Mafia Camorra e Politica

falconeborsellino1) Milano-EXPO: Mafia-Camorra e Politica;
2) Venezia-Mose: Mafia-Camorra e Politica;
3) Comune di Roma: Mafia-Camorra e Politica.
Questi sono solo gli ultimi tre fatti di una lunga serie. E’ una gara! Una sorta di rincorsa tra Mafia-Camorra e Politica a chi la fa più grossa.

Per il susseguirsi delle notizie, è come se l’ultimo fatto cancellasse quello che l’ha preceduto perché più esteso e più schifoso di quelli precedenti.

Ai cittadini per fortuna viene fatta matabolizzare una schifezza alla volta, cosicché si sopporti il voltastomaco e non si vomiti.
Sono tre anni e mezzo che mi occupo della politica cittadina e questi fatti mi fanno indignare più di quando ero un semplice e libero cittadino. Sono tre anni che mi faccio in quattro ed individuo, ogni volta che metto le mani, i nodi e le sacche dove la burocrazia ed il piccolo potere del politico o del burocrate di turno può strumentalizzare, ad altri fini, la funzione pubblica.

Tutti alla rincorsa dell’accreditamento e del consenso da perseguire ad ogni costo anche della dignità e della reputazione, basta che la pancia sia riempita, di potere o di soldi è indifferente tanto non si ha la percezione che il potere è e deve essere esercitato per un interesse superiore e che è un onore poter servire la collettività anche quando questa urla, recrimina, chiama e ti offende.

Nessuno si pone il problema di interpretare il suo ruolo. Il politico, piccolo o grande che sia, non riflette e non interpreta il sua funzione più importante: quella di essere una guida e di essere giudicati per come si è guidati il popolo. Tutti alla rincorsa per accontentare tutti, senza distinzione e senza far comprendere o chiarire ai cittadini che c’è una scala di valori e di priorità.
E’ così che si finisce per spendere milioni di euro per far tirare quattro calci ad un pallone la domenica, facendo guadagnare un sacco di soldi ad un già ricco signore e lasciando semmai a piedi quelli che si occupano di sostenere i nostri figli più sfortunati semmai ricoverati presso una casa famiglia o di aggiustare una strada o potare un albero per evitare che ammazzino una persona!

Il volta stomaco, sentire e leggere che a Roma gli immigrati sono un business e ti viene il sospetto che anche altrove siano un business, che anche i minori siano un business, che il malessere collettivo ed individuale, sia un business ed una “festa” di tangenti con buona pace dell’Autorità Anticorruzione che fino ad ora la si è sentita solo dopo che i tappi sono saltati.

Io resisto e non mollo prima o poi il fiume sotterraneo uscirà fuori!

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