pertanto, occorre contrastare le lobby. Di questo affare spesso si è occupata REPORT (clikka) dimostrando che nell’acqua, quando entra il privato, ci guadagna a scapito dei cittadini senza migliorare assolutamente nulla.

Tornando alla vicenda dell’utile, tengo a precisare che ugo mattei, fu voluto dall’assessore alberto lucarelli che si occupò di redigere anche lo Statuto vigente di ABC (clikka) il quale all’art. 35 prevede la possibilità di incamerare l’utile di esercizio come ipotesi residuale. Ebbene, mi chiedo come mai sia lucarelli che mattei non abbiano sin dall’inizio vietato la distribuzione dell’utile?

Per fortuna la questione non è chiusa e potrebbe essere rapidamente risolta una volta per tutte, in quanto la Giunta Comunale ha proposto al Consiglio un Nuovo Statuto di ABC (clikka) che, però, anch’esso all’art. 36, ultimo comma, prevede la possibilità, residuale, di incamerare l’eccedenza dell’utile per il Comune come nella versione vigente e voluta da mattei e lucarelli. E’ chiaro, allora, che sulla base della questione che si è aperta, ho elaborato un emendamento (clikka) che, come sempre, vi sottopongo per pareri e giudizi. Lo scopo, ovviamente, è che tutti gli utili siano riversati nell’azienda al fine di contribuire, quanto più è possibile, ad abbassare le tariffe, al fine di consentire a tutti di accedere ad una risorsa così importante vanificandone il suo valore commerciale. Della serie l’acqua non si deve negare a nessuno!

Sempre nella richiamata ottica di assicurare la gestione in mano pubblica, ho partecipato alla Commissione affari istituzionali, nella quale c’è una assoluta convergenza di idee e nella quale abbiamo avuto l’opportunità di elaborare altri 5 emendamenti (clikka):

1) L’emendamento 1 si riferisce alla possibilità per ABC di poter imbustare l’acqua e, quindi, di svolgere un ruolo calmieratore del mercato non potendo l’azienda fare lucro.

2) L’emendamento 2 è volto a consentire ad ABC di stipulare accordi con aziende di Comuni limitrofi, nel quadro della Città metropolitana, onde si possa pervenire ad una gestione partecipata mediante azienda consortile del Servizio Idrico Integrato.

3) Parimenti, con gli emendamenti 3 e 4 si vuole introdurre tra le competenze del CdA anche la stipula di protocolli di intesa con altri enti territoriali, per poi giungere all’affidamento del servizio idrico integrato ad un ente consorziato, per un ipotetico ATO, corrispondente alla Città metropolitana. Tale passo è, a norma dello Sblocca-Italia, la stipula della convenzione con l’Ente di governo dell’Ambito (in ipotesi, la Città metropolitana di Napoli).

4) L’emendamento 5 prevede che tutti gli atti con i quali si concretizzano i passaggi sopra menzionati siano considerati atti fondamentali e sottoposti al Consiglio comunale.

Infine, discutendo con vari esponenti dei movimenti dell’acqua è emersa la necessità che si provveda, quanto prima, alla formalizzazione della Concessione ad ABC del servizio idrico integrato nonché alla redazione ed approvazione della carta dei servizi, per le quali ho anche predisposto una Mozione di accompagnamento della delibera (clikka).

Quanto all’ex Presidente dell’ABC qualche tempo fa ebbi modo di valutarne lo stile scrivendo un post (clikka) su una vicenda che mi lasciò assolutamente perplesso.

Ringrazio Giuliano e Maurizio che mi hanno dato degli spunti per scrivere questo post.

Ovviamente fatemi pervenire osservazioni ed eventuali ulteriori necessità di modifica dello statuto affinché si possa per tempo discutere ed, eventualmente, proporli.

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