Ho già trattato della questione dell’Ippodromo di Agnano (chi sussurra ai 200 cavalli clikka). Quando si tratta di cavalli la strada è ad ostacoli ed i bivi sono tanti. Dopo l’audizione in commissione del 20.06.2013, nella quale l’assessora tommasielli ha fatto di tutto per non evitare il confronto, è stata, infatti, predisposta la gara per l’affidamento temporaneo dell’ippodromo (clikka) ma, ancora, ci sono dei dubbi circa i rapporti con il fallimento e la detenzione del bene. La cosa che, invece, è paradossale è che nell’ippodromo ci sono seri problemi circa lo smaltimento di montagne di letame (che potrebbero anche essere una risorsa) prodotte da 235 cavalli che stazionano in pensione (immagino completa) nell’impianto come ha potuto constatare la polizia ambientale e l’ASL NA1. Ora già scrissi sul costo dell’albergo di questi amabili animali ma la cosa di cui non mi faccio capace è che ancora oggi non si sa di chi siano ! L’assessore allo sport tommasielli, infatti, è a conoscenza della loro esistenza in quanto si è fatta rilasciare una sorta di liberatoria (clikka) in data 23.04.2013 sottoscritta da Unione Proprietari Trotto, A.A.G.T. Campania e FENAGAT che nonostante mi sforzi non riesco poi tanto a comprendere. Difatti, vorrei capire come queste associazioni garantiscano i cittadini manlevandoli da ogni e qualsiasi danno che dovesse derivare ivi compreso lo smaltimento dello stallatico. In sostanza oggi sia il Comune, che la procedura fallimentare (che sembra essersene fatta carico), hanno il grosso problema del letame che si accumula e nonostante ciò non si è ancora provveduto ad identificare i proprietari di questi cavalli (che peraltro dovrebbero essere muniti di microchip) a cui accollare, senza se e senza ma, il costo dello smaltimento nonché forse una bella multa per discarica abusiva! Non vorrei che ancora una volta ci sia chi sfrutta il bene pubblico arricchendosi lasciando ai cittadini tutti i costi in ossequio del principio neoliberista di privatizzare gli utili e socializzare le perdite.
Aggiornamento: il Comune, senza tenere in conto di nulla, ha emesso un Bando (clikka) per l’affidamento temporaneo che spero abbia larga diffusione e partecipazione di privati seri che sappiano fare insieme all’interesse privato anche quello pubblico!
P.S. inizialmente, in un altro post, avevo indicato i cavalli in n. di 400 poi si scoperto che invece sono solo (si fa per dire) 235!
Da Repubblica Napoli di oggi 09.07.2013. Alessio Gemma
Degrado e rifiuti all’ippodromo
Dossier del corpo forestale e dell’Asl: indaga la Procura
CUMULI di sterco di cavallo a ridosso delle scuderie. Macchie di percolato. Rifiuti sparsi ovunque. Sterpaglie ed erbacce lungo le piste. Ecco la fotografia dell’ippodromo di Agnano scattata dal corpo forestale il primo luglio in un sopralluogo con l’Asl: «Stato dei luoghi precario da un punto di vista igienico sanitario”, certificano i medici veterinari. Come se non bastasse il fallimento della società che gestiva l’impianto dichiarato il 5 giugno dal Tribunale di Napoli, spunta anche l’indagine della sezione Urbanistica e Ambiente della Procura della Repubblica di Napoli. Blitz di due ore e mezza, dalle 10 alle 12.30, degli ufficiali del comando provinciale del corpo forestale, coordinati da Pietro Alvino: «Lo stato dei luoghi — è scritto nel verbale inviato alla Procura — si presenta in condizioni di abbandono. I giardini incolti, i cassonetti per la raccolta rifiuti pieni, la presenza notevole di letame sono la dimostrazione che la manutenzione non viene fatta da tempo ». Gli escrementi, come mostra il materiale fotografico realizzato dagli agenti, si concentrano intorno alle scuderie e ad un’area di stoccaggio che «al momento dell’ispezione era relativamente vuota: ciò a dimostrazione che manca un servizio di raccolta del letame dalla zona scuderie all’area stoccaggio ». Ancora: il prelievo «probabilmente avviene a fasi alterne oppure quando si raggiungono limiti quantitativi preoccupanti ». Non manca una «giacenza a terra di rifiuti abbondante e ferma da diversi mesi». Nel rapporto di polizia giudiziaria risulta anche che «il viale percorso per il sopralluogo risultava disconnesso e pieno di buche, nonché colmo di acqua stagnante». Nella struttura sono ospitati e accuditi 235 cavalli. E i proprietari non pagano alcun fitto: «sono inadempienti, non si sa da quanto tempo», ha dichiarato la settimana scorsa in commissione sport la curatela fallimentare. «Vogliamo chiarimenti — afferma il presidente della commissione Gennaro Esposito — se posseggo un cavallo e sono disposto a pagare 300 euro al mese per la sua pensione, si arriva a mettere in piedi un business da 60 mila euro mensili che non è poco di questi tempi». Ombre, mentre il giudice delegato alla gestione fallimentare, Nicola Graziano, sta valutando le pretese dei creditori e inventariando le attrezzature che appartenevano alla fallita “Ippodromi di Agnano”: dagli starter ai macchinari di irrigazione. E intanto il Comune pubblica un bando per affidare l’impianto nei prossimi 12 mesi, in attesa di preparare una gara per la concessione pluriennale: 20 anni. Chi vince dovrà assicurare lo svolgimento delle gare di trotto e galoppo, in particolare il gran premio di Agnano, pulire le scuderie, fare la manutenzione di piste e aree verdi. E assumere i dipendenti dell’ex gestore: 77 a tempo pieno e altri 47 inpart time. L’offerta parte da un canone mensile di 21 mila euro. «Abbiamo bandito una gara per affidare l’ippodromo al massimo per un anno — spiega l’assessore comunale al Lavoro, Enrico Panini — così salva-guardiamo l’occupazione e il premio Lotteria Agnano. Poi prevediamo un’altra gara per la gestione ventennale dell’ippodromo. Chiederemo ai partecipanti un piano industriale».
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